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Ducati racing: sussurri e grida
Ultime dal settore sportivo della Casa di Panigale: la Desmosedici è già in pista e non ci saranno team privati. I piloti? I più probabili Bayliss e Capirossi. Ed è già partito il totomanager
di Marco Masetti
La Desmosedici : dovrebbe già essere in pista a Rijeka Nel mondiale MotoGp l’attesa per ogni novità è tra o spasmodico e l’isterico. Giusto: il livello è alto e la possibile ricerca di qualunque notizia che possa per un attimo far passare in secondo piano l’unica certezza (Rossi ha già vinto il titolo) trova grande credito.
Alla Ducati, impegnata anche nel lancio della nuova 999, la sportiva che prenderà il posto delle gloriose 916-998, sono contenti di questo, ma hanno bocche cucite, a doppio filo. “Non abbiamo nulla da dire”, commentano a Borgo Panigale sulla prima uscita in pista (a Rijeka?) effettuata nel passato weekend dalla Desmosedici. La prima versione della MotoGp italiana (che correrà solo il prossimo anno dopo lunghi test) ha l’obiettivo di fare chilometri, affidata alle mani del collaudatore Vittoriano Guareschi. Un lungo lavoro di sgrossamento che è appena iniziato, ma che si complica per i programmi Sbk. Infatti, la Ducati ha annunciato che la squadra del prossimo mondiale “derivate di serie” sarà “interna. Quindi, adesso a Borgo Panigale sono alla ricerca di uomini in grado di gestire la squadra. Tardozzi resta in Sbk? Ci saranno team esterni a gestire la Desmosedici? Fausto Gresini, uno dei nominati, almeno dalla stampa, commenta così il suo eventuale passaggio alla Ducati: “Non è vero e mi sono fatto delle belle risate leggendo questo. Il mio team è legato alla Honda da sempre e naturalmente intendiamo restare con loro. C’è un rapporto molto diretto con l’Hrc e continueremo su questa strada”.
Difficile poi che una Casa che ha un metodo di lavoro come Ducati (cioè con ingegneri interni che seguono ogni pilota) possa affidarsi all’esterno. Molto più probabile che ci sia qualche nuova “assunzione” in giro per rimpolpare il team Superbike, mentre per il manager MotoGp, se Tardozzi restasse in SBK, si farebbe spazio al responsabile del progetto Livio Suppo che lascerebbe la scrivania per il muretto del box.
Del tutto infondata invece la voce che vorrebbe il grande ritorno di Carlo Pernat alla guida di una squadra. Il diretto interessato cade dalle nuvole.
E i piloti? Sponsor e altre situazioni extragara la fanno da padrone, ma i nomi più probabili restano quelli di Troy Bayliss e di Loris Capirossi.
La Desmosedici : dovrebbe già essere in pista a Rijeka Nel mondiale MotoGp l’attesa per ogni novità è tra o spasmodico e l’isterico. Giusto: il livello è alto e la possibile ricerca di qualunque notizia che possa per un attimo far passare in secondo piano l’unica certezza (Rossi ha già vinto il titolo) trova grande credito.
Alla Ducati, impegnata anche nel lancio della nuova 999, la sportiva che prenderà il posto delle gloriose 916-998, sono contenti di questo, ma hanno bocche cucite, a doppio filo. “Non abbiamo nulla da dire”, commentano a Borgo Panigale sulla prima uscita in pista (a Rijeka?) effettuata nel passato weekend dalla Desmosedici. La prima versione della MotoGp italiana (che correrà solo il prossimo anno dopo lunghi test) ha l’obiettivo di fare chilometri, affidata alle mani del collaudatore Vittoriano Guareschi. Un lungo lavoro di sgrossamento che è appena iniziato, ma che si complica per i programmi Sbk. Infatti, la Ducati ha annunciato che la squadra del prossimo mondiale “derivate di serie” sarà “interna. Quindi, adesso a Borgo Panigale sono alla ricerca di uomini in grado di gestire la squadra. Tardozzi resta in Sbk? Ci saranno team esterni a gestire la Desmosedici? Fausto Gresini, uno dei nominati, almeno dalla stampa, commenta così il suo eventuale passaggio alla Ducati: “Non è vero e mi sono fatto delle belle risate leggendo questo. Il mio team è legato alla Honda da sempre e naturalmente intendiamo restare con loro. C’è un rapporto molto diretto con l’Hrc e continueremo su questa strada”.
Difficile poi che una Casa che ha un metodo di lavoro come Ducati (cioè con ingegneri interni che seguono ogni pilota) possa affidarsi all’esterno. Molto più probabile che ci sia qualche nuova “assunzione” in giro per rimpolpare il team Superbike, mentre per il manager MotoGp, se Tardozzi restasse in SBK, si farebbe spazio al responsabile del progetto Livio Suppo che lascerebbe la scrivania per il muretto del box.
Del tutto infondata invece la voce che vorrebbe il grande ritorno di Carlo Pernat alla guida di una squadra. Il diretto interessato cade dalle nuvole.
E i piloti? Sponsor e altre situazioni extragara la fanno da padrone, ma i nomi più probabili restano quelli di Troy Bayliss e di Loris Capirossi.