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Prove della redazione

Ducati Hypermotard 821 SP, Husqvarna Nuda 900 R ABS

Christian Cavaciuti il 02/12/2013 in Prove della redazione
Ducati Hypermotard 821 SP, Husqvarna Nuda 900 R ABS
Ducati Hypermotard 821 SP
821 cc / 80,8 kW (110 CV) / 2 cilindri a L / Euro3
€ 14.590 c.i.m.
Husqvarna Nuda 900 R ABS
898 cc / 77,0 kW (105 CV) / 2 cilindri paralleli / Euro3
€ 12.220 c.i.m.

Storia di una fuga in Sardegna con due moto consacrate al divertimento su strada come la Ducati Hypermotard e la Husqvarna Nuda 900R. Tecnica e funambolica la bolognese, molto intuitiva la varesina: due caratteri del tutto diversi, ma dalle prestazioni quasi identiche

Basta, basta, non se ne può più. Prima la neve. Poi il gelo. Adesso la pioggia. Piove sempre e dappertutto da novantasettegiornidifila, non si vendono più moto, solo motoscafi. A noi l'acqua piace anche, ma deve essere orizzontale e azzurra. Non verticale e grigia. Allora per una volta anziché rassegnarci saltiamo in sella, direzione Genova; anzi, non ci fermiamo nemmeno lì: traghetto e Sardegna, grazie. Sull'isola incantata, con le sue estati in anticipo di fase, contiamo di trovare qualche antidoto al maltempo. Così partiamo, canticchiando Summertime. Summertime, and the livin' is easy. La vita è facile, quando si hanno sotto il sedere due peperine come la Ducati Hypermotard SP e la Husqvarna Nuda R? Beh, dipende. Quelle consonanti appiccicate alla fine del nome sono sempre un po' minacciose, e in effetti quando scesi dalla nave accendiamo i due twin, un vago senso di minaccia si diffonde sulla banchina. Ma a essere minacciati sono, nell'ordine, i limiti di velocità sardi e l'integrità delle nostre patenti.

