Urban Mobility
Stop al noleggio a lungo termine: Swapfiets chiude a Milano
“Con una bassa domanda e pochi soci non siamo in grado di fornire un servizio epico in modo redditizio per la nostra attività.” Ecco il motivo della chiusura dell’azienda olandese in Italia
Nel 2020 era stata soprannominata la “Netflix delle biciclette”, Swapfiets si propone come un’azienda che offre servizi di noleggio a medio o lungo termine di biciclette, e-bike e monopattini elettrici, mettendo a disposizione anche scooter elettrici ma non in tutti i Paesi di esercizio.
Un’idea ben vista al lancio in Italia, tanto che contava già parecchi abbonati già nel primo periodo di attività grazie alla fase di grande crescita di mezzi “green” e soprattutto da una Milano non ancora sovraffollata di servizi sharing. Le cose però sembrano aver preso un’altra piega portando Swapfiest alla decisione finale della chiusura definitiva per la città di Milano nel 2023. Il motivo è dato dalla bassa domanda e i pochi soci iscritti come dichiarato dall’azienda: “La nostra missione di rendere le città più vivibili è incentrata sulla fornitura di soluzioni ciclistiche sostenibili e di alta qualità per i soci. Sfortunatamente, questa missione non è realizzabile in aree con una bassa domanda e pochi soci, poiché ciò significa che non siamo in grado di fornire un servizio epico in modo redditizio per la nostra attività.” Una chiusura probabilmente influenzata dalla possibilità di scelta di diversi mezzi in sharing che per un utilizzo sporadico potrebbero far risparmiare economicamente e senza rischi di furto che Swapfiets non copre.
Soprattutto il grande svantaggio iniziale dei mezzi in sharing, su cui ha potuto puntare Swapfiets, era quello di non ritrovarli davanti a casa o all’ufficio per i propri spostamenti, in questo modo aveva senso la scelta del noleggio a lungo termine piuttosto che i servizi di condivisione. Ma la grande quantità di aziende sharing di adesso, con flotte in continuo aumento ha quasi annullato questo vantaggio di Swapfiets, se poi si considerano gli abbonamenti offerti per gli abitudinari dei servizi il noleggio quasi non ha più senso per chi abita all’interno della città.
Un’idea ben vista al lancio in Italia, tanto che contava già parecchi abbonati già nel primo periodo di attività grazie alla fase di grande crescita di mezzi “green” e soprattutto da una Milano non ancora sovraffollata di servizi sharing. Le cose però sembrano aver preso un’altra piega portando Swapfiest alla decisione finale della chiusura definitiva per la città di Milano nel 2023. Il motivo è dato dalla bassa domanda e i pochi soci iscritti come dichiarato dall’azienda: “La nostra missione di rendere le città più vivibili è incentrata sulla fornitura di soluzioni ciclistiche sostenibili e di alta qualità per i soci. Sfortunatamente, questa missione non è realizzabile in aree con una bassa domanda e pochi soci, poiché ciò significa che non siamo in grado di fornire un servizio epico in modo redditizio per la nostra attività.” Una chiusura probabilmente influenzata dalla possibilità di scelta di diversi mezzi in sharing che per un utilizzo sporadico potrebbero far risparmiare economicamente e senza rischi di furto che Swapfiets non copre.
Soprattutto il grande svantaggio iniziale dei mezzi in sharing, su cui ha potuto puntare Swapfiets, era quello di non ritrovarli davanti a casa o all’ufficio per i propri spostamenti, in questo modo aveva senso la scelta del noleggio a lungo termine piuttosto che i servizi di condivisione. Ma la grande quantità di aziende sharing di adesso, con flotte in continuo aumento ha quasi annullato questo vantaggio di Swapfiets, se poi si considerano gli abbonamenti offerti per gli abitudinari dei servizi il noleggio quasi non ha più senso per chi abita all’interno della città.