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Melandri e il buonsenso del leader
Se vuole diventare il primo rivale di Rossi, il pilota della Honda deve accettare e gestire la grande esposizione mediatica che il ruolo comporta. I quesiti per il forum di motonline invece riguardano le strategie della Yamaha…
Siamo alla vigilia di un mondiale che porta in sé un mare di incognite e che proprio per questo si prospetta molto appassionante.
Tra le tante questioni sul tappeto, la possibilità per Marco Melandri di diventare il vero rivale di Rossi. Un ruolo esaltante ma anche molto ingombrante che – Biaggi docet – implica non solo talento sportivo ma anche una grande capacità di gestire la comunicazione mediatica. Affermazioni affrettate o poco meditate, se amplificate dalla stampa possono generare conseguenze macroscopiche e deleterie per la serenità del pilota e per quella e del suo ambiente di lavoro. Un vero leader, - e un ipotetico rivale di Rossi deve necessariamente avere il carisma del leader – deve avere un grande buonsenso.
E’ questa, in estrema sintesi, la tesi dell’argomentato articolo di Guido Meda pubblicato nel numero 12 di Dueruote a pag. 156 nella rubrica “Fuorionda”.
Come sapete è consuetudine per Guido aprire una discussione con la community di Motonline.com a latere dei suoi articoli per la rivista. L’argomento di questo mese riguarda le strategie della Yamaha nell’ipotesi di un eventuale passaggio di Rossi alla Formula Uno. E quindi:
quali sono in prospettiva i rischi che corre la Yamaha? Può permettersi davvero di coltivare Edwards, Checa ed Elison? Pensate che sia una strategia lungimirante? E comunque: voi cosa fareste?
Il dibattito è aperto sul forum
Tra le tante questioni sul tappeto, la possibilità per Marco Melandri di diventare il vero rivale di Rossi. Un ruolo esaltante ma anche molto ingombrante che – Biaggi docet – implica non solo talento sportivo ma anche una grande capacità di gestire la comunicazione mediatica. Affermazioni affrettate o poco meditate, se amplificate dalla stampa possono generare conseguenze macroscopiche e deleterie per la serenità del pilota e per quella e del suo ambiente di lavoro. Un vero leader, - e un ipotetico rivale di Rossi deve necessariamente avere il carisma del leader – deve avere un grande buonsenso.
E’ questa, in estrema sintesi, la tesi dell’argomentato articolo di Guido Meda pubblicato nel numero 12 di Dueruote a pag. 156 nella rubrica “Fuorionda”.
Come sapete è consuetudine per Guido aprire una discussione con la community di Motonline.com a latere dei suoi articoli per la rivista. L’argomento di questo mese riguarda le strategie della Yamaha nell’ipotesi di un eventuale passaggio di Rossi alla Formula Uno. E quindi:
quali sono in prospettiva i rischi che corre la Yamaha? Può permettersi davvero di coltivare Edwards, Checa ed Elison? Pensate che sia una strategia lungimirante? E comunque: voi cosa fareste?
Il dibattito è aperto sul forum