Brinke X6R Race: la prova!
Ha un equipaggiamento di primo livello, un’ottima distribuzione dei pesi, spinta dal potente motore Shimano la Brinke X6R Race nasce per le gare ma in realtà... è pensata per tutti. Ecco la prova completa
Per metterla alla prova ci siamo avventurati in un circuito sterrato con tanto di salite e discese anche tecniche, ma prima di iniziare a pedalare, vediamo com’è fatta.
Il potente motore Shimano da 85Nm ha dimensioni contenute che si integrano linearmente con il telaio. In questo modo si riduce il rischio di urto con rocce o tronchi da scavalcare
Motore e batteria Shimano
La Brinke X6R Race monta un motore Shimano EP8 centrale, il più potente del marchio con 85Nm di coppia massima. Le sue dimensioni contenute consentono di mantenere una linea pulita del telaio riducendo il rischio di contatto con gli ostacoli.Il propulsore dispone di 3 modalità di assistenza: la prima è la meno potente utile per il risparmio di energia, la modalità di mezzo, ideale in fuoristrada, garantisce la risposta migliore a seconda della forza impressa sui pedali dal rider. La terza, la più elevata, eroga il massimo della potenza. La funzione Walk è adatta sulle salite sterrate per spingere a mano l’e-bike.
Per comandare le modalità di assistenza si fa tutto dal display sul manubrio, lo Shimano SC-E5003. Molto semplice e bene leggibile il dashboard è facile da utilizzare e da raggiungere con la mano anche durante la guida in fuoristrada. La sua forma però lo espone parecchio e in caso di caduta rischia spesso di urtare col terreno. Sotto il tubo obliquo trova spazio la batteria Shimano da 630Wh protetta da una cover in gomma antipolvere. Facile da rimuovere per la ricarica che impiega circa 5 ore dallo 0 al 100%. Difficile parlare di autonomia; in un ipotetico percorso trekking in modalità Eco si raggiungono facilmente i 150km di autonomia, ma in uso enduristico, in cui si spazia l’utilizzo dell’assistenza a seconda del percorso, è impossibile dare un valore esatto. Ad esempio, nella nostra uscita di 40km, stressandola parecchio in salita, siamo rientrati con poco meno della metà della carica massima.
Brinke Xplorer: nata (anche) per viaggiare!
La posizione verticale della batteria, assecondata da un'ottima geometria dell'e-bike, sposta il baricentro nella zona centrale rendendo la X6R Race agile e facile da gestire nei passaggi tecnici
Tra linea e funzionalità
Il telaio in Alluminio della X6R Race, nonostante la presenza della batteria, mantiene dimensioni contenute rendendola ben maneggevole, le linee piene di “spezzi” e la colorazione nera opaca con inserti rossi le donano un aspetto deciso, che si fa notare.Sul lato praticità, l’inclinazione verso l’alto del tubo obliquo garantisce una posizione più verticale dell’accumulatore, riuscendo così a posizionare il centro di massa nella zona centrale, ideale ad alte velocità e utile per i neofiti nel prendere confidenza con l’e-bike. Un ulteriore aiuto è dato dalla geometria ben studiata. La posizione in sella è molto naturale, ci si abitua subito. Manubrio alto alla giusta distanza, pedali non troppo distanziati e il baricentro centrato consentono di affrontare qualsiasi percorso sempre con la giusta postura che risulta in ogni momento pronta. La sella, un po’ dura, con reggisella telescopico garantisce sicurezza e praticità a seconda del percorso. L’unica pecca sta nell’escursione del reggisella, non è poca ma il triangolo costruito nell’inserimento nel telaio la mantiene alta anche quando è completamente abbassata, rendendola un po’ d’intralcio nei passaggi più tecnici.
Brinke Overland Sport Di2: la prova!