Convergenze parallele

Strani, i paralleli tra queste due moto. Rappresentano in pieno l'idea di sportività italiana: due cilindri, pochi chili, tanto telaio. Montano motori derivati da modelli stradali, ficcati a forza dentro i loro snelli telai. E sono state sviluppate quando le loro aziende avevano proprietari (e idee) piuttosto diversi dagli attuali. L'orientamento di KTM sul futuro di Husqvarna in generale, e della Nuda in particolare, non è ancora chiaro. Aspettiamo che il signor Stefan Pierer ne guidi una, perché allora potrebbe ricredersi. Sulle belle strade sarde la Nuda si è rivelata una vera goduria, almeno tanto quanto la Hypermotard. La Ducati è un attrezzo più specialistico, consente ritmi ancora più forsennati, ma richiede più concentrazione. La Hypermotard SP fa parte della rinnovata serie "Hyper" che comprende anche la "base" e la Hyperstrada, tutte sviluppate attorno al motore 848 TS 11° che ha preso il posto del classico Desmodue 1100. Si tratta quindi di un "downsizing", in realtà operato per abbandonare un'architettura concettualmente ormai vecchiotta a favore di un'unità ben più moderna, soprattutto in termini di gestione elettronica. Il bicilindrico a L di 821 cc effettivi ha in effetti consentito di mantenere, sulla SP, lo stesso peso della precedente (171 kg dichiarati a secco) a dispetto del sostanzioso aumento di potenza, da 95 a 110 CV (la coppia è invece scesa da 103 a 89,2 Nm). Il motore 848 è sposato a una ciclistica rivista nella geometria: l'inclinazione del cannotto (uno dei punti più discussi della precedente Hyper) sale da 24° a 25,5° e l'avancorsa da 102 a 104 mm, anche se la vecchia SP aveva già un valore di 107 mm. Cresce anche l'interasse, da 1.465 a 1.505 sulla SP, ma soprattutto cambia la distribuzione dei pesi, per la presenza del raffreddamento a liquido e lo spostamento dello scarico dal sottosella a lato forcellone. Restano le dotazioni al top, sia nelle sospensioni (forcella Marzocchi da 50 mm con DLC e mono Öhlins) sia ai freni (Brembo da 320 con pinze radiali alleggerite M4-32). E come detto prima, fa un gigantesco salto in avanti l'elettronica, organizzata attorno ai tre Ducati riding mode che sulla SP diventano "Wet", "Sport" e "Race". La Nuda R ABS conferma l'impostazio- ne della moto apparsa nel 2012 e basata sul bicilindrico parallelo Rotax-BMW, portato da 798 a 898 cc (trattasi quindi in questo caso di oversizing...) e rifasato con manovelle a 315°. Le inconfondibili plastiche concave e a sviluppo orizzontale Husky cambiano totalmente aspetto al telaio ripreso dalla BMW F800, ma la sostanza resta quella, per quanto nobilitata da un diverso forcellone e da componentistica di pregio: sulla R abbiamo una forcella rovesciata Sachs da 48 mm e un mono Öhlins gemello di quello Ducati, mentre i freni Brembo usano sempre una pinza monoblocco, la M4 100. Siamo insomma anche in questo caso dalle parti del paradiso, e allo sbarco in terra sarda quello che ci accoglie sembra più o meno proprio il paradiso: sole, cielo azzurro, mare blu, vegetazione verde primavera inoltrata e asfalto asciutto e caldo, praticamente... in mescola. Le note di Summertime scompaiono al primo segno di vita dei due motori. Il Ducati ha perso il suono gutturale del Desmodue, ma mantiene un timbro che entra dritto nello stomaco. La Nuda ha un rumore molto diverso, che alla base ricorda sempre il "frullo" della BMW F800, a cui però la fasatura a 315° aggiunge qualche nota cavernosa. È soprattutto su strada che il suono diventa più personale, in particolare scendendo ai bassi regimi: il twin 900 ha una regolarità stupefacente, spingendosi fino sotto i 1.500 giri senza strappare, e anzi riprendendo con un insospettabile vigore. La Husky ha un gran tiro ai bassi e soprattutto ai medi, ma allunga meno della Ducati. Si comporta come un classico bicilindrico: tanta coppia, tanta spinta e tanta trazione in tutte le condizioni. Il Testastretta invece, anche in edizione 11°, non riesce a nascondere le sue origini pistaiole. La Hypermotard, come tutte le Ducati, nasce per andare veloce: scalcia e scalpita, fa di tutto per prendere giri e nel complesso è difficile andarci piano. Allora la assecondiamo, e lei ci ripaga mostrandoci quanto è migliorata sul veloce rispetto alla precedente: resta una moto estrema, specialistica, difficile; ma a dispetto delle quote radicali e delle sensazioni che comunica a chi guida, sul veloce è diventata più stabile. Rispetto alla vecchia due valvole ondeggia e innesca pochissimo, almeno finché l'asfalto è regolare. Il motore a quattro valvole ha meno botta sotto, un Ride-By-Wire dal feeling davvero ottimo quando si riprende il gas in mano e con il suo maggiore allungo consente di tenere più spesso la stessa marcia tra una curva e l'altra, semplificando le manovre di raccordo. Su strada le due moto sono nel complesso molto vicine, ma la Nuda dà confidenza immediata, è meno puntata in avanti e più armonica tra forcella e mono: per quanto veloce, è una moto enormemente più amichevole della Ducati. Sulla Husky l'accoppiamento motore-ciclistica raggiunge una fluidità esemplare, il manubrio largo regala un controllo perfetto e finché si rimane a velocità legali l'effetto vela non si sente. Peccato per la sella, davvero di marmo. La Ducati, per quanto migliorata rispetto alla precedente e resa più malleabile dalle tre mappe (che sintonizzano motore, traction control e ABS), per andare veloce richiede nervi saldi e un approccio pistaiolo: è leggera di avantreno e strappa le braccia ben più della Nuda, soprattutto in modalità Race. La Hyper richiede sempre tanta attenzione, tanto che per andarci a spasso vale la pena di stemperare la sua verve con la mappa Wet. La Nuda ha una grande versatilità nel DNA, mentre la Hyper la guadagna grazie all'elettronica raffinata. Può così permettersi scelte estreme, che consentono di guidarla in pista come una motard (più difficile pensare di farlo con la Nuda). Per strada, sono entrambe divertenti: più funambolica la Hyper, più comunicativa la Nuda. La loro vocazione è far divertire su strada, per tragitti brevi ma intensi. E se la Ducati resta un oggetto premium, che gratifica e suscita invidie già da fermi, la Nuda è vittima di uno strano destino. Da Mattighofen non ci dicono quale sarà il suo futuro, di certo c'è che è già proposta ora a quotazioni da ribasso. Un bellissimo giocattolo in saldo, che tenterà molti motociclisti (bambini)...

