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Suzuki V Strom DL 650 ABS

MariaVittoria Bernasconi il 09/05/2012 in Prove della redazione
Suzuki V Strom DL 650 ABS
Suzuki V Strom DL 650 ABS
645,0 cc / 50,50 kW (68,7 CV) / 2 cilindri a V di 90° / Euro 3
€ 8.699 c.i.m.

Il titolo ben si adatta alla mèta della nostra prova, la Sardegna. Ma anche alla moto con cui l'esploriamo: la rinnovata enduro bicilindrica di Hamamatsu, che mantiene le rare caratteristiche di piacevolezza, facilità di guida e versatilità da anni alla base del suo successo

Strade che si perdono di vista, in un intricato groviglio di curve. Viuzze che svaniscono nello scintillio del mare, a picco sotto un sole rovente. Carreggiate dipinte in grigio antracite senza cicatrici, insieme a sterrati leggeri e invitanti che portano dove non ci si aspetta. Questa miscellanea perfetta è la Sardegna del nord, la zona ideale in cui testare una moto poliedrica come la nuova Suzuki V-Strom 650 ABS, accessoriata di tutto punto per un magnifico viaggio. La bicilindrica di Hamamatsu non cela in alcun modo i ritocchi estetici apportati al frontale e al retrotreno, così come la nuova silhouette: è dimagrita e nell'insieme risulta meno imponente e più leggiadra. Una volta saliti in sella ci si trova subito a proprio agio, merito della triangolazione manubrio-sella-pedane dalle quote equilibrate, da sempre punto forte della V-Strom: si adatta a piloti di qualsiasi taglia e risulta comoda sia in città sia nelle lunghe trasferte. La sella ha un disegno nuovo, più sfilato sui fianchi, ma offre ancora un appoggio ampio, pure per il passeggero.

Tesori nascosti

Porto Torres ai più è nota come luogo di "sbarco" in Sardegna, eppure, come qui spesso accade, basta approfondire un poco per scoprire molto di più. La città infatti nasconde alcuni angoli imperdibili: nella parte alta sorge la basilica di San Gavino, la più antica chiesa romanica dell'isola, eretta nel XI secolo. Dislocata all'interno della città, è da cercare lungo le vie che s'intersecano perpendicolarmente, tra palazzi recenti e case alte di parecchi piani: all'improvviso ci si trova di fronte una bella piazzetta, con un ulivo contorto e la prima abside della Basilica. Ne possiede due contrapposte, mentre il portone principale è posizionato sul lato. Dopo questo assaggio culturale, il viaggio vero e proprio ha inizio: la V-Strom può sgranchirsi sulle curve che cadono a sud, tra Alghero e Bosa. La strada corre a picco sul mare, tra rocce rosse e verdi che scivolano nell'acqua cristallina, dopo un volo di parecchi metri. Oscia guidare con semplicità, mostrando brio ai bassi regimi e inserendosi in curva precisa e impeccabile. In percorrenza non mostra sbavature, esattamente come in uscita di curva. Solo la sospensione anteriore ha una taratura standard molto morbida: basta regolare il precarico molla degli steli per ottenere un maggiore sostegno in frenata. La V-Strom convince anche nel misto stretto: nei cambi di direzione non signi passaggio della Provinciale 105 sottolinea il carattere dell'enduro Suzuki: docile e maneggevole, si scompone e mostra un carattere deciso, grazie non solo al propulsore - che conferma le sue buone doti di coppia ai medi regimi ed elasticità ai bassi - ma anche al telaio a doppio trave in alluminio, da sempre elemento distintivo delle Suzuki V-Strom.
I cespugli di macchia mediterranea e i lecci e le sughere che ricoprono le colline verso il lago di Coghinas, si piegano sotto la forza del vento. La bicilindrica ondeggia, si sforza nel contrastare le correnti (in questo le borse larghe non aiutano), s'inclina e prosegue: la Sardegna è definita a ragione "isola del vento", tutta punteggiata di pale eoliche che tagliano le raffiche con un suono ritmico. Spegnendo per un istante il motore, lontano dal chiasso della costa invasa di turisti estivi, si viene rapiti dalla voce di Eolo e dal canto insistente delle cicale. Un giro di chiave e la V-Strom è pronta per ripartire, con il cambio un po' duro, ma dagli innesti precisi. Il lago appare all'improvviso, una pietra blu nel verde degli eucalipti. Nella zona attorno a Tempio Pausania il paesaggio cambia: la Valle della Luna si colora di grigio e argento nei grandi agglomerati di granito che spuntano dalla vegetazione. E le stradine sterrate, che a volte s'interrompono all'improvviso mentre altre proseguono in un reticolo di sentieri che porta ad altre provinciali, sono scorciatoie non segnate sulle cartine, ma percorribili in sella all'enduro di Hamamatsu. Sugli sterrati leggeri i 240 kg (rilevati con borse e accessori dal nostro centro prove) si portano tranquillamente, stando solo attenti a possibili tratti in discesa, dove l'ABS tende a inserirsi frequentemente. A questo va aggiunto che con le borse montate, la moto diventa più impegnativa da gestire, specie nelle anguste stradine con muretti a secco e in città. Nel traffico di Sassari, zeppa di sensi unici e vicoli ciottolati, occorre prendere bene le misure: le borse sporgono oltre il manubrio. Nonostante questo, la V-Strom risulta leggera e facile da manovrare: è una moto che si adatta bene a tutte le situazioni, senza difetti macroscopici.