Il motore spinge forte in salita senza strappare e i pneumatici spessi e ben tassellati evitano slittamenti dovuti alla potenza del propulsore
La prova
Per mettere alla prova la X6R Race lasciamo l'asfalto e ci... dirigiamo subito fuoristrada. Per provare a pieno le sue capacità riusciamo ad alternarla con una muscolare per comprendere fino alla fine le differenze per chi arriva dalle bici tradizionali. Innanzitutto, è da sottolineare la facilità per chi arriva da una muscolare; la distribuzione delle masse sull’e-bike consente di comportarsi come su una tradizionale. Ovviamente rimane il "problema" del peso che non è da poco ma l’agilità resta praticamente la stessa. Come già detto ci si sente subito a proprio agio, l’impugnatura sul manubrio alto assicura un’elevata stabilità già nel primo trasferimento sterrato in salita. Qui esce anche l’anima grintosa del motore Shimano EP8; il primo pensiero è stato quello di dover utilizzare tutta la potenza nei tratti ripidi, ma ci siamo ricreduti subito proprio per una taratura ben fatta, riuscendo a salire agilmente già con il secondo livello di assistenza. Il propulsore asseconda bene il rider, rispondendo rapidamente ai cambi di pressione sui pedali ma senza mai strappare, così da scalare le pendenze in silenzio assoluto e con il massimo controllo. Le tre modalità sono spalmate bene su tutta la forza del motore, addirittura usare la più potente in fuoristrada può risultare d’intralcio a basse velocità a causa dell’elevata spinta. Si apprezzano invece le assistenze più basse per evitare sforzi eccessivi e raggiungere vie impraticabili con una muscolare ai meno allenati. Ma l’esperienza di guida non è data solo dal motore, la ciclistica segue bene le direzioni del rider riuscendo a passare in qualsiasi spazio con il massimo della sicurezza e agilità. Il merito è dovuto alla differente misura delle ruote. La 29” davanti mantiene alto l'anteriore, in questo modo il corpo rimane all’altezza del baricentro della bici senza mai sbilanciarsi, e la dimensione assicura un controllo ideale nei tratti più veloci. Al posteriore la 27,5” lavora sodo per mantenere prontezza in fase di pedalata. Ottimo il grip offerto dal pneumatico Schwalbe Hans Dampf con grossi tasselli che, alla giusta pressione, difficilmente lo fanno slittare, sia lateralmente che durante le spinte del motore.Non dimentichiamo la doppia sospensione, nulla di più azzeccato. Una combo Rock Shox che sfrutta la forcella anteriore da 160mm, difficile da far arrivare a fine corsa, con un andamento lineare rapido e sensibile nella prima fase per diventare sostenuto verso la fine. L’ammortizzatore posteriore lavora circa allo stesso modo, 150mm di corsa sono più adatti alle gare e in uso amatoriale meno stressante riesce ad attutire i colpi più decisi senza esitazioni. Da non sottovalutare persino la scelta dei freni. Entrambi Shimano ma all’anteriore da 4 pistoncini e al posteriore da 2, sono la soluzione ideale per un’e-bike che deve sopportare il peso dell’impianto elettrico. I dischi da 200mm reggono bene anche in discesa, magari ogni tanto conviene lasciar scorrere la X6R Race ma in generale anche nelle frenate più forti non scaldano troppo, rimanendo efficienti per tutta la durata dell’uscita.
L'equipaggiamento da gara in ambito amatoriale garantisce il massimo della sicurezza e delle prestazioni in ogni momento dell'uscita.
E se si scarica?
Il primo pensiero per chi arriva da una muscolare è sicuramente la durata della batteria, giustamente diremmo, poichè trascinarsi tutto il comparto batteria e motore non è di certo una passeggiata. In questa configurazione, durante un'uscita amatoriale, è difficile rimanere a secco ma per ogni evenienza abbiamo fatto un test, e per sentire la differenza ci siamo fatti una breve scalata a motore spento. Il risultato? Beh, decisamente più faticoso. Il peso unito allo spessore delle gomme causa una forza opposta anche in pianura e a meno di non voler fare un pesante allenamento, conviene ritornare alla base e ricaricarla.In ogni caso se capitasse di rimanere a secco il cambio a 12 rapporti, rapido e preciso, aiuta (con motore in azione si può evitare di scalare qualche marcia) ma anche con rapporti cortissimi, conviene proseguire a velocità vicine allo zero per non "strafare". Il consiglio naturalmente è quello di dare un’occhiata alla carica prima di partire, mentre in gara, dove si fanno più chilometri, ovviamente una o due batterie di ricambio sono la soluzione migliore.
Gamma e-bike Brinke 2022
La doppia sospensione Rockshox assorbe qualsiasi asperità e attutisce bene gli urti più forti, mentre i freni da 200mm assicurano forti frenati anche nelle discese più veloci