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Prendeteci pure per matti, ma la BMW R12 G/S è la vera erede della R80 G/S: ecco perché
Design iconico sviluppato su una base ben collaudata: la R12 G/S è diventata una vera moto da fuoristrada. Noi l'abbiamo provata: ecco come va e quanto costa
Con la nuova BMW R 12 G/S, il marchio tedesco rende omaggio alla leggendaria R 80 G/S del 1980. Un design iconico, basato su una piattaforma tecnica collaudata, si unisce a una ciclistica realmente pronta per l’offroad. Il risultato? Una moto che non è solo bella da vedere, ma anche straordinariamente piacevole da guidare.

Un'eredità importante
BMW è uno dei pochi costruttori a credere fermamente nel motore boxer, una scelta che ha dato vita a modelli di successo e a un’identità tecnica ben riconoscibile. La R 80 G/S introdusse nel 1980 il concetto di Gelände/Strasse (fuoristrada/strada), diventando presto un’icona.
Nel 2016, BMW propose un primo omaggio con la R nineT Urban G/S, esteticamente riuscita ma limitata nelle reali capacità fuoristradistiche. Oggi, con la nuova R 12 G/S, quel tributo si evolve in qualcosa di più autentico. Questa volta la moto è realmente capace, tanto da meritarsi il titolo di “R 80 G/S del 2025”.

Ciclistica da vera moto offroad
La R 12 G/S è disponibile in due configurazioni: con ruota posteriore da 17” nella versione standard, e con ruota da 18” nell’allestimento Enduro Package Pro, che la rende ancora più adatta all’offroad.
Entrambe condividono una solida base tecnica: il motore boxer raffreddato ad aria e olio da 1.170 cc, capace di erogare 109 CV a 7.000 giri/min e 115 Nm a 6.500 giri/min. Numeri che, pur generosi, non intimidiscono: anzi, rendono la guida più coinvolgente e divertente.
Il telaio è un tubolare in acciaio con motore portante e telaietto imbullonato. Il cannotto è stato modificato per accogliere sospensioni a corsa lunga: forcella JSD da 45 mm (regolabile, 210 mm di escursione) all’anteriore e mono posteriore Paralever da 200 mm, anch’esso completamente regolabile.
L’impianto frenante è composto da doppio disco anteriore da 310 mm con pinze assiali e singolo disco posteriore da 265 mm. Davanti troviamo una ruota da 21”, ulteriore indizio della sua vocazione offroad.

Su strada equilibrata e coinvolgente
La R 12 G/S convince subito su asfalto. Il boxer spinge con coppia abbondante e linearità sorprendente. La posizione di guida è comoda, con busto eretto e braccia ben posizionate. Le gambe raccolte aiutano nei cambi di direzione e nella gestione del mezzo in piedi, utile soprattutto sulle strade bianche.
Nonostante il peso di 227 kg in ordine di marcia (che resta contenuto per un 1200), la moto è agile, grazie alla massa concentrata in basso. La ruota da 21” non penalizza troppo l’ingresso in curva, e l’insieme sospensioni-telaio è perfettamente bilanciato.
Con un peso pilota di circa 75 kg, la taratura delle sospensioni di serie (5/10) è equilibrata, ma facilmente regolabile. La sella, nella versione standard, è piuttosto stretta e piatta, più comoda con l’opzione a due posti. La protezione aerodinamica è minima, ma la piccola unghia sopra il faro aiuta a deviare l’aria dal busto. In alternativa, è disponibile un cupolino più alto, sempre in linea con lo stile della moto.

In fuoristrada: sorprendentemente efficace
Nel test offroad che abbiamo fatto all’interno del BMW Enduro Park di Hechlingen, in Germania, abbiamo utilizzato la configurazione Enduro Pro, con ruota posteriore da 18”, mappa dedicata e nessun controllo elettronico attivo. La sella in questo caso arriva a 880 mm, o fino a 895 mm con la sella Rally. Una scelta che migliora la luce a terra ma richiede una certa statura per appoggiare i piedi.
Il manubrio è facilmente adattabile: ruotando i riser di 180°, si migliora l’ergonomia per piloti di altezza superiore ai 180 cm. La posizione in piedi è naturale e il serbatoio snello agevola i movimenti.
Il motore, pur potente, non mette mai in difficoltà. Ai bassi è gestibile, elastico, mentre la potenza piena regala grandi soddisfazioni nei tratti scorrevoli. Nelle sezioni tecniche conviene tenere la frizione in mano: le marce sono lunghe e spesso si resta in prima o seconda.
La ciclistica regge bene. Solo in caso di impatti violenti si arriva al fine corsa, ma la forcella e il mono lavorano molto bene. Anche la frenata è intuitiva e modulabile. In definitiva, una moto da 1200 cc che si comporta come una vera dual sport, con l’unico limite dato dalla larghezza del boxer nei passaggi più stretti.

Prezzo e considerazioni finali
La nuova BMW R 12 G/S parte da 17.900 euro f.c. ed è disponibile in tre colorazioni: nera, sabbia con dettagli rossi, e bianca con grafiche blu/rosse in stile R 80 G/S. Il pacchetto Enduro Pro costa circa 790 euro.
BMW ha centrato il bersaglio. La R 12 G/S è molto più che un omaggio estetico: è una vera tuttofare, con stile, carattere e prestazioni. Si distingue da ogni concorrente per la scelta tecnica del boxer e per un design che è sì nostalgico, ma anche attuale.
Nel 1980, la R 80 G/S sfidava le convenzioni proponendo una bicilindrica dove dominavano i monocilindrici. Oggi, la R 12 G/S fa lo stesso: si confronta con le maxi enduro moderne offrendo una soluzione compatta, leggera, divertente e autentica.

E' la R 80 G/S del 2025?
Sì, per spirito e per filosofia. Magari non per comfort da viaggio, perchè lo standard è deciamente più alto oggi, ma per semplicità, versatilità e anima fuoristradistica. In un panorama costellato da moto sempre più complesse e ingombranti, la R 12 G/S è un ritorno alla sostanza. Una vera moto.






























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