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Prove della redazione

Honda DN-01

Fabio Cormio il 18/06/2012 in Prove della redazione
Honda DN-01
Honda DN-01
680 cc / 40,8 kW (55,5 CV) / 2 cilindri a V di 52° / Euro 3
€ 11.200 c.i.m.

Si propone come un ibrido tra cruiser e maxiscooter. Noi, che l'abbiamo messa alla frusta per sette giorni, ne abbiamo apprezzato comfort e prestazioni, meno la scarsa funzionalità. Ma può aprire una nuova frontiera

Solito tran tran, soliti cinque minuti a piedi tra il portone di casa e il garage, prima di saltare in sella e andare in ufficio. Giusto il tempo di tornare con la mente per qualche attimo a una trentina d'anni fa, a pagine ingiallite di vecchi fumetti e di altrettanto datate riviste specializzate. Com'erano le moto nel 1977? Molto diverse da quelle di oggi, certamente più semplici. Viene in mente la Honda CB400F, moto che oggi chiameremmo «naked» e che allora tirava un sacco. Sì, ok - dirà qualcuno - ma che c'entra il 1977, che c'entrano questi ricordi con la prova della moto? C'entrano: 31 anni fa due fumettisti americani, Carlos Ezquerra e John Wagner, idearono una serie di successo, «Judge Dredd», riproposta negli anni Novanta in un action movie non proprio imperdibile con Sylvester Stallone nel ruolo del protagonista. Lui, il giudice Joe Dredd, combatteva il crimine a cavallo di una moto bassa e allungatissima, con gomme surdimensionate e un muso aggressivo, quasi una testa di animale. Un veicolo molto diverso dalle motociclette del 1977, ma sorprendentemente simile alla Honda DN-01 che abbiamo in prova questa settimana.

Libellula da tre quintali

È una cruiser o un maxiscooter? Inutile porci ancora (lo facemmo già la scorsa primavera, quando la DN-01 fu presentata) questa domanda, anche perché una risposta univoca non c'è. Inutile coniare neologismi per ipotetici, nuovi segmenti di mercato: sono operazioni che lasciamo agli uffici marketing. La nostra settimana comincia quindi salendo in sella. Dovremmo dire «scendendo», visto che il piano seduta è a meno di 70 cm da terra. Il manubrio è largo e proiettato all'indietro, mentre sulle pedane - molto avanzate - i piedi (soprattutto quelli dei guidatori brevilinei) si posano «passivamente», ossia senza che possano contribuire alla guida. La posizione di guida è quindi simile a quella che si as- sume su una cruiser-custom, con la ruota anteriore lontanissima, anche se in questo caso - complice la vicinanza del manubrio al busto - si può contare su un maggior senso di controllo. Il diametro di sterzata è molto ridotto, per cui la DN-01, a dispetto dei 270 kg rilevati e degli oltre 160 cm di interasse è maneggevole anche in città e nel misto stretto. Positivo il comportamento del cambio idraulico HFT. Le tipologie di funzionamento previste sono due: automatica (in questo caso si può scegliere tra modalità «Drive» e «Sport» che regala un pizzico di brio in più) e sequenziale a sei rapporti. Quest'ultima permette accelerazioni superiori e molto più allungo, inoltre consente di scalare marcia con adeguato freno motore: almeno dalla sesta alla terza, perchè per scendere in seconda si deve procedere a passo d'uomo e per mettere la prima bisogna quasi fermarsi.

Ci piace morbida

Inserire le marce è scomodo, visto che il comando si aziona col pollice e obbliga a tenere il palmo della mano sinistra sollevato, mantenendo la presa sulla manopola solo con tre dita. La risposta del motore in modalità automatica è fluida: più pronta, ma anche più nervosa (aumentano leggermente anche le vibrazioni) in selezione «Sport», più morbida in modalità «D». Questa secondo noi si adatta meglio alla DN-01, essendo comunque in grado di offrire accelerazioni paragonabili a quelle dei più prestanti maxiscooter.

Incrociatore autostradale

Per andare in ufficio percorriamo ogni giorno un lungo tratto di tangenziale: qui la DN-01 se la cava egregiamente. Il lungo interasse e il baricentro basso garantiscono una stabilità da primato e la ripresa, anche in «Drive», è più che sufficiente a effettuare sorpassi in scioltezza. In autostrada, a 130 km/h, la mancanza di protezione aerodinamica si fa sentire ed è un peccato, soprattutto considerando che un parabrezza alto non è previsto nemmeno come optional. Per il resto, in extraurbano la DN-01 se la cava egregiamente: l'assetto non si scompone neanche nelle frenate più violente (ancora una volta irreprensibile il comportamento dell'ABS di Casa Honda) e i consumi, tenuto conto della cilindrata e del peso, sono bassi: si sfiorano i 20 km/l.

