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i 40 anni di Vale

Happy birthday Valentino! Uno speciale per festeggiare il compleanno del Dottore, un viaggio nel mondo di Rossi: ecco le sue moto, i suoi caschi, le foto della carriera e una serie di interviste in esclusiva

Il numero 46 compie 40 anni. Valentino Rossi, il ragazzo di Tavullia, è diventato uno splendido quarantenne. Ma per lui il tempo sembra non passare mai: lotta spalla a spalla coi campioni della nuova generazione, fonda una Academy dove coltiva talenti e anche per la stagione 2019 ha un obiettivo chiaro: il decimo sigillo.

Alle spalle, numeri da urlo: 383 GP disputati, 89 vittorie nella classe regina (e 115 totali), 232 podi in tutte le classi (196 in 500-MotoGP), oltre 6.000 punti conquistati, ma per Valentino non parlano solo i numeri, i successi e la longevità.

Il Dottore è sempre più l’icona pop del motociclismo, il migliore spot per lo sport, un uomo di comunicazione formidabile come nessuno mai, un concentrato atomico di carisma. Per spegnere con lui le 40 candeline sulla torta, Dueruote.it vi offre un viaggio nell’universo di Valentino, una riscoperta della sensazionale carriera e un'intervista esclusiva ad Alessio “Uccio” Salucci, la persona che – fatta eccezione per mamma e papà – lo conosce meglio.

46!
9
i mondiali vinti

Nelle sue 23 stagioni nel Motomondiale, Valentino Rossi ha conquistato un titolo in 125 (Aprilia, 1997), uno in 250 (Aprilia, 1999), uno in 500 (Honda, 2001) e sei in MotoGP (Honda 2002-2003, Yamaha 2004-2005-2008-2009). Ha disputato 383 gare vincendone 115, ottenendo 65 pole position e 95 giri veloci.

2.323,2
I KM PERCORSI OGNI STAGIONE

Valentino Rossi in media percorre in moto 2.323,2 km ogni stagione. Lo scorso anno, durante il GP di Jerez, al termine del 15° giro ha centrato un record invidiabile: ha raggiunto infatti i 40.075 km percorsi in gara in sella a una moto l’equivalente della circonferenza del pianeta Terra.

10 milioni
L’INGAGGIO ANNUALE

Valentino Rossi è il più pagato del paddock dopo Marc Marquez: è forte di un contratto di circa 10 milioni di dollari annui con Yamaha e di una cifra analoga dalle sponsorizzazioni. Secondo alcune fonti, il patrimonio netto accumulato è di 135-140 milioni di dollari.

35 milioni
I SOLDI RESTITUITI AL FISCO

Nel passato di Valentino Rossi c’è anche un contenzioso con l’Agenzia delle entrate per “omessa dichiarazione dei redditi e dichiarazione infedele”. Nel 2008 infatti il campione di Tavullia ha fatto pace col fisco, versando 35 milioni di euro per gli anni dal 2001 al 2006, ossia nel periodo in cui aveva spostato la sua residenza in Inghilterra.

7
le donne della sua vita

Sono sette le fidanzate ufficiali di Valentino Rossi: Martina Stella, Aura Rolenzetti, Arianna Matteuzzi, Florinda Giamè, Marwa Klebi, Linda Morselli (con cui nel 2013, secondo alcuni gossip, sarebbe stato a un passo dal matrimonio) e l’attuale compagna, l’indossatrice Francesca Sofia Novello.

Il Valentino Rossi più intimo, quello che nessuno vi ha mai raccontato, in tutte le sue sfaccettature: sul numero di Dueruote in edicola ecco uno speciale da non perdere: foto, numeri e parole per raccontare 23 anni di Motomondiale. Ma non solo perché dietro al pilota c’è l’uomo. Ed è così che Valentino viene raccontato dalle persone che lo conoscono meglio. Come Lin Jarvis, capo del motorsport di Yamaha; Gigi Soldano, il celebre fotografo da 35 anni nel Motomondiale, che ha scattato le imprese di Rossi in pista sin dagli esordi. E ancora Alberto "Albi" Tebaldi, capo della VR46 e braccio destro del Valentino "imprenditore", e Aldo Drudi, che ha disegnato le grafiche di tutti i suoi caschi. Infine, il Rossi meno noto visto attraverso gli occhi delle persone della sua Tavullia, il Paese che grazie a lui è diventato meta di pellegrinaggio per i fan.

46!

