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Europeo Albacete: i vincitori

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Nella prova unica del campionato in 125 domina Vinales, quarto Tonucci. Nella STK 1000 assolo di Barragan, sesto Goi. Nella SS vittoria per Morales

Alex Tonucci, quarto ad un soffio dal podio, è stato il migliore dei piloti italiani nella 125
Ivan Goi, unico italiano al via della STK 1000, ha tagliato il traguardo in sesta posizione
I piloti spagnoli hanno dominato la prova unica del campionato Europeo sul circuito di Albacete.
Dopo Maverick Vinales che ha conquistato il titolo nella ottavo di litro, anche le altre due classi Supersport e Superstock 1000, hanno visto primeggiare due piloti iberici: Carmelo Morales e Santiago Barragan.
Nella ottavo di litro i risultati delle prove non hanno tradito: a giocarsi il titolo di campione europeo della 125 Gp ad Albacete sono stati lo spagnolo Maverick Vinales (Aprilia – Hune Racing Team) e il portoghese Miguel Oliveira (Aprilia T. Oliveira CurvaCero).
I due hanno dato vita ad uno splendido duello che alla fine ha premiato il padrone di casa Vinales, bravo anche a sfruttare un errore di Oliveira, a causa del quale il portoghese ha perso metri preziosi nelle ultime battute. Al terzo posto si è piazzato un altro spagnolo, Alex Rins (Derbi – Team Monlau Comp.) che solo alla fine è riuscito ad avere la meglio sull'azzurro Alessandro Tonucci. Per un soffio, il giovane pilota marchigiano del Team Junior Gp non è riuscito ad agguantare il terzo gradino del podio ma ha dimostrato comunque, dopo il secondo posto dello scorso anno, di poter correre di nuovo tra i protagonisti a livello europeo. "Ho corso tutta la gara dietro a Rinz ma poi, quando è venuto il momento di farmi sotto, la gomma ha ceduto improvvisamente e non sono riuscito ad attaccarlo – dice Tonucci – mi dispiace perché ci tenevo a centrare un altro podio europeo ma purtroppo oggi non è stato proprio possibile. Proverò a rifarmi in futuro".
Assente Francesco Mauriello, il campione italiano in carica nella top five è riuscito a chiudere un altro italiano, il 19enne faentino Mattia Tarozzi. In sella all'Aprilia del Faenza Racing, l'azzurro ha regolato sul traguardo lo spagnolo Alex Marquez (Derbi – Team Monlau Comp.) e il laziale Luigi Morciano, bravo a rimontare fino al settimo posto con l'Aprilia targata JuniorGP.
Undicesimo posto per Armando Pontone, quattordicesimo per Romano Fenati e sedicesimo piazza per Manuel Tatasciore. Più indietro Kevin Calia (ventiduesimo). Il vice-campione tricolore, Mirosvlav Popov (Aprili - Team Ellegi Racing) ha chiuso tredicesimo. Fuori gara, Hiroki Ono.
Nella STK 1000 è stata battaglia a quattro fino a poche tornate dalla fine, quando Santiago Barragan, in sella alla Honda del Team Extremadura Junior ha deciso di cambiare passo, scavando tra se e i suoi tre avversari un solco che gli ha permesso di laurearsi campione europeo. Lo spagnolo ha vinto mettendosi alle spalle nell'ordine i connazionali Bernat Martinez (Yamaha – Team Bernat) e Xavier Del Amor (Ducati Barcelona).
Ad un soffio dal podio una vecchia conoscenza del mondiale Supersport e della FIM Superstock 1000 Cup, Javier Fores, quarto in sella alla BMW del Team Motorrad. Adrian Bonastre (Ducati – Amalgama Team) ha chiuso la top five tutta spagnola mentre il primo dei non iberici sul traguardo è stato il campione italiano Ivan Goi. Bravo a scattare forte dalla terza fila (nono tempo in prova per lui), il 30enne mantovano del Team Ecodem Racing ha corso una gara tutta in rimonta in sella alla sua Aprilia RSV4: sorpassati Filla, Muff e Tirado nelle prime battute, ha provato ad attaccare Bonastre nelle ultime curve ma alla fine si è accontentato di gestire la sesta piazza. "Ho provato a ricucire il gap con Barragan ma non ci sono riuscito – ha dichiarato Ivan a fine gara sono comunque molto soddisfatto della mia prova perché ho fatto una bella rimonta e perché alla fine sono riuscito a chiudere sesto, primo dei piloti non spagnoli sotto la bandiera a scacchi. La gara? Rispetto ai primi perdevo un po' nella parte centrale della pista e questo ha fatto la differenza. Ho dato il massimo e alla fine porto a casa un bel risultato".
Nella Supersport, Carmelo Morales ha preceduto con un distacco di oltre cinque secondi lo sloveno Marko Jerman in sella ad una Triumph e l'olandese Raymond Schouten su Yamaha. In questa classe da segnalare che non vi era nessun italiano al via.

Ben sette giovani piloti italiani si sono giocati le prime tre posizioni del podio della gara mondiale riservata alle Honda NSF 100. A vincere, alla fine, è stato lo spagnolo Albert Arena, che ha avuto la meglio per soli nove centesimi di secondo su un terzetto di azzurri davvero agguerrito: secondo è finito Fabio Spiranelli mentre sul terzo gradino del podio è salito un altro Fabio, Di Giannantonio. Gli altri italiani, però, non sono stati a guardare, se si pensa che i quattordici piloti giunti al traguardo erano racchiusi da soli due secondi: nella top five ha chiuso Axel Bassani, seguito dall'altro azzurro Livio Loi. Il campione italiano della MiniGP Junior 50, Stefano Manzi, si è classificato ottavo mentre da segnalare l'uscita di scena al terzo giro di Matteo Ferrari. Nella "finalina", podio tutto italiano con Zaccone primo, Costantino secondo e Luca Marini in terza piazza.
Nella finale mondiale della TTXGP, categoria riservata alle elettriche Alessandro Brannetti ha conquistato il secondo posto. Il 30enne marchigiano di Fermo, ha corso una gara splendida in sella alla CRP 1.2: dopo una bella rimonta, il "Branna" è arrivato a giocarsi la vittoria fin sotto la bandiera a scacchi con Il tedesco Himmelmann, primo per soli sette decimi. "Posso essere soddisfatto della mia prima stagione con le moto elettrichedice il portacolori della CRP Racing – oggi ho cercato di vincere e quando mi sono rifatto sotto ho provato in tutti i modi a staccare Himmelmann, purtroppo senza successo".
A completare il podio, la veloce britannica Jenny Tinmouth (Team Agni).
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