Firenze, monopattini elettrici col casco: il Tar smentisce il sindaco

Il tribunale amministrativo annulla l'ordinanza di Dario Nardella che imponeva a tutti l'uso del dispositivo di sicurezza

Il Tar della Toscana ha annullato l'ordinanza del sindaco di Firenze, Dario Nardella, con cui si imponeva l'obbligo del casco a tutti gli utilizzatori dei monopattini elettrici in città. L'ordinanza fiorentina entrata in vigore il primo febbraio estendeva l'obbligo del casco, fissato dalla legge nazionale solo alla fascia 14-18 anni, a tutte le età per motivi di sicurezza. La sentenza del Tribunale amministrativo regionale è arrivata dopo il ricorso delle società che gestiscono il noleggio dei monopattini elettrici. Le aziende avevano opposto la tesi dei danni economici data l'impossibilità di fornire i caschi agli utenti del servizio di sharing. Una tesi accolta dal Tar che ha disposto la sospensione di efficacia e l'annullamento del provvedimento comunale. "Prendiamo atto dell'interpretazione del Tar, anche se la considerazione degli interessi pubblici in gioco, incolumità pubblica, salute dei cittadini, avrebbe potuto suggerire una soluzione diversa", commenta il sindaco di Firenze. "Nel frattempo convocherò i gestori dei servizi di noleggio - aggiunge Nardella - per capire se ci sono le condizioni per una soluzione condivisa mirata a salvaguardare la sicurezza stradale e la vita delle persone che viene prima di ogni cosa". E conclude lanciando un appello alle istituzioni nazionali per misure più restrittive: "Chiedo a gran voce a governo e Parlamento di intervenire per estendere l'obbligo del casco, oggi previsto per gli under 18, anche a tutti gli altri".