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Vale come Elvis
Da re delle piste della MotoGp a re degli sterrati, Valentino sembra incontenibile: eccolo sulla copertina di 'Rolling Stone' nel suo ultimo travestimento: re del Rock
Nel numero di Rolling Stone in edicola: Valentino Rossi, The King
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo e sicuramente non ci verrebbe così bene. E’ da otto mondiali che Valentino Rossi dopo le vittorie in pista ci stupisce con gli effetti speciali di imprevedibili travestimenti, con l’invenzione di alter ego da Cartoonia. Il più famoso di tutti è stato the Doctor ma gara dopo gara, stagione dopo stagione, Valentino ha spesso utilizzato le sue maschere anche come mezzo di comunicazione con il pubblico e con gli addetti ai lavori. Quando si travestì da Pollo fu un’ implicita ammissione di inesperienza, quando quest’anno a Brno ha indossato i panni del Carcerato ha voluto denunciare alla stampa e ai denigratori che si sentiva un forzato della vittoria. Quando a Valencia ha festeggiato la vittoria del campionato infilando una parrucca alla Jimi Hendrix lo ha fatto anche per prendere in giro il serissimo staff della Honda che stava lasciando tra tante polemiche.
E ora ce lo troviamo, sulla copertina del magazine “Rolling Stone”, nei panni di Elvis Presley. “(…) correrà per la Yamaha. Ha scelto la via più difficile. Con un grande gesto rock&roll, profondamente sportivo”, lo celebra il direttore Michele Lupi, sensibile narratore di storie di uomini e di motori che, per raccontare il fenomeno Rossi, ha coinvolto anche lo scrittore Stefano Benni, l’autore di Bar Sport, libro amato dal campione. Ne sono venute fuori delle belle pagine, divertenti e goliardiche. Di suo, Valentino ha messo l’ inimitabile faccia da schiaffi e quel sorriso sulle 23 che è il suo marchio di fabbrica. E adesso è il re, The King of Rock& Roll.
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