Tutto ciò che serve per muoversi agilmente in città: dalle biciclette elettriche agli scooter, dai monopattini ai mezzi in sharing. Dueruote e Quattroruote uniscono le proprie competenze per offrire una guida alla mobilità urbana nell’era post-Covid.
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Scooter sharing: Cityscoot dice addio a Roma
L'azienda francese dismette il servizio nella Capitale dopo solo 14 mesi: "La città non si è risollevata dal lockdown"
Una storia d'amore durata poco più di un anno, 14 mesi per l'esattezza. E' quella tra Cityscoot e Roma. Proprio la Capitale, nel maggio 2019, è stata la seconda città italiana scelta dall'azienda francese dello scooter sharing, dopo il fortunato debutto di Milano. Poi il lockdown e una ripresa negli affari che non è arrivata. A tal punto da far maturare la decisione di lasciare Roma. "Purtroppo - dichiara l’azienda nel suo messaggio di addio alla Città Eterna - dalla fine dell’isolamento, la nostra attività a Roma non è mai tornata agli standard storici, a differenza di tutte le altre città in cui operiamo. Per questo non possiamo mantenere le nostre attività in questo contesto e dobbiamo concentrarci su altre città dove il bisogno è maggiore e la domanda più dinamica".
LE DIFFICOLTA' DI ROMA
Il forfait di Cityscoot non è il primo a colpire Roma, che in passato è stata lasciata da altri operatori dello sharing: poca utenza (in proporzione alla popolazione), atti di vandalismo e un territorio molto vasto non hanno certo aiutato lo sviluppo dei mezzi in condivisione. Che d'altro canto hanno trovato terreno fertile nella più piccola Milano, 600 chilometri più a nord.
Tutto ciò che serve per muoversi agilmente in città: dalle biciclette elettriche agli scooter, dai monopattini ai mezzi in sharing. Dueruote e Quattroruote uniscono le proprie competenze per offrire una guida alla mobilità urbana nell’era post-Covid.
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