Dati Tecnici

 
Honda
DN-01

Motore

bicilindrico a V longitudinale di 52° a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 81x66 mm; cilindrata 680 cc; rapporto di compressione 10:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpo farfallato 40 mm. Capacità serbatoio carburante 17 litri (riserva 3 litri). Lubrificazione a carter secco.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale ad albero con giunto cardanico. Frizione automatica idraulica. Cambio HFT idraulico con due modalità automatiche e una modalità manuale sequenziale a sei rapporti.

Ciclistica

telaio a doppia culla in tubi d’acciaio; sospensione anteriore, forcella da 41 mm, escursione ruota 106 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione ruota 120 mm. Cerchi: anteriore 17x3,50", posteriore 17x6,00". Pneumatici: anteriore 130/70-17, posteriore 190/50-17. Freni: sistema di frenata combinata Honda. Anteriore a doppio disco in acciaio da 296 mm e pinze a 3 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 276 mm e pinza a due pistoncini.

Dimensioni

lunghezza 2315, larghezza 820, altezza 1115, altezza sella 690, interasse 1605. Peso in ordine di marcia 271 kg.

Prestazioni

potenza max 40,8 kW (55,5 CV) a 7500 giri, coppia max 58,0 Nm (5,9 kgm) a 6000 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

La posizione a bordo è simile a quella di una cruiser: la seduta è arretrata, per cui - soprattutto col pilota in sella - la distribuzione dei pesi privilegia nettamente il retrotreno. La seduta a busto dritto non aiuta quando si cerca la prestazione velocistica pura. L’accelerazione differisce sensibilmente a seconda della modalità di cambio utilizzata: come testimonia il nostro grafico, usando il sequenziale si spuntano tempi molto inferiori sui 400 e sui 1000 metri rispetto alle due modalità automatiche, «sport» e soprattutto «drive». Tuttavia noi abbiamo deciso di proporre nella nostra consueta tabella i rilevamenti strumentali completi riferiti alla prova in «drive», quella che meglio si accorda alla tipologia di veicolo. Da segnalare, nel test di frenata, l’eccellente capacità della moto di mantenere l’assetto e non scomporsi. Ultima nota sui consumi, particolarmente contenuti nel ciclo extraurbano e autostradale.

Curva di accelerazione

Honda DN-01

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 15°C
Pressione atmosferica 995 mb
Temperatura asfalto 24°C

Rilevamenti

 
Honda
DN-01

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 171,0 km/h (41,4 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 16,5 s (132,5 km/h)
0-1000 m 30,7 s (164,4 km/h)
0-90 km/h 7,3 s (111,7 m)
0-130 km/h 15,7 s (373,4 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 10,3 s (373,4 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,5 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,3 m)

CONSUMO

Urbano 15,8 km/l
Extraurbano 18,8 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 19,7 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 270,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48,5/51,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 44,5/55,5

Pagelle

 
Honda
DN-01

In sella

4.0

Si guida a busto eretto, con braccia e gambe distese. Col baricentro così basso il peso, anche se elevato, si sente poco.

Comfort

3.5

Sella ampia e morbida, posizione di guida rilassata e buon senso di controllo. Peccato per la scarsa protezione aerodinamica.

Dotazioni

4.0

L’ABS e il sistema di frenata combinata sono di serie; solo a pagamento lo schienalino per il passeggero.

Qualità percepita

5.0

Dalle finiture ai materiali, non ha nulla del veicolo economico; inoltre non ci sono cavi in vista.

Capacità carico

1.0

Da un veicolo del genere sarebbe lecito aspettarsi un vano degno di questo nome. Invece sotto la sella c’è giusto lo spazio per i documenti.

Motore

3.5

Il bicilindrico da 680 cc non brilla per vivacità ma si adatta bene alla guida cittadina e vibra pochissimo.

Trasmissione

4.0

Il cambio idraulico è il «pezzo forte» della DN-01 ed è efficace sia in modalità automatica sia in quella sequenziale.

Sospensioni

4.0

Filtrano bene le asperità e garantiscono precisione di guida. Qualche problema ce l’ha il mono sulle buche più profonde.

Freni

5.0

Praticamente perfetti per potenza e feeling trasmesso: molto a punto il sistema antibloccaggio.

Su strada

3.5

Più stabile e precisa di un maxiscooter, certamente più lenta di una «moto vera». Ha dalla sua una maneggevolezza insospettabile.

Versatilità

3.0

Le dimensioni - larghezza e interasse in particolare - penalizzano gli slalom nel traffico, ma in città la DN-01 se la cava complessivamente bene, alla pari di molti maxiscooter. Adattissima ai percorsi in relax e al misto aperto, a velocità autostradali risente della mancanza di un parabrezza adeguatamente ampio e alto.

Prezzo

3.5

Considerando i contenuti tecnici, il listino è da considerarsi favorevole. Paragonata ai maxiscooter risulta comunque più cara.

Pregi e difetti

 
Honda
DN-01

PREGI

Comfort di marcia, Fluidità di erogazione, Finiture

DIFETTI

Capacità di carico, Protezione aereodinamica, Larghezza eccessiva

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