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Dakar 2022 Stage 2, vince Joan Barreda. Petrucci out
Lo spagnolo della Honda vince la seconda tappa, rivoluzionata per la pioggia, davanti a Sam Sunderland, che passa primo nella generale e a Kevin Benavides. Petrucci rompe il motore della sua KTM e si ritira
SINTESI DI TAPPA
Le forti piogge cadute negli ultimi giorni hanno reso il bivacco di Al Artawaiyah impraticabile, così da costringere gli organizzatori a deviare il percorso direttamente ad Al Qaysumah cancellando così di fatto la tappa marathon che era prevista per oggi e domani. Il percorso della speciale da 338 km ha comunque potuto svolgersi regolarmente, grazie all’aggiunta di un trasferimento di 270 km che ha portato i concorrenti direttamente al bivacco che era già stato previsto per domani notte. La speciale si è svolta al 90% nella sabbia.
Non si è mai arreso e sta ancora inseguendo il sogno del suo primo titolo alla Dakar. Joan Barreda, a buon titolo considerato uno dei più veloci in campo, non è mai riuscito a fare di meglio del 5° posto assoluto ottenuto nel 2017. Ieri le sue ambizioni hanno subito una battuta d’arresto, per via del tempo perso alla ricerca del famigerato waypoint, ma come spesso è già accaduto la sua tenacia gli è venuta in aiuto e lo ha stimolato per una giornata in attacco per la rimonta. Ne è uscito vincitore, con la sua 28° vittoria di tappa, mentre i rivali Sam Sunderland e Adrien Van Beveren si sono piazzati in prima e seconda posizione nella generale. Tanti i piloti in ritardo, come Ross Branch, Daniel Sanders, Pablo Quintanilla e Xavier De Soultrait, con ritardi che superano la mezz'ora.
Sam Sunderland: “È sempre bello guidare il rally, ma abbiamo molta strada da fare. Non significa molto perché conosciamo questa gara. La navigazione è davvero complicata e basta un attimo per perdere un sacco di tempo. Ci sono molti giorni difficili a venire, ne sono sicuro, quindi mi aspetto ancora molti cambiamenti di classifica, ma è bello essere al comando e dimostra che siamo a posto. Ho ottime sensazioni sulla moto e fisicamente mi sento abbastanza forte quest'anno”.
PASSO FALSO PER PETRUCCI
La fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo e sta colpendo duro sul povero Danilo Petrucci, che oggi ha vissuto l’ultimo di una lunga serie di intoppi. Tutto è iniziato il 6 dicembre, quando il ternano si è fratturato l’astragalo destro, un osso del piede. Nonostante la lenta riabilitazione, si è presentato in Arabia Saudita pronto per affrontare la nuova avventura nei rally, consapevole che avrebbe dovuto stringere i denti per superare il dolore e le difficoltà di movimento. A due giorni dalla partenza della gara è stata la volta di un tampone Covid-19 che ha dato esito positivo a intralciare il suo cammino. Dopo un ulteriore test, il campione arrivato dalla MotoGP ha ricevuto via libera per il via e ha ricompensato l’opportunità dimostrandosi subito molto veloce: secondo nella categoria Rally2 al termine della tappa 1B. Eppure, il colpo finale (ma speriamo non definitivo) è arrivato nella tappa di oggi, nella quale un problema meccanico lo ha costretto a chiamare il recupero e uscire dalla Speciale. Non tutte le speranze sono perdute per Petrucci: potrà giocare il cosiddetto “jolly” per proseguire la sua avventura e tentare di arrivare in fondo al rally, sebbene le sue speranze di classifica sarebbero ridotte quasi a zero per via della penalizzazione che gli verrebbe assegnata, simile a quella inflitta a Stephane Peterhansel nella categoria auto.
Il migliore degli azzurri è stato Paolo Lucci, 31°, davanti a Giovanni Gritti, 45°, mentre Franco Picco ha chiuso all'86° posto.