2001

hawaiano Nella stagione del suo primo Mondiale in 500 con la Honda, Valentino al Mugello sfoggia una versione “hawaiana” del suo casco stagionale.

46!

2002

TRICOLORE Al GP del Mugello (vinto davanti a Max Biaggi) Rossi indossa un casco con una grafica tricolore ispirata a quella di babbo Graziano.

46!

2007

i love mugello Un grande cuore rosso su sfondo bianco per omaggiare il pubblico di casa in occasione del GP del Mugello.

46!

2008

in fiamme Grafica fiammeggiante quella studiata da Drudi per il casco “standard” del Dottore indossato nel 2008 e 2009.

46!

2008

ci metto la faccia In occasione del GP d’Italia Valentino Rossi stupisce tutti con un casco (diventato un’icona) che replicava la sua faccia.

46!

2009

che asino A Misano indossa un casco con l’asino disegnato sopra: un modo per sdrammatizzare le troppe cadute stagionali.

46!

2010

non vedo l’ora Un orologio con l’ora puntata caratterizza la grafica del casco sfoggiato da Rossi nel GP di San Marino, che si è corso a Misano nel 2010.

46!

2011

occhio a vale “Al Mugello bisogna stare all’occhio”, sembra dire il casco sfoggiato da Valentino nel GP toscano, che replica l’iride del pilota.

46!

2011

cari amici A Laguna Seca Valentino Rossi sfoggia un elaborato casco tappezzato dalle immagini delle facce dei suoi amici più cari.

46!

2012

gianni morandi Il GP del Mugello diventa “Festival del Mugello”, con Gianni Morandi a farla da padrone, sotto alla scritta “Restiamo uniti”.

46!

2012

pugile suonato Vale è un pugile suonato, pieno di cerotti e lividi, che dice: “Come vado?”: una sottile ironia sull’andamento della stagione in Ducati.

46!

2013

la pasta di vale Al Mugello Rossi si “trasforma” in un pacco di pasta italiana: la Di Vale è fatta a Tavullia, cuoce in 46 minuti e non scuoce mai.

46!

2014

omaggio al sic “Wish You Were Here”, ossia “Vorrei che fossi qui”: Vale si ispira alla sua passione per i Pink Floyd per una dedica all’amico Simoncelli.

46!

2015

in fuga A Misano Valentino indossa questo casco: lui è il pesciolino con l’orecchino, braccato dallo squalo (che rappresenta i rivali).

46!

2016

il “mugiallo” Il Mugello, una delle piste di Casa per il campione di Tavullia, diventa “Mugiallo” in occasione del GP d’Italia.

46!

2017

grazie totti “Mo’ je faccio er cucchiaio”: l’omaggio calcistico di Rossi al campione della Roma, Francesco Totti, in occasione del GP del Mugello.

1996 - Aprilia RS125

1996 - Aprilia RS125

IL DEBUTTO NEL MONDIALE

Valentino debutta a 17 anni nel Mondiale 125 con la Aprilia RS 125 del team AGV. La moto è simile a quella della squadra ufficiale e permette al pilota pesarese di mettersi subito in luce, grazie anche alla vittoria sul circuito di Brno, in Repubblica Ceca. Chiude il campionato al nono posto.

Foto Gigi Soldano - Milagro

1997 - Aprilia RS125

1997 - Aprilia RS125

È UN CAMPIONE, UFFICIALE

Rossi passa alla squadra Aprilia e guida la RS 125 ufficiale, sponsorizzata dalla birra Nastro Azzurro. Con la monocilindrica di Noale è subito amore: 11 vittorie nella stagione, un secondo e un terzo posto e quattro pole position. Inizia la leggenda di Valentino: è il suo primo titolo mondiale.

Foto Gigi Soldano - Milagro

1998 - Aprilia RS250

1998 - Aprilia RS250

PASSAGGIO OBBLIGATO

Sempre Aprilia, sempre RS, sempre Nastro Azzurro, ma questa volta il motore è un bicilindrico e la classe è la 250. È l’anno delle leggendarie battaglie con Capirossi. Dopo un inizio in salita, con due cadute nelle prime due gare, Rossi inanella una serie di ottimi risultati. Chiude secondo.

