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Una giornata con i Talenti Azzurri FMI
Abbiamo passato una giornata con i Talenti Azzurri della FMI, i ragazzi selezionati per rappresentare il motociclismo italiano oggi e domani
Con il casco in testa, siamo tutti uguali. Almeno finché non saliamo in moto. Penso questo mentre osservo i ragazzi selezionati dalla FMI, i Talenti Azzurri, mentre completano gli esercizi a bordo delle Ohvale GP-0 110 sul "Misanino", la pista da go-kart affiancata al circuito intitolato a Marco Simoncelli.
No, non ci assomigliamo per niente, una volta in sella. Loro sono piloti, piloti veri, aldilà della loro data di nascita. Affrontano gli esercizi con professionalità, seguiti attentamente dagli istruttori federali. Guardarli è impressionante. Per l'anima e l'impegno che ci mettono, per la naturalezza con la quale girano intorno a birilli piazzati a pochi metri uno dall'altro. Si studia il cambio di direzione, oggi. Gomito a terra, entrata di traverso e le Ohvale girano in un fazzoletto, sotto gli ordini precisi impartiti da questi giovanissimi professionisti.
Talenti Azzurri, una storia iniziata nel 2009
Son ragazzi. Quando si tolgono tutti il casco per venirci a salutare, mi sento un po' imbarazzato. Ok, mi dico, oggi si fa una brutta figura. Pace. Invece no, perché loro, piloti di professione, sono lì, pronti a darti una mano, un consiglio, ad emozionarsi guardando la piccola bagarre che abbiamo scatenato in pista noi giornalisti. Girando su tempi molto lontani dai loro, chiaramente.
Il progetto "Talenti Azzurri" della FMI è nato una decina di anni fa, durante quella che possiamo definire la "crisi" del motociclismo sportivo italiano, almeno nella velocità. Molto, non tutto, era sulle spalle di Valentino e da lì a poco sarebbe iniziata l'era della dominazione spagnola.
Il ricambio generazionale? Un problema da risolvere.
Correre ma non solo, i segreti dei Talenti Azzurri
Nasce quindi questo progetto: uno scouting per scovare, nei vari Campionati, i giovani campioni da seguire, in un processo formativo completo grazie a borse di studio messe a disposizione della Federazione. I giovanissimi vengono seguiti in tutto, da istruttori che si assumono anche il difficile ruolo di educatori. Riuscendo, alla perfezione, nell'intento.
I ragazzi si divertono, studiano e stanno fra loro, in una formazione che ha anche il sapore sano del gioco. Avvicinandosi con tutta l'esperienza necessaria, alla difficile carriera di piloti. I partner della FMI sono tanti, compresa la celeberrima VR46 Academy di Valentino, il sogno di molti di loro.
Per me, è stata una giornata fantastica, dalla quale ho imparato molto. E non solo in termini di guida, davvero.
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