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Marchetti e Guareschi: un'altra doppietta a Daytona
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Due vittorie a testa per i due italiani: Marchetti ha dominato la Sound of Thunder mentre Guareschi ha trionfato nella categoria BOT-Battle of Twins ‘Formula 1’
Italiani alle stelle nella Bike Week di Daytona, la serie di gare motociclistiche che si chiuderà sabato 11 marzo con la 200 Miglia. Il bolognese Dario Marchetti ha dominato la Sound of Thunder vincendo entrambe le gare della categoria, primo italiano a riuscire nell’impresa, e il parmense Gianfranco Guareschi ha fatto altrettanto nella Battle of Twins.
Avevano già conquistato il primo successo lunedì, e nella notte di martedì (ci sono sei ore di fuso orario) hanno realizzato entrambi la doppietta. Un risultato clamoroso, per giunta ottenuto con moto italianissime: per Marchetti la Ducati con cui il team Guandalini ha vinto il tricolore Superbike, per Guareschi la Guzzi MGS-01 ufficiale. Prima di loro, le uniche vittorie italiane a Daytona erano state quelle di Agostini (1974-200 Miglia), Lucchinelli (1987-BOT) e dello stesso Marchetti (2004-BOT).
Come era già successo nella prima frazione, Marchetti ha dovuto lottare per conquistare anche la seconda vittoria nella Sound of Thunder, categoria aperta alle Superbike: il confronto è stato con Jeremy Mc Williams, irlandese a lungo impegnato nel motomondiale e qui schierato in sella ad una delle Buell ufficiali. Entrambi hanno dovuto recuperare qualche posizione, si sono portati in testa e lì è cominciata la battaglia “vera”. Con qualche rischio, tra sorpassi gomito a gomito e una sbandata da brivido: “La moto mi è partita di brutto, sono rimasto in piedi per un soffio”, ha raccontato Marchetti. Il duello però è stato interrotto dal ritiro di Mc Williams: fumata bianca, motore KO. E Marchetti a quel punto non ha più avuto ostacoli sulla strada della vittoria, con un rassicurante vantaggio sul secondo, Guareschi. “È stata una bella lotta davvero — ha commentato Marchetti dopo l’arrivo —, McWilliams è corretto ma è un duro, uno che nei sorpassi fa pochi complimenti. La gomma posteriore scivolava parecchio ma ce l’abbiamo fatta. Sono contentissimo della moto del team Guandalini: mi aspettavo che fosse veloce, ma era un missile. Queste sono gare!”.
I protagonisti sono stati gli stessi anche nella seconda prova della Battle of Twins: Marchetti, Guareschi e Mc Williams hanno lottato al comando fino a quando l’irlandese non è stato fermato dalla rottura del motore, lasciando gli italiani ai primi due posti. Il giro dopo Marchetti è passato in testa ma la moto messagli a disposizione per questa categoria dalla Ducati Miami ha manifestato gli stessi problemi del giorno precedente.
“Purtroppo non siamo riusciti a risolvere i problemi di ieri: la moto andava male fin dall’inizio, giù di giri strattonava e si spegneva. Ero costretto a ‘spigolare’ le curve per adottare una guida in cui fosse possibile tenere il gas spalancato, ma ero più lento rispetto alle prove”.
Guareschi invece era in gran forma ed è passato in testa, vincendo con un secondo di vantaggio su Marchetti, conquistando la seconda vittoria della categoria e riportando una Guzzi sul gradino più alto del podio. “Vincere è sempre bello, ma arrivare primi con una Moto Guzzi è una cosa fantastica, straordinaria: percepisci immediatamente tutta l’ammirazione e l’amore del pubblico per questa moto e per il suo marchio” ha affermato Gianfranco Guareschi dopo la storica doppietta. “Mi presentavo per la prima volta a Daytona, ed ero arrivato all’International Speedway con l’intenzione di vincere - ha dichiarato Guareschi - . Credevo di trovarmi di fronte ad avversari e moto più 'facili', invece sono sceso in pista contro piloti agguerriti e a moto come Buell ufficiali e Ducati Superbike. Ma ero molto concentrato e motivato, e la MGS-01 è stata una fantastica compagna di gara. Ancora grazie a Moto Guzzi per il supporto che mi ha dato in questa avventura di Daytona”.
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