Le Speed Pedelec secondo la legislazione italiana sono equiparabili ai ciclomotori e, come tali, vanno targate e assicurate. Abbiamo provato la svizzera Stromer ST5 per capire non solo come va, ma anche cosa serve dal punto di vista burocratico per acquistarne una
Le e-bike, anche dette Pedelec, sono quelle biciclette in cui l’assistenza elettrica funziona solo se pedaliamo e fino a un massimo di 25 km/h; grazie a queste caratteristiche sono utilizzabili senza restrizioni particolari su strada e sono equiparate alle biciclette normali. Per quanto poco diffuse in Italia, esistono anche le Speed Pedelec o S-Pedelec, sempre delle e-bike a una prima occhiata, del resto sono sempre dotate non solo di motore e batteria, ma anche di una trasmissione a pedali, solo che su questo tipo di mezzi a due ruote il motore elettrico stacca l’assistenza oltre i 45 km/h. La legge italiana le classifica come dei ciclomotori per cui, se ne vogliamo acquistare una ed utilizzarla su strada, dobbiamo targarla e assicurarla.
DOCUMENTI NECESSARI E OBBLIGHI LEGISLATIVI
Le Speed Pedelec come la Stromer ST5 sono omologate presso la Motorizzazione Civile italiana come veicoli L1E-B, un inquadramento tipo ciclomotore, per cui il codice della strada italiano richiede all’acquirente di adempiere agli stessi obblighi di quella categoria di veicolo e di rispettare le leggi in materia di Codice della Strada; non può ad esempio percorrere le piste ciclabili, può solo circolare su strada. Per quanto riguarda l’immatricolazione e la targa i rivenditori che trattano questi veicoli si rivolgono generalmente alle agenzie di pratiche auto che immatricolano il veicolo in 48 ore dalla ricezione della documentazione richiesta, ovvero il Certificato di conformità (copia del COC che arriva assieme alla bicicletta), un documento di identità, il codice fiscale o la tessera sanitaria di chi acquista e il modello TT2120. Il costo del servizio di immatricolazione è di circa 150 euro. L’assicurazione RCA è obbligatoria e sta all’acquirente, come per qualunque altro veicolo, cercarne una adeguata, che viene fornita solo da alcune compagnie assicurative per le Speed Pedelec.
Le S-Pedelec sono omologate presso la motorizzazione civile italiana come veicoli L1E-B, un inquadramento tipo ciclomotore, per cui il codice della strada italiano richiede di adempiere agli stessi obblighi di quella categoria di veicolo e di rispettare le leggi in materia di Codice della Strada
Non è invece richiesto il pagamento del bollo così come non lo è per i ciclomotori elettrici. Serve inoltre la patente AM e quindi l’età minima per guidare le Speed Pedelec è di 14 anni; con questo abbiamo elencato tutta la parte di documenti e burocrazia, mentre dal punto di vista pratico è obbligatorio il casco, anche questo deve essere di tipo omologato NTA 8776, come il Grancorso che MET ci ha appositamente fornito per questo test, dotato anche di due utili accessori, la lente DUAL-MAG SHIELD con aggancio magnetico e la luce USB LED LIGHT posteriore. La certificazione NTA 8776 prevede sostanzialmente che i caschi siano in grado di dissipare più energia d'impatto rispetto ad un casco standard per biciclette e che abbiano il 10% di copertura in più intorno alle due aree del cervello più sensibili, la zona occipitale e le tempie. Fra le dotazioni obbligatorie per la bici rientrano infine specchietto retrovisore, clacson, cavalletto, e ovviamente le luci.
Il casco sulle S-Pedelec è obbligatorio, deve essere di tipo omologato NTA 8776, come il MET Grancorso, dotato opzionalmente di due utili accessori, la lente DUAL-MAG SHIELD con aggancio magnetico e la luce USB LED LIGHT posteriore
COME È FATTA?
Tornando all'e-bike della nostra prova la Stromer ST5 ha il telaio in alluminio di forma più che classica, il così detto telaio a doppio triangolo, con linee molto tese e squadrate; la bici del nostro test è poi equipaggiata con l’opzionale forcella ammortizzata Wren a steli rovesciati, steli da 36 mm di diametro, con funzionamento ad aria e olio grazie a una cartuccia sigillata regolabile in estensione e 30 mm di escursione. Di serie la ST5 monta una forcella rigida in alluminio, ed è dotata anche di parafango, non presente in foto solo perché mancante sull’esemplare ricevuto. È un optional anche il cannotto reggisella ammortizzato che in coppia con la forcella restituisce un confort molto elevato.