Foto Gigi Soldano - Milagro

1999 - Aprilia RS250

1999 - Aprilia RS250

SODALIZIO VINCENTE

Quello tra Valentino Rossi e Aprilia è vero amore. Nel 1999 è l’unico pilota ufficiale della Casa di Noale e riesce a portare nove volte la bicilindrica RS 250 sul gradino più alto del podio. Vale ha 20 anni, è Campione del Mondo ed è pronto a passare alla classe regina, con la Honda NSR 500.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2000 - Honda NSR500

2000 - Honda NSR500

DOMARE LA BESTIA

La Honda NSR 500 due tempi è una bella bestia da domare ma Valentino riesce a prendere subito confidenza con la moto, seguita dal tecnico Jeremy Burgess. La stagione del debutto nella classe regina si chiude con il secondo posto in campionato, dietro a Kenny Roberts JR.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2001 - Honda NSR500

2001 - Honda NSR500

A TUTTA BIRRA

Il main sponsor è ancora Nastro Azzurro, la moto è sempre la Honda NSR 500, con la quale Valentino ha instaurato uno splendido feeling: chiude la stagione con ben 11 vittorie e mettendosi in tasca il terzo titolo iridato, in tre differenti classi. Si chiude un’epoca: quella delle 500 2 tempi.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2002 - Honda RC211-V

2002 - Honda RC211-V

ARRIVANO LE QUATTRO TEMPI

Motore 5 cilindri a V, 990 cc, oltre 200 cavalli di potenza e dimensioni lontane da quelle delle 500 utilizzate fino all’anno prima. Ma Valentino dimostra di essere un campione versatile. Domina il campionato con 11 vittorie e, a 23 anni, porta a casa il suo quarto titolo mondiale.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2003 - Honda RC211-V

2003 - Honda RC211-V

SEMPRE PIÙ IN FORMA

La cinque cilindri Honda è la moto da battere nel mondiale MotoGP e Valentino riesce ad interpretarla meglio di chiunque altro. Nove vittorie in questa stagione, e quinto titolo Mondiale. È l’anno del divorzio da Honda, che vuole dimostrare come non sia tutto merito del pilota pesarese.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2004 - Yamaha YFR-M1

2004 - Yamaha YFR-M1

INIZIO DI UN AMORE

Dal cinque cilindri a V della Honda, al quattro in linea della M1. Una moto nuova che, sulla carta, soffre di un notevole gap prestazionale rispetto alla Honda. Rossi riesce a colmarlo: nove vittorie e sesto titolo mondiale; è l’anno del celebre bacio sul cupolino, dopo la vittoria alla prima gara.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2005 - Yamaha YFR-M1

2005 - Yamaha YFR-M1

È LA MOTO DA BATTERE

Dopo il successo dell’anno precedente, Valentino e la M1 sono il binomio da battere. Ancora una volta, riesce a mettersi dietro tutti gli avversari con una stagione da vero dominatore. La quattro cilindri giapponese è prima sul traguardo per ben 11 volte. Settimo titolo mondiale.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2006 - Yamaha YFR-M1

2006 - Yamaha YFR-M1

PRIME DIFFICOLTÀ

Dopo due mondiali consecutivi, il sodalizio Rossi-Yamaha sembra imbattibile. Ma la stagione riserva qualche sorpresa, da subito: caduta alla prima gara, problemi al motore a Le Mans, feeling non sempre perfetto con i pneumatici. A fine anno Valentino è secondo, dietro a Hayden.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2007 - Yamaha YFR-M1

2007 - Yamaha YFR-M1

DIETRO DUCATI E HONDA

La quattro cilindri Yamaha, portata a 800 cc per regolamento, sembra subire l’equilibrio Honda e la straripante potenza Ducati. Valentino vince quattro GP, ma è terzo in campionato dietro a Stoner e Pedrosa. Per Vale si chiude il capitolo Michelin e si apre quello Bridgestone.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2008 - Yamaha YFR-M1

2008 - Yamaha YFR-M1

DI NUOVO IN VETTA

Il connubio Yamaha-Bridgestone dà i risultati sperati e Valentino riesce a contenere l’esuberanza del suo compagno di squadra Lorenzo (che corre con Michelin), Stoner e Pedrosa. Con una stagione ricca di vittorie, Valentino porta a casa il suo ottavo titolo iridato.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2009 - Yamaha YFR-M1

2009 - Yamaha YFR-M1

L’ULTIMO TITOLO

Scatta il regime del monogomma Bridgstone e i risultati arrivano anche per il compagno di squadra Lorenzo, mentre Stoner accusa i primi problemi fisici che lo porteranno al ritiro definitivo. Il feeling con la M1 è alto e Valentino è l’uomo da battere. A 30 anni è iridato per la nona volta.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2010 - Yamaha YFR-M1

