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Dakar 2018, ritorno alla sabbia
Per il quarantesimo anniversario il celebre rally raid torna a calcare le strade sabbiose del Perù per chiudere a Cordoba, in Argentina. Molti gli italiani in gara: tra questi, Alessandro Botturi, Simone Agazzi e il giovane Jacopo Cerutti
Il Dakar tour fa tappa in Italia. Il Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del percorso 2018. Un'edizione speciale perché segnerà il decennale del trasferimento in Sudamerica del rally raid, nonché la quarantesima edizione della corsa.
A illustrare l'itinerario, Tiziano Siviero, l'ex iridato rally con Biasion ed oggi braccio destro di Marc Coma nella gestione sportiva della corsa. "Il raid torna in Perù e prenderà il via proprio da Lima - ha illustrato Siviero - Quattordici tappe, 1 marathon, il giorno di riposo a La Paz e la chiusura a Cordoba in Argentina per la prima volta. In questa edizione la sabbia torna protagonista così come la navigazione. Marc Coma ha voluto mettere la firma in questa edizione tanto speciale e non mancherà l'avventura".
"Si preannuncia una Dakar molto interessante con tanta sabbia da non far rimpiangere l'Africa - ha commentato Giovanni Sala, ambasciatore KTM e ultimo italiano a salire sul podio della Dakar nel 2006 - I rally mi hanno regalato delle soddisfazioni enormi".
Tra le giovani promesse italiane, Giovanni Sala individua Jacopo Cerutti. "La Dakar ha bisogno di piloti italiani, tra le giovani leve, abbiamo Jacopo Cerutti, pilota Husqvarna Italia". Quasi tutti i piloti che hanno corso la scorsa edizione hanno confermato la partecipazione alla prossima Dakar, come Alessandro Botturi, riconfermato in sella ad una Yamaha, Simone Agazzi (Honda) e lo stesso Cerutti e i piloti malle moto Toia e Metelli. Tra i rookie al via a gennaio 2018 anche Maurizio Gerini del Team Solaris di Castiglion Fiorentino, città natale di Fabrizio Meoni. Pilota di enduro e motorally, Gerini punta a vincere il Dakar Challenge al Merzouga Rally 2017.
A illustrare l'itinerario, Tiziano Siviero, l'ex iridato rally con Biasion ed oggi braccio destro di Marc Coma nella gestione sportiva della corsa. "Il raid torna in Perù e prenderà il via proprio da Lima - ha illustrato Siviero - Quattordici tappe, 1 marathon, il giorno di riposo a La Paz e la chiusura a Cordoba in Argentina per la prima volta. In questa edizione la sabbia torna protagonista così come la navigazione. Marc Coma ha voluto mettere la firma in questa edizione tanto speciale e non mancherà l'avventura".
"Si preannuncia una Dakar molto interessante con tanta sabbia da non far rimpiangere l'Africa - ha commentato Giovanni Sala, ambasciatore KTM e ultimo italiano a salire sul podio della Dakar nel 2006 - I rally mi hanno regalato delle soddisfazioni enormi".
Tra le giovani promesse italiane, Giovanni Sala individua Jacopo Cerutti. "La Dakar ha bisogno di piloti italiani, tra le giovani leve, abbiamo Jacopo Cerutti, pilota Husqvarna Italia". Quasi tutti i piloti che hanno corso la scorsa edizione hanno confermato la partecipazione alla prossima Dakar, come Alessandro Botturi, riconfermato in sella ad una Yamaha, Simone Agazzi (Honda) e lo stesso Cerutti e i piloti malle moto Toia e Metelli. Tra i rookie al via a gennaio 2018 anche Maurizio Gerini del Team Solaris di Castiglion Fiorentino, città natale di Fabrizio Meoni. Pilota di enduro e motorally, Gerini punta a vincere il Dakar Challenge al Merzouga Rally 2017.