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Problema rumore per gli autodromi

di Riccardo Matesic
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Marmitte aperte al bando per le prove libere e limiti più severi per i Trofei Monomarca. Il mondo dei motori deve fare i conti con la legge sulla rumorosità

Il 2008 sta portando una stretta sui limiti di rumorosità negli autodromi. Dopo Misano, anche Varano ha istituito l'obbligo del "DB Killer" (il silenziatore) per girare. Presto altri autodromi si aggiungeranno alla lista di quelli che bandiscono le marmitte aperte, per non correre il rischio di finire come Imola, dove ormai non si fa più attività se non poche giornate nell'arco dell'anno.
Problemi iniziano a essercene anche per le competizioni, tanto che da quest'anno c'è un limite di 102 dB/A per i motocicli dei trofei monomarca.
Il nodo è la legge sulla rumorosità degli autodromi (D.P.R. 304 del 3 aprile 2001). All'inizio ha influenzato pesantemente solo poche piste, ma ora, a distanza di qualche anno, stanno entrando in vigore limitazioni più severe.
Dunque per le prove libere è sempre più facile trovarsi l'obbligo di girare con marmitte omologate. E di volta in volta ci si può imbattere in un fonometro vero e proprio, come in un semplice controllo empirico del mezzo, effettuato da parte del personale di pista. Insomma, così com'è messa la cosa, apre potenzialmente la strada a possibili contestazioni da parte di utenti ai quali viene rifiutato il permesso di girare.
Per questo la FMI, nel mese di marzo, ha riunito presso i suoi uffici i costruttori di moto e di impianti di scarico con i direttori degli autodromi. Ne è nato un gruppo di lavoro che monitorerà la situazione all'interno e all'esterno delle piste, cercherà un'intesa fra le parti per rientrare nei parametri di legge e tenterà di ridurre al massimo la rumorosità delle moto.
Dunque torneremo presto a parlare di questo problema, anche perché dal fronte delle competizioni vengono sollevati dei dubbi.
Con un nota diffusa il 10 marzo scorso, la Federazione Motociclistica ha comunicato di aver fissato a 102 dB/A il limite massimo di rumorosità per le moto che prendono parte ai trofei monomarca del 2008. La notizia è arrivata all'ultimo minuto, gettando un po' di scompiglio fra i preparatori dei vari challenge.
Dunque il nuovo limite (solo per i monomarca) è 102 dB/A. Ma a che regime? Spulciando l'annuario, abbiamo trovato l'indicazione che per le moto Grand Prix la misurazione si fa con il pistone che viaggia a una velocità media di 11 m/s se il motore è 4T e di 10 se è 2T. Ma le moto dei trofei monomarca non sono quasi mai delle Grand Prix!
Sì, la questione è formale, perché i commissari tecnici ci hanno confermato di applicare questa norma senza problemi. Però anche la forma ha la sua importanza. Soprattutto nell'ottica di possibili future esclusioni di piloti dalla linea di partenza per eccesso di rumorosità.
Intanto si è partiti con la prima gara dell'anno, a Vallelunga, dove i piloti del Trofeo Kawasaki sono stati costretti dal loro organizzatore a montare il dB Killer. Una misura precauzionale, perché non ci risulta la presenza di fonometri in azione; ma i piloti si sono sentiti presi in giro, visto che contemporaneamente c'erano quelli della Supertwins che giravano allegramente con le solite marmitte aperte.
Del resto l'argomento è spinoso, perché la misurazione del rumore non è cosa semplice. Le prescrizioni parlano di parametri da rispettare anche per il rumore circostante al momento della misurazione, per lo spazio nel quale si effettua la rilevazione e per le condizioni climatiche. Senza contare che spesso alle gare mancano i fonometri.
Infine i limiti di 100 dB/A per il 2009 e di 98 dB/A per l'anno successivo (si parla ancora solo di monomarca) appaiono un po' bassi, visto che molte moto di serie stentano a rientrarci…
Il D.P.R. 304 del 2001 stabilisce oggi un limite di 75 dB/A come media oraria per tutte le ore fra le 6 e le 22. Entro otto anni dall'entrata in vigore della legge, dunque entro il 2009, tale limite scenderà a 73 dB/A. Il limite attuale è entrato in vigore cinque anni dopo il decreto, che all'inizio prevedeva invece (per gli autodromi già esistenti) dei limiti medi spalmati su tutta la giornata.
Previste deroghe per l'attività sportiva: 60 giorni per tutti che si riducono a 30 per gli autodromi sede di prove o gare di Formula Uno, Formula 3000 o MotoGP. Per questi autodromi che fanno attività di vertice, sarebbero possibili altri 7 gg di deroga, se le prove sono previste dalle Federazione Internazionali.
Possibili ulteriori deroghe, facendo però interventi strutturali per abbattere il livello sonoro all'interno delle abitazioni circostanti a un massimo di 45 dB/A di giorno e 35 di notte.
Per gli altri autodromi, quelli che non fanno attività di vertice, possibilità di operare fra le 9 e le 18.30, con un'ora di pausa obbligatoria fra le 12 e le 15.30.
Infine una precisazione: le regioni a Statuto Speciale (Sicilia e Sardegna hanno autodromi) non sono soggette alla legge sul rumore e possono normarsi la materia autonomamente.

Riferimenti legislativi.
La materia è regolata dal D.P.R. 304 del 3/4/01, che attua la Legge Quadro sull'Inquinamento Acustico (Legge 447 del 26/10/1995).

Altre norme e precisazioni sono:
• Decreto 16/3/98 del Ministero dell'Ambiente (tecniche di rilevazione e misurazione dell'inquinamento acustico).
• Circolare 6/9/04 del Ministero dell'Ambiente (limiti differenziali).
• D.P.R. 142 del 30/3/04 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante da traffico veicolare.
• D. Lgs. 194 del 19/8/05 Attuazione della direttiva comunitaria 2002/49/CE sulla determinazione e gestione del rumore ambientale.
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