2010 - Yamaha YFR-M1

ANNUS HORRIBILIS

Il feeling con la M1 è alto e il campionato inizia in discesa, con la vittoria in Qatar. Alle prove del GP d’Italia, al Mugello, Rossi subisce un grave infortunio alla gamba che lo costringerà a restare lontano dalle gare per un mese. Chiude il campionato al terzo posto. Si chiude l’era Yamaha. Per ora.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2011 - Ducati Desmosedici GP11

2011 - Ducati Desmosedici GP11

UN TRICOLORE CHE NON SVENTOLA

Le aspettative sono alte ma Valentino e la Desmosedici con propulsore 4 cilindri a V non vanno d’accordo. Il pilota lamenta un comportamento troppo nervoso dell’avantreno e nel corso della stagione i risultati tardano ad arrivare. È l’anno della morte di Simoncelli, al GP della Malesia.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2012 - Ducati Desmosedici GP12

2012 - Ducati Desmosedici GP12

UN TELAIO TUTTO NUOVO

Si era già visto sul finale della stagione, ma con la GP12 il telaio a doppio trave in alluminio prende il posto della struttura in carbonio. Per regolamento, la cilindrata torna a 1.000 cc; per il binomio italiano i risultati non arrivano: sesto in campionato e divorzio a fine anno. Tornerà sulla Yamaha.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2013 - Yamaha YZR-M1

2013 - Yamaha YZR-M1

RITORNO DI FIAMMA

Dopo l’infelice biennio con Ducati, Valentino torna in sella alla YZR-M1 con cui stabilisce subito un buon feeling. Gli avversari sono più forti che mai, ma il Dottore riesce a combattere ad armi pari con il trio pestifero: Lorenzo, Màrquez e Pedrosa. Chiude però la stagione al quarto posto.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2014 - Yamaha YZR-M1

2014 - Yamaha YZR-M1

MÀRQUEZ NON PERDONA

La stagione comincia positivamente, grazie alla conquista del secondo posto in Qatar. Rossi c’è e la Yamaha YZR-M1 si conferma una delle moto più competitive. Il binomio Honda Màrquez, tuttavia, risulta imbattibile e il campionato si chiude con un secondo posto, dietro al fortissimo pilota catalano.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2015 - Yamaha YZR-M1

2015 - Yamaha YZR-M1

PER UN SOFFIO

Rossi e la Yamaha sono in forma ma la stagione è una delle più controverse della carriera del pilota che, all’ultima gara, si gioca il tutto per tutto con il compagno Lorenzo. Parte ultimo, recupera 22 posizioni, giunge secondo in gara e in campionato. Una sconfitta dove c’è lo zampino di Marquez.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2016 - Yamaha YZR-M1

2016 - Yamaha YZR-M1

ACCESA RIVALITÀ

Arriva il software unico di gestione del motore e tornano i pneumatici Michelin, fornitore unico per la MotoGP. La stagione 2016 è ricca di buoni risultati, ma si conclude con un secondo posto in classifica, dietro al fortissimo binomio Honda-Màrquez e davanti a Lorenzo.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2017 - Yamaha YZR-M1

2017 - Yamaha YZR-M1

TRA SFORTUNA E INFORTUNI

I risultati di Rossi in stagione sono altalenanti anche per un problema di consumo eccessivo dei pneumatici.A fermare Valentino pensa poi un infortunio in allenamento con la moto da enduro, che lo tiene lontano dalle gare per quasi un mese. Chiude il campionato al quinto posto.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2018 - Yamaha YZR-M1

2018 - Yamaha YZR-M1

UN ANNO IN SORDINA

La Yamaha YZR-M1 del 2018 sembra molto competitiva e pare che il problema di consumo eccessivo dei pneumatici e il conseguente calo di grip sia stato risolto. Anche per quest’anno, però, i risultati sono inferiori alle aspettative e Rossi chiude la stagione al quinto posto, senza vittorie.

Foto Gigi Soldano - Milagro

2019 - Yamaha YZR-M1

2019 - Yamaha YZR-M1

UN CAMPIONE SENZA TEMPO

Ancora sulla Yamaha, ancora in campo alla ricerca del decimo titolo mondiale. Dopo 23 stagioni nel mondiale e a due anni dall’ultima vittoria (Assen 2017), Valentino è di nuovo pronto a lottare. Il 16 febbraio ha compiuto 40 anni, ma i suoi giovani avversari non hanno smesso di temerlo.

