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Urban Mobility
Niu KQi3: coma va il nuovo monopattino elettrico
Solido, ben fatto e dotato di un'ottima frenata: l'ammiraglia del produttore cinese ha tutte le carte in regola per sfondare
Sempre di più mezzi di servizio e commodity (grazie allo sharing), i monopattini elettrici fanno molta fatica a imporsi sul mercato, tra decine di uscite tutte più o meno uguali. in fondo, in questo settore c'è ben poco da inventare: le variabili che i costruttori possono applicare sono davvero ridotte all'osso. A fare la differenza sono sempre tre cose: la qualità complessiva, la durata della batteria e la sicurezza (leggi: frenata). In questo senso, il nuovo Niu KQi3 è un mezzo che ha tutte le carte in regola per imporsi nel segmento premium del mercato. E per premium non ci riferiamo al prezzo, che è ben inferiore ad alcuni top del segmento, ma alle caratteristiche e al livello complessivo del mezzo. Perché questo Niu KQi3 (che noi abbiamo testato nella versione Sport, che costa 599 euro, 100 in meno della Pro, che però ha un'autonomia maggiore) non ha niente da invidiare a monopattini prezzati il doppio.
CARATTERISTICHE
Il nuovo KQi3 ha un design deciso, personale e accattivante, uno stile minimalista, ma allo stesso vivace. Le principali caratteristiche estetiche che ne caratterizzano e rendono unico questo modello sono le livree (bicolor incluse) e il faro anteriore a LED “Iconic Halo”, tratto altamente distintivo dei veicoli a marchio NIU. Oltre all’estetica, gli utenti possono personalizzare la propria esperienza di guida attraverso il display disposto al centro del manubrio, impostando i parametri relativi alla frenata rigenerativa a doppio disco e la velocità massima, limitata elettronicamente a 25 km/h.
Non solo l’estetica, ma anche le prestazioni del nuovo KQi3, sono una caratteristica importante per questa “new entry”. Infatti il modello è dotato di una potente batteria da 48v agli ioni di litio che offre un’accelerazione rapida e una potenza adatta per affrontare con facilità ogni percorso urbano ed extra-urbano. La trazione posteriore inoltre consente al monopattino di superare senza sforzo anche i tratti cittadini in pendenza. KQi3 raggiunge i 50 km di autonomia.
La ricarica completa della batteria (con l'ingresso della presa collocato nella parte inferiore destra della pedana) avviene in 5 ore. In questa fase è possibile monitorare sul proprio smartphone o tablet l’avanzamento della ricarica mediante l’app NIU. Con tale tecnologia si può scegliere le modalità di guida, bloccare il monopattino una volta parcheggiato, consultare le statistiche sui viaggi effettuati e connettere i device tramite Bluetooth.
COME VA
A un primo impatto, il KQi3 dà una grande impressione di solidità: la pedana è compatta e larga, per assicurare una notevole solidità al guidatore. Semplici anche i comandi, con un pulsante centrale sul cruscottino per l'accensione-spegnimento e il cambio di mappatura (con la Eco si va a 15 all'ora, con la normale a 25). Facile da azionare anche il meccanismo di sblocco per ripiegare il monopattino, con un doppio gancio di sicurezza anteriore sul punto di snodo del manubrio.
Ancor prima, però, è necessario configurare la app sul proprio cellulare e mettere i due dispositivi in pairing tramite il bluetooth, altrimenti il monopattino non può essere usato normalmente; un piccolo fastidio che è necessario sopportare solo alla prima accensione, perché successivamente non serve collegare il mezzo con lo smartphone.
In marcia, il KQi3 dimostra di che pasta è fatto: brillantissimo lo spunto in partenza, a tal punto che in città è quasi consigliata la modalità Eco, laddove i 15 km/h sono più che sufficienti. Fatto sta che, per le piste ciclabili e i tratti più lunghi, i suoi 25 all'ora di velocità massimo li raggiunge subito, e in certi frangenti fanno comodo. Colpisce poi l'efficacia dell'impianto frenante, con le pinze dei dischi che mordono in modo vigoroso e assicurano arresti (ordinari e di emergenza) in spazi contenuti.
Soprattutto, l'autonomia dichiarata è abbastanza corrispondente al vero (sebbene, come sappiamo, dipende da molti fattori, come il peso del pilota): nel nostro test, nel quale abbiamo usato il monopattino su un terreno pianeggiante e quasi sempre tirando l'acceleratore, abbiamo percorso 45 km.
Difetti? Onestamente nessuno di rilievo. Se guardiamo in prospettiva, ci saremo aspettati già le frecce in dotazione, e poi il monopattino risulta piuttosto pesante da spostare una volta ripiegato. Ma purtroppo automonia (leggasi: peso delle batterie) e leggerezza non vanno molto d'accordo.
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