Askoll Drive C90A: l'evoluzione continua (e noi l'abbiamo provato!)

Prosegue l'evoluzione del motore centrale Askoll per e-bike. Ecco cos'è cambiato e come si sentono gli aggiornamenti elettronici su strada e fuori

Dopo il primo test in occasione dell'anteprima della nuova gamma e-scooter 2021, il motore Drive C90A di Askoll è stato evoluto ed è ormai pronto per arrivare in produzione per la fine dell’anno per essere disponibile nel primo semestre del 2022. La prima versione in vendita sarà quella in alluminio dedicata alle e-MTB da 90Nm con caratteristiche tecniche e geometriche invariate dal primo prototipo, ma che ha già ricevuto molti aggiornamenti sul lato software e connettività.

Le novità

Le prime novità del motore Askoll Drive C90A riguardano il firmware aggiornato che va a migliorare l’erogazione della potenza in modo da renderlo più fluido e reattivo. Per quanto riguarda il montaggio, sarà applicabile sullo stesso supporto di Shimano così da avere a disposizione già parecchi modelli di e-bike compatibili, inoltre è prevista una cover di protezione che mantiene la linea dell'e-bike. L’alimentazione del Drive C90A è affidata a una batteria da 630 Wh, il compromesso tra peso, dimensioni e autonomia, frutto dell’esperienza sugli e-scooter Askoll ma per i "consumi" bisognerà aspettare il modello definitivo. Per gestire l'elettronica del motore c'è il display Sigma, nella nostra prova l’EOX V1300. Successivamente sarà possibile installare un computer di bordo wireless per e-bike intercambiabile e compatibile con il comando EOX Remote 500, pratico nell'utilizzo, scegliendo tra i modelli Sigma wireless, a seconda delle proprie necessità. Al momento l’unica App disponibile è quella di Sigma, associabile ai propri display e collegabile all’App Komoot, ma in Askoll già si parla di una futura applicazione dedicata e di un sistema di diagnostica del motore che servirà anche per gli aggiornamenti. Sul fronte utente, Askoll mette a disposizione un vantaggio non da poco. Infatti sarà disponibile una personalizzazione della mappatura motore che varia e seconda dell’utilizzo, in questo modo viene colmata la mancanza di una scelta, direttamente dall'e-bike. 

In strada

Per farci provare le novità dell’ultima evoluzione del C90A Askoll ha organizzato un test intensivo. Un test iniziato con il confronto con il motore Bosch Performance Line CX da 85Nm su una salita ripida, una prova utile per farci apprezzare la differenza nell’erogazione della coppia. Nella pratica si è rivelato un metodo efficace, la differenza si percepisce, ma l’efficienza complessiva bisogna vederla su percorsi più lunghi e ancora meglio sullo sterrato. La giornata in sella a una e-MTB monoammortizzata prosegue su un percorso asfaltato che mette subito in risalto le doti del motore sui colli Vicentini. La spinta del C90A è decisa e in salita già dal secondo livello di assistenza si sente l’aiuto adatto ad un allenamento non intensivo. Il massimo della spinta si percepisce con la quarta modalità di assistenza inserita (la massima) dove è quasi solo il motore a fare tutto il lavoro, in questo modo anche senza allenamento si possono affrontare percorsi medio difficili.
L’Askoll è un motore che si fa sentire, e non solo per la coppia massima di 90 Nm erogata fino a 70 RPM, ma anche per il rumore, durante la pedalata si è sempre accompagnati da un ronzio non fastidioso, ma comunque presente.
La reattività rispetto al primo test è cambiata grazie all’aggiornamento del firmware, se prima il motore tendeva a staccare non appena si mollava la pedalata adesso rimane ancora attivo per un breve tempo. Questa soluzione lo rende più fluido senza invadere l’andatura, per una guida più piacevole.

Su sterrato

Sullo sterrato è il terreno dove il C90A dà il massimo. La prova fatta con una Olympia Hammer è davvero soddisfacente, su strade non asfaltate si sente bene la reattività del motore. Basta una pressione sul pedale e il sensore di coppia elabora subito l’assistenza adeguata per evitare lo slittamento delle ruote e garantire la spinta necessaria ad affrontare la salita.
Nei percorsi accidentati, anche in questo caso, basta già la seconda modalità di intervento per salire con facilità, le modalità tre e quattro sono utili nelle zone tecniche e rendono piacevole un’uscita ai meno esperti.
Nei punti veloci la reattività, dovuta alla piattaforma inerziale dotata di sensori, permette di mantenere un’andatura costante senza perdere potenza e velocità nelle lievi salite. Su una e-MTB è importante considerare il trascinamento del motore a causa del peso della bici. Nel caso di Askoll è quasi nullo, perciò pedalare con l’assistenza disattivata non risulta faticoso. L’unica difficoltà rimane quindi il peso della bici da dover trasportare, comunque un’ottima notizia se dovesse capitare di rimanere con la batteria a terra.