Foto Gigi Soldano - Milagro

Tavullia
tavullia - storie di paese

Dicono di lui

C’È UN POSTO DOVE GLI ABITANTI SEMBRANO USCITI DA UNA FICTION. DAL CARROZZIERE AL VIGILE, OGNUNO FA IL SUO LAVORO SENZA MAI DIMENTICARE DI VIVERE NEL PAESE DEL “DOTTORE”

Arrivi per la prima volta a Tavullia, cominci a passeggiare su via Roma e dopo una decina di minuti cominci a guardare se dietro le facciate ci sono veramente delle case o ti trovi dentro il set di una fiction. Le persone che incontri sono cordiali, sorridenti, sembrano quasi recitare un copione con ruoli che lo sceneggiatore ha sapientemente costruito attorno a ogni abitante. Ci sono tutti i bottegai che non possono mancare in una serie TV di successo, dal macellaio al tabaccaio, dalla farmacista all’edicolante; e c’è perfino Don Matteo...

Tavullia

“Valentino è ordinatissimo, mi tirerebbe sicuramente le orecchie. Questo ufficio è stato un po’ anche il suo, quando da piccolo passava a trovarmi e se ne stava tranquillo da una parte a disegnare. Era il tempo in cui Don Cesare si occupava personalmente di passare a prendere i bambini che abitavano fuori dal paese per portarli a catechismo sulla sua auto personale. Ora sono anni che non entra qui, anch’io come tutti gli abitanti di Tavullia ho meno occasioni di vederlo, ma mi piace sapere che tutti lo amano. E che lui ha un ottimo rapporto con i suoi concittadini”

- Mamma Stefania

“Nei fine settimana, se circola voce che Valentino sia al Ranch, Tavullia e il Fan Club sono in stato d’assedio, i tifosi sono ovunque e farebbero di tutto per un selfie con lui”

- Marika del fan club

Tavullia
Tavullia

“Non ho la tessera numero 1, quella spetta a Cesarino Salucci, il presidente, ma sono uno dei tifosi della prima ora e sono orgoglioso di aver fatto parte del team che ideava, preparava e metteva in atto le gag che hanno contribuito a far crescere la popolarità di Valentino, e renderlo un campione più vicino alla gente, che una volta finita la gara da vincitore non si prendeva troppo sul serio come gli altri”

- Claudio “il franca”

“Vale è un grande campione e quando era giovane ho lavorato per lui. La sua Ape era spesso parcheggiata qui, perché c’era sempre qualcosa da fare. Ma l’obiettivo non era quello di renderla più bella esteticamente: al contrario, ogni ammaccatura causata da una sportellata o da un’uscita di strada era esibita come una medaglia!”

- Giuseppe della carrozzeria

Tavullia
Tavullia

“Da piccolo era un amore, esattamente come il fratello Luca, e passava ore a sfogliare le riviste di moto e di auto, ero certa che sarebbe diventato campione del mondo. Adesso lo vedo passare qui davanti con le sue auto sportive ma un giorno, quando ancora il Ranch non esisteva, mi disse che mi avrebbe fatto un regalo, che prima o poi su una pista ci sarebbe stata una curva con il mio nome”

- l’Alberta dei giornali

in edicola!

Il n. 167 Marzo 2019 di Dueruote dedica la copertina a Valentino Rossi che, in concomitanza con l’uscita del nostro giornale, compie 40 anni. Per l’occasione trovate le interviste alle persone più vicine al campione di Tavullia, dal Managing Director Yamaha Lin Jarvis al fotografo “personale” Gigi Soldano, passando per il vicedirettore di Sky Sport e commentatore della MotoGP, Guido Meda, il designer e ideatore delle grafiche dei caschi di Rossi, Aldo Drudi, l’amministratore della VR46 Aberto Tebaldi e alcuni abitanti del paese d’origine. Non mancano poi le prove delle ultime novità lanciate sul mercato: potete così leggere delle rinnovate Ducati Hypermotard 950/950 SP, la nuova Triumph Street Twin, le piccole Yamaha YZF-R125 ed R3, le Honda CB650R e CBR650R, la Vespa Elettrica e la KTM 790 Duke smontata. A tema VR46 anche le sezioni Community, Showroom e Turismo, mentre nelle pagine dedicate allo Sport, gustatevi il resoconto della 41esima edizione della Dakar.

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