Dati Tecnici

 
Ducati Hypermotard 821 SP
Ducati
Hypermotard 821 SP
Husqvarna Nuda 900 R ABS
Husqvarna
Nuda 900 R ABS

Motore

2 cilindri a L, 2 cilindri in parallelo

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

88,0x67,5 84,0x81,0

Cilindrata (cc)

821,0 898,0

Rapporto di compressione

12,8:1 13,0:1

Distribuzione

4 valvole per cilindro, bialbero a camme in testa 4 valvole per cilindro, bialbero a camme in testa

Alimentazione

iniezione elettronica, 2 corpi farfallati da 52 mm con singola valvola, ride-by-wire iniezione elettronica, 2 corpi farfallati Keihin da 46 mm con doppia valvola

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

6 13

Frizione

multidisco APTC in bagno d'olio con comando meccanico multidisco in bagno d'olio con comando meccanico

Telaio

a traliccio, inclinazione cannotto di sterzo 25,5° mm, avancorsa 104 mm a traliccio, inclinazione cannotto di sterzo 24,5°, avancorsa 101 mm

Materiale

acciaio acciaio.

Sospensione ant/regolazioni

forcella Marzocchi pressurizzata a steli rovesciati da 50 mm/ compressione, estensione, precarico forcella Sachs a steli rovesciati da 48 mm/compressione, estensione, precarico

Sospensione post/regolazioni

monoammortizzatore Öhlins/compressione estensione, precarico monoammortizzatore Öhlins/compressione, estensione, precarico

Escursione ruota ant/post

185/175 210/180

Pneumatico ant/post

120/70-17; 180/55-17 120/70-17; 180/55-17

Freno anteriore

doppio disco in acciaio da 320 mm, pinze Brembo monoblocco a 4 pistoncini doppio disco in acciaio da 320 mm, pinze Brembo radiali a 4 pistoncini

Freno posteriore

disco in acciaio da 245 mm, pinza a doppio pistoncino disco in acciaio da 265 mm, pinza a singolo pistoncino

Lunghezza

2.110 mm 2.190 mm

Altezza sella

890 mm 875-895 mm

Interasse

1.505 mm 1.495 mm

Peso a secco

194 kg 196 kg

Potenza max/giri

80,9 kW (110,0 CV)/9.250 77,0 kW (105,0 CV)/8.500

Coppia max/giri

89,2 Nm (9,1 kgm)/7.750 100 Nm (10,2 kgm)/7.000

Prestazioni

Il commento del centro prove

Nonostante la prestazione in accelerazione sia molto simile, la Nuda ci ha sorpreso per la rapportatura finale corta, tanto che per la prima volta con una moto di queste prestazioni siamo arrivati a limitatore ben prima dei 1.500 metri! L'anima fuoristradistica si vede anche da queste cose... Il confronto numerico è sostanzialmente alla pari (con leggera prevalenza Husky): con valori così simili di peso e potenza, impostazione ciclistica e impianti frenanti largamente sovrapponibili, va da sé che le prestazioni siano molto vicine. Abbiamo insomma due ottime moto, vigorose e molto performanti, che all'atto pratico si differenziano soprattutto per il carattere.