La ST5 è il modello più caro di Stromer equipaggiato con componenti di alta gamma, come la trasmissione basata sulla Shimano XTR Di2 elettronica, che grazie a un piccolo motorino elettrico nel cambio posteriore, con funzioni di autoregolazione, conserva l’allineamento per una cambiata sempre veloce e precisa ed è abbinata a una guarnitura FSA Gossamer con corona da ben 52 denti che permette di mantenere facilmente le velocità che la ST5 può raggiungere.
Stromer ST5
I freni sono a disco idraulici, degli Stromer HD944 realizzati da TRP, con pinze a quattro pistoni e dischi da 203 mm di diametro, anche questi necessari per fermare in sicurezza l’importante massa da velocità di 45 km/h e oltre. Le gomme sono un vanto italiano, delle Pirelli Cycle-e da 2,25” di sezione (57 mm) con un battistrada perfetto per l’uso cittadino e dal grip molto elevato, montate su ruote DT Swiss, e infine manopole e sella sono di Ergon, azienda che, come suggerisce il nome, è da sempre particolarmente attenta all’ergonomia dei punti d’appoggio sulla bici. Il portapacchi posteriore ha una portata di 22,5 kg e l’impianto luci è marchiato Supernova: la luce frontale ha due livelli di intensità e la posteriore, caratteristica obbligatoria su una Speed Pedelec, ha anche la funzione di luce di stop. Un aggiornamento del modello 2022 rispetto al 2021 del nostro test è l’aggiunta dell’ABS, caratteristica tecnica e di sicurezza molto interessante per un mezzo in grado di muoversi a grande velocità sulle strade cittadine.
L’app sullo smartphone è indipendente dalla bici grazie alla connettività 3G, GPS e Bluetooth integrata della ST5, caratteristiche utilizzate anche per l'antifurto insieme al blocco del motore. La bici può inoltre ricevere gli aggiornamenti OTA (Over-The-Air)
MOTORE, BATTERIA E CONNETTIVITÀ
Il motore della ST5 è un SYNO Sport nel mozzo posteriore, una soluzione meno frequente sulle bici di più alta gamma, ma preferito da Stromer per le prestazioni che questo motore offre. Ha una potenza massima di 850 W e una coppia di 48 Nm ed è abbinato ad una batteria da 983 Wh a 48 V con un’autonomia massima di 180 km e un tempo di ricarica completo di cinque ore e mezza. Il sistema di controllo è composto da un semplicissimo e compatto comando al manubrio sul lato sinistro, mentre sul lato destro c’è un altrettanto piccolo comando del cambio elettronico Shimano; il comando sinistro ha due pulsanti per aumentare e diminuire l’assistenza e un pulsante per variare l’intensità delle luci, che rimangono sempre accese. Integrato sul collarino della leva freno sinistra c’è anche il pulsante del clacson. Le modalità di assistenza sono quattro, indicate dai numeri 1, 2, 3 e dalla lettera S per la più potente Sport.
Il bel computer/display OMNI Interface C a cui abbinare anche l’app Stromer sul proprio smartphone, permette di accedere a varie impostazioni della bicicletta; è utile studiare il manuale per sapere tutto quello che si può fare tramite il display e sfruttare a fondo tutte le caratteristiche della bici, come la possibilità di regolare il recupero di energia in discesa o in frenata. Il display è sensibile al tocco anche con i guanti, perfetto per le giornate fredde; una volta accesa la bici con il pulsante sotto al tubo orizzontale del telaio, proprio sotto al display, si può accedere alle varie informazioni. La ST5 ha connettività 3G e Bluetooth: l’app sullo smartphone è in pratica indipendente dalla bici, nel senso che la connettività della ST5 non rende necessario essere vicini alla bici per controllare alcune informazioni, fra cui la posizione per sapere sempre dove si trova. L'antifurto utilizza una tripla protezione grazie al GPS, al 3G e al blocco del motore. Infine la bici può ricevere gli aggiornamenti OTA (Over-The-Air) come succede sulle auto più moderne, anch’esse sempre connesse.