Equilibrata

In viaggio è un piacere: si arriva la sera con parecchi chilometri sulle spalle e poco stanchi. A qualsiasi velocità si viaggi non è mai impegnativa. E con le valigie - optional - capienti e piuttosto sfruttabili, non bisogna nemmeno fare la conta di cosa portare e lasciare a casa. I sistemi di chiusura e smontaggio, poi, sono davvero molto semplici da azionare, mentre la finitura della plastica ha un che di rétro che non guasta. All'inizio dell'estate i campi hanno già il colore dell'oro, bruciati dal sole estivo che risparmia solo le piante selvatiche, abituate alla calura. Il paesaggio attorno a Osilo è invece ocra, immobile. Lo si può gustare dalle rovine del castello Malastrana, in cima a una salita ripida a cui si accede da strettissimi vicoli lastricati a ciottoli e resi irregolari dai canali di scolo dell'acqua. Il panorama è da conquistare! Si scende verso il mare di Castelsardo fermandosi a far rifornimento di frutta lungo la strada: vicino a Badesi c'è Enzino, dove Maria e le altre simpatiche signore vendono i prodotti dei loro campi, come tanti altri baracchini in cui acquistare i meloni verdi e, in stagione, i rinomati carciofi. La strada in costa torna verso Porto Torres: una sosta a Platamona è imperdibile. La lunga spiaggia di sabbia nelle giornate più ventose non è zeppa di bagnanti e mostra tutta la sua selvaggia bellezza. La V-Strom ci accompagna poi sui rettilinei con la sua buona protezione aerodinamica: il cupolino, con il deflettore regolabile, protegge bene e non crea turbolenze sul casco e sulla schiena. Sul motore, invece, i deflettori brevettati dalla Suzuki permettono di viaggiare anche nelle giornate più torride senza soffrire per l'aria calda del motore sulle gambe. Anche in coppia la V-Strom è una moto equilibrata: sopporta bene i carichi senza avvertibili trasferimenti verso il posteriore e offre al passeggero comodi maniglioni laterali e una posizione in sella naturale e confortevole.
La Sardegna è un'isola che si può vivere in vari modi: chi ama il lusso può scegliere l'elitaria Costa Smeralda, mentre chi cerca lo spirito più autentico di questo luogo, può spingersi nell'interno e sulla costa meno battuta dal turismo tradizionale. Inoltre, si può optare per le stagioni intermedie: in primavera e in autunno qualsiasi zona dell'Isola torna a essere silenziosa, reale e più economica. Già, perché in ogni viaggio occorre sempre fare i conti... Noi questa volta siamo stati avvantaggiati dalla parsimonia dei consumi della V-Strom (quasi 20 km/l nell'extraurbano): economicamente e anche "logisticamente", poiché nell'interno della Sardegna i distributori sono davvero poco frequenti e il pomeriggio rimangono chiusi sino alle 17.30.

Il senso del viaggio

Il profumo speziato dell'aria sarda è uno dei ricordi più intensi che si portano con sé, una volta ripartiti. Lo si avverte già entrando in porto: avvicinandosi alla costa arrivano gli aromi distinguibili dell'isola, fatti di cisto, elicriso, rosmarino e mirto scaldati dal sole. Le essenze resinose della macchia che copre il granito sardo riempiono le calette, invadono le montagne, impregnano i tessuti e le trame di ogni casa, paese e città. Inoltrarsi in questo territorio porta a viaggiare anche nel tempo, attraversando angoli che mantengono intatte le sembianze e le tradizioni dei decenni passati. Il mezzodeale per attraversare in punta di piedi questo luogo - più "lontano" dal Continente di quanto lo sia fisicamente - è una moto delicata, poco invadente, proprio come ci è apparsa la rinnovata V-Strom. Una moto di carattere, per il brio con cui affronta ogni tratto, e allo stesso tempo di facile approccio anche per chi in moto non è mai andato: in ogni situazione le sue reazioni risultano prevedibili, richiedendo un esiguo impegno psicofisico. È una moto che si adatta a tutti gli stili di guida, e si presta come base a moltissime varianti: la storia di questo modello e i suoi numerosissimi appassionati lo dimostrano. Del resto, basta semplicemente sfilare di pochi millimetri gli steli della forcella per renderla aggressiva e rigida di anteriore oppure equipaggiarla con elaboratissimi accessori per adattarla a viaggi di parecchie migliaia di chilometri.