Curva di accelerazione

Ducati Hypermotard 821 SP, Husqvarna Nuda 900 R ABS

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,2 m/s
Temperatura aria 20°C
Pressione atmosferica 1.014 mbar
Temperatura asfalto 30°C

Rilevamenti

 
Ducati Hypermotard 821 SP
Ducati
Hypermotard 821 SP
Husqvarna Nuda 900 R ABS
Husqvarna
Nuda 900 R ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 214,1 km/h (31,5 s) 212,9 km/h (31,1 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,2 s (186,3 km/h) 11,9 s (185,6 km/h)
0-1000 m 23,0 s (207,3 km/h) 22,6 s (210,0 km/h)
0-90 km/h 3,6 s (46,2 m) 3,3 s (41,9 m)
0-130 km/h 6,0 s (119,0 m) 5,4 s (108,8 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,6 s (164,9 m) 5,3 s (155,5 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,4 m) 2,4 s (77,4 m)
50-0 km/h 2,8 s (25,3 m) 2,5 s (24,3 m)

CONSUMO

Urbano 12,9 km/l 14,9 km/l
Extraurbano 16,8 km/l 17,0 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,5 km/l 18,1 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 197,5 kg 198,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,0/51,0 49,0/51,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,0/54,0 45,0/55,0

Pagelle

 
Ducati Hypermotard 821 SP
Ducati
Hypermotard 821 SP
Husqvarna Nuda 900 R ABS
Husqvarna
Nuda 900 R ABS

In sella

L'ergonomia è buona, i manubri larghi (soprattutto Husky) garantiscono buona presa. La Husky è perfetta, la Ducati davvero altissima di sella e molto carica sull'anteriore.
2.5
4.0

Comfort

C'è poco da stare allegri, siamo di fronte a moto pensate per la prestazione pura o poco più: sella dura per Ducati, durissima per Husky, che inoltre vibra anche di più.
2.0
2.0

Dotazioni

La Hyper ha componentistica da special e un'elettronica finora impensabile su una motard: cosa chiedere di più? Anche la Nuda è su livelli altissimi, ma un gradino sotto.
5.0
4.0

Qualità percepita

Finiture impeccabili per la Ducati, che ha solo una sella dal fissaggio non proprio ermetico. Buone sensazioni anche in sella alla Nuda, ma su livelli più normali.
4.5
3.5

Capacità carico

Su entrambe, serve pazienza e fantasia. Le sovrastrutture attillate e i sottosella microscopici non aiutano. Si salvano entrambe in corner grazie alle borse morbide optional.
2.0
2.0

Motore

Fermo restando che di potenza e coppia ce n'è in abbondanza, il Ducati è un po' brusco in modalità Sport: per andare a spasso è preferibile la Wet. Meno personale, ma alla fine più efficace su strada il bicilindrico Husky.
4.0
4.5

Trasmissione

Due cambi correttamente contrastati per due moto dall'essenza così tecnica. I comandi non sono di burro, ma gli innesti sono precisi anche senza usare la frizione.
4.5
4.0

Sospensioni

In pista meglio le scelte Ducati, che su strada si rivelano però un po' sbilanciate tra anteriore, più cedevole, e mono molto rigido. La Husky è appena più morbida, ma ha un ottimo compromesso per l'uso stradale.
4.0
4.0

Freni

Con pesi inferiori ai 200 kg in ordine di marcia e impianti al top assistiti da un ottimo ABS di ultima generazione, le prestazioni in frenata sono impeccabili.
5.0
5.0

Su strada

La Ducati, se non in modalità Wet, è quasi fastidiosa se non la si guida concentrati. La Husky ha un equilibrio superlativo: l'unico problema è il comfort, davvero scarso.
3.0
4.0

Versatilità

Mettiamola così: la Ducati ha di base una versatilità limitata, ma i Riding Mode la estendono parecchio. Col suo motore e il suo telaio la Nuda può invece fare tutto, ma la bassa protettività e capacità di carico glielo vietano.
2.5
3.0

Prezzo

Altissimo per Ducati, anche se parliamo di una moto con il sofisticato motore 848, componentistica di lusso e elettronica allo stato dell'arte. Più ragionevole per la Nuda, che pare anche destinata a beneficiare di consistenti ribassi.
2.5
3.0

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