Il motore della ST5 eroga la potenza in modo molto intenso, ma perfettamente gestibile. Le gomme di sezione piuttosto larga tengono la strada benissimo, sia con l’asciutto che con il bagnato, anche affrontando le curve con decisione
COME VA?
Le caratteristiche tecniche della Stromer ST5 la rendono molto simile a un ciclomotore, non solo dal punto di vista burocratico, ma anche da quello pratico. È in effetti una perfetta via di mezzo fra una bici e un ciclomotore; della prima ha la posizione di guida e il fatto che sia necessario pedalare per avanzare, facendo quindi anche un po’ di attività fisica, del secondo ha la velocità per muoversi in scioltezza nel traffico cittadino. Il motore della ST5 eroga la potenza in modo molto intenso, ma perfettamente gestibile, in tutte le quattro modalità di assistenza (tre livelli più una modalità Sport) e fa accelerare la bici con pochi colpi di pedale; la trasmissione segue bene il motore con un intervallo di rapporti ben spaziato ed è molto veloce grazie al cambio elettronico a passare da un rapporto all’altro, anche più rapporti alla volta, sia in scalata che aumentando il rapporto tenendo premuti i pulsanti del comando cambio; fra l’altro il motore nel mozzo agisce direttamente sulla ruota posteriore senza sollecitare la trasmissione come i motori centrali, sollecitandola probabilmente di meno e facendola durare più a lungo.
Anche in salita la spinta è poderosa e si riesce ancora a mantenere una velocità elevata. Per muoversi in spazi ristretti e a bassa velocità si riesce a gestire la spinta del motore senza problemi, senza strappi. L’impianto frenante è molto potente, adeguato alle velocità raggiunte e con un comando modulabile che offre già così una frenata sicura, immaginiamo ancor di più con l’ABS della ST5 2022. L’aggiunta di forcella e cannotto reggisella ammortizzati rende la bici comodissima, ma le gomme di sezione piuttosto larga dovrebbero fare un buon lavoro di smorzamento anche senza questi accessori e tengono la strada benissimo, con l’asciutto e con il bagnato anche affrontando le curve con decisione. Ottime le luci, molto efficaci in ogni condizione, con un fascio luminoso ideale per la guida in città. La dotazione elettronica è molto completa e il centro di comando, nonché display OMNI Interface C è facile da usare, solo un po’ lento all’avvio della bici, per cui è necessario attendere qualche secondo prima di iniziare a pedalare. La bici pesa circa 31 kg, quindi si fa fatica di alzarla per oltrepassare scale o piccoli ostacoli a piedi... va usata solo su strada, proprio come un ciclomotore.
PER CHI SONO LE S-PEDELEC?
Stromer è un marchio che produce solo S-Pedelec molto ben equipaggiate e ben rifinite, fra queste l’ST5 è l’allestimento più pregiato e costa veramente tanto; il suo listino 2022 parte da 10.807 euro e con la forcella e il cannotto reggisella ammortizzati arriva a 12.042 euro (a onor della precisione noi abbiamo provato una versione 2021, senza ABS Blubrake che è invece ora di serie), si tratta chiaramente di un prodotto di lusso. Stromer ha in catalogo S-Pedelec a partire dalla ST1 da 4.868 euro, un prezzo sempre importante, ma più in linea con quanto il mercato offre per quel che riguarda le normali e-bike Pedelec assistite fino a 25 km/h.
Da noi in Italia la classificazione come ciclomotore rende le S-Pedelc parzialmente limitate soprattutto per l’impossibilità di percorrere le piste ciclabili, cosa che probabilmente sarebbe gradita a chi le utilizza, e l’aspetto burocratico può essere in teoria un pensiero in più, ma nella pratica non ci sono difficoltà particolari rispetto all’immatricolazione di un qualunque altro mezzo a due ruote, con una spesa tutto sommato contenuta.
Le S-Pedelec rappresentano in sostanza una possibilità in più per scegliere un mezzo per fare del commuting urbano, non tanto per chi deve fare brevi spostamenti, ma ideali soprattutto per chi deve invece coprire distanze più elevate della media, in tempi contenuti grazie alle notevoli velocità e alla grande agilità nel traffico. Ecco, questo è un contesto per cui le S-Pedelec diventano un’opzione interessante.
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