Dati Tecnici

 
Suzuki
V Strom DL 650 ABS

Motore

2 cilindri a V di 90° a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 81,0x62,6 mm; cilindrata 645,0 cc; rapporto di compressione 11,2:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con doppie farfalle per cilindro, diametro corpi farfallati 39 mm. Capacità serbatoio carburante 20 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi (71/34), finale a catena (47/15). Frizione multidisco in bagno d'olio con comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio a doppio trave diagonale in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 26°, avancorsa 110 mm; sospensione anteriore, forcella tradizionale da 41 mm regolabile nel precarico della molla, escursione ruota 150 mm; sospensione posteriore, forcellone in alluminio con monoammortizzatore regolabile nel precarico della molla, escursione ruota 159 mm. Cerchi: anteriore 2.50x19”, posteriore 4.00x17”. Pneumatici: anteriore 110/80-R19, posteriore 150/70-R17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 310 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 260 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza 2290, larghezza 835, altezza sella 835, interasse 1560. Peso in ordine di marcia 214 kg.

Prestazioni

Potenza 50,5 kW (68,7 CV) a 8800 giri, coppia 60,0 Nm (6,1 kgm) a 6400 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Il peso rilevato si riferisce alla moto allestita per il nostro test in Sardegna, e cioè completa di borse e relativi attacchi, bauletto e paramotore. Il peso della V-Strom è da considerarsi quindi inferiore e in linea di massima prossimo ai 214 kg in ordine di marcia dichiarati dalla Casa. Anche la distribuzione delle masse sugli assi è influenzata dagli optional da viaggio: la vecchia V-Strom senza conducente gravava per il 47,0% sulla ruota anteriore, e per il 53% sulla posteriore. Con pilota in sella la distribuzione dei pesi passava a 46,0%-54%. I valori nella tabella in basso indicano di quanto il peso si sposti verso il retrotreno, il che rende consigliabile aumentare il precarico del mono per ristabilire l'assetto, nel caso si viaggi in due o molto carichi. Le differenze nelle prove dinamiche si risolvono a favore della nuova V-Strom per pochi decimali.

Condizione della prova

Cielo Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 29°C
Pressione atmosferica 1005 mb
Temperatura asfalto 47°C

Rilevamenti

 
Suzuki
V Strom DL 650 ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 175,2 km/h (36,0 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,1 s (158,7 km/h)
0-1000 m 25,8 s (176,2 km/h)
0-90 km/h 3,7 s (51,7 m)
0-130 km/h 7,4 s (167,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,5 s (250,6 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (77,0 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,6 m)

CONSUMO

Urbano 16,7 km/l
Extraurbano 19,2 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 18,0 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 240,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 45,0/55,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 43,5/56,5

Pagelle

 
Suzuki
V Strom DL 650 ABS

In sella

4.0

Una moto facile e poliedrica: si può utilizzare per una guida rilassata e tranquilla, per i lunghi viaggi, per divertirsi nel misto e affrontare sterrati leggeri.

Comfort

4.0

Notevole: sella e protezione aerodinamica regalano viaggi in tutta comodità. Poche le vibrazioni sino alle velocità da codice, oltre si percepiscono, poco, su pedane e manubrio.

Dotazioni

3.0

Discrete e nella media del segmento di appartenenza. Di serie ha anche l'ABS. Tanti, invece, gli optional.

Qualità percepita

3.0

Più che discreta e in linea con la concorrenza di pari prezzo. Il richiamo al carbonio di alcuni dettagli poteva essere evitato.

Capacità carico

3.5

Gli spazi per pilota e passeggero sono abbondanti mentre molto pratici sono gli agganci per corde e ragni elastici.

Motore

4.5

Negli anni, per via dell'Euro 3, il bicilindrico ha perso un po' del suo brio rimanendo sempre molto fluido ed elastico. In più ai bassi e medi regimi mostra ancora una consistente curva di coppia.

Trasmissione

3.5

La frizione è morbida e anche se il cambio non eccelle in fluidità, è preciso e abbastanza silenzioso negli innesti.

Sospensioni

3.0

Tarate sul morbido per offrire tanto comfort, se si desidera più sostegno nella guida sportiva o in viaggio si può agire sui registri del precarico molla.

Freni

3.5

Convincono soprattutto per dolcezza nell'attacco e modulabilità, fondamentale con i pneumatici dal tassello stradale più inclini al bloccaggio. In questo senso molto utile l'ABS di serie.

Su strada

4.0

Maneggevole in città, divertente - se non strapazzata - tra le curve, perfetta nei lunghi tragitti dove non consuma nemmeno tanto.

Versatilità

4.0

Forse il suo pregio migliore, visto che con lei si va ovunque sempre con la stessa facilità. In più non disdegna gli sterrati poco impegnativi.

Prezzo

2.0

Per noi un po' elevato (anche se in linea con la concorrenza diretta) in rapporto a dotazioni e finiture solo discrete. Addirittura, con 300 euro in più si può acquistare la Triumph Tiger 800.

Pregi e difetti

 
Suzuki
V Strom DL 650 ABS

PREGI

Facilità di guida, Comfort, Motore, Freni

DIFETTI

Finiture , ABS sullo sterrato, Larghezza borse (optional)

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