Altri sport
La Dakar festeggia 40 anni e si appresta ad affrontare il deserto
Parte il 6 gennaio da Lima in Perù la 40a edizione del rally raid. Tra le moto parte favorita KTM, ma anche Honda e Yamaha hanno composto team agguerriti. In 28 temerari invece parteciperanno nella categoria Malle Moto, senza assistenza al seguito
Dal Perù all’Argentina, 9mila chilometri tra le Ande e le dune del deserto. Un viaggio lungo da Lima a Cordoba: partiranno in 337 tra auto, moto e camion. Ma non si sa in quanti taglieranno il traguardo. La magia della Dakar è anche questa: il suo rischio, la sua componente avventurosa, il suo fascino senza tempo. I piloti partiranno il 6 gennaio: di fronte a loro hanno 4.500 km di prove speciali.
IL PERCORSO
Il direttore sportivo della Dakar Marc Coma ha assicurato che il programma includerà "tutti i tipi di sabbia in Perù". Ma se le dune del Perù faranno una prima selezione, anche il passaggio in Bolivia non è da sottovalutare. I concorrenti saranno chiamati ad affrontare condizioni atmosferiche estreme e l’altitudine. Il 5 volte vincitore della Dakar ha disegnato il percorso in un crescendo di difficoltà con le tappe decisive nella terza parte quando la corsa entra in Argentina. “La Super Fiambalá (Belén-Chilecito), che coincide con la seconda parte della tappa marathon stage per le moto e quad, potrebbe essere decisiva soprattutto per le torride temperature di questa regione” ha sottolineato Marc Coma.
MOTO: ECCO I FAVORITI
Nella categoria moto continua il dominio di KTM anche nell’era post Despres-Coma. Il 2016 ha visto il trionfo di Toby Price, mentre lo scorso anno la vittoria è andata a Sam Sunderland. Per il 2017 KTM rilancia la sfida anche con Matthias Walkner e Antoine Meo. La Honda potrà contare sull’esperienza di Paulo Gonçalves e Joan Barreda, così come sui giovani Kevin Benavides o Ricky Brabec. La Yamaha presenta una nuova generazione di piloti con Adrian van Beveren, Franco Caimi e Xavier de Soultrait come piloti di punta.
IN 28 SENZA ASSISTENZA
Nello spirito dei pionieri della Dakar, alcuni piloti di moto e quad hanno deciso di affrontare la grande avventura nella sua espressione più estrema: la categoria Malle Moto al via da soli senza una squadra di assistenza. Il partner ufficiale di Dakar, Motul, ha deciso di sostenere questi coraggiosi avventurieri, un tempo denominati "trunk riders", mettendo a loro disposizione prodotti e attrezzature ai bivacchi. Questa categoria ha visto un'impennata quest'anno con ben 28 iscritti (contro i 19 del 2017), tra cui Olivier Pain (3 ° nel 2014) che sfiderà Jürgen Van den Goorgbergh e Lyndon Poskitt per reclamare il primato tra i "temerari".
IL PERCORSO
Il direttore sportivo della Dakar Marc Coma ha assicurato che il programma includerà "tutti i tipi di sabbia in Perù". Ma se le dune del Perù faranno una prima selezione, anche il passaggio in Bolivia non è da sottovalutare. I concorrenti saranno chiamati ad affrontare condizioni atmosferiche estreme e l’altitudine. Il 5 volte vincitore della Dakar ha disegnato il percorso in un crescendo di difficoltà con le tappe decisive nella terza parte quando la corsa entra in Argentina. “La Super Fiambalá (Belén-Chilecito), che coincide con la seconda parte della tappa marathon stage per le moto e quad, potrebbe essere decisiva soprattutto per le torride temperature di questa regione” ha sottolineato Marc Coma.
MOTO: ECCO I FAVORITI
Nella categoria moto continua il dominio di KTM anche nell’era post Despres-Coma. Il 2016 ha visto il trionfo di Toby Price, mentre lo scorso anno la vittoria è andata a Sam Sunderland. Per il 2017 KTM rilancia la sfida anche con Matthias Walkner e Antoine Meo. La Honda potrà contare sull’esperienza di Paulo Gonçalves e Joan Barreda, così come sui giovani Kevin Benavides o Ricky Brabec. La Yamaha presenta una nuova generazione di piloti con Adrian van Beveren, Franco Caimi e Xavier de Soultrait come piloti di punta.
IN 28 SENZA ASSISTENZA
Nello spirito dei pionieri della Dakar, alcuni piloti di moto e quad hanno deciso di affrontare la grande avventura nella sua espressione più estrema: la categoria Malle Moto al via da soli senza una squadra di assistenza. Il partner ufficiale di Dakar, Motul, ha deciso di sostenere questi coraggiosi avventurieri, un tempo denominati "trunk riders", mettendo a loro disposizione prodotti e attrezzature ai bivacchi. Questa categoria ha visto un'impennata quest'anno con ben 28 iscritti (contro i 19 del 2017), tra cui Olivier Pain (3 ° nel 2014) che sfiderà Jürgen Van den Goorgbergh e Lyndon Poskitt per reclamare il primato tra i "temerari".