Anteprime
BMW R 1300 GS Adventure: la prova di Roberto Ungaro
Abbiamo percorso i primi chilometri in sella alla nuova Adventure tedesca: un lungo giro sull’Appennino nel quale abbiamo capito che nonostante le forme, la Adventure è davvero tanto simile alla R 1300 GS base: su strada è una lama
Moto decisamente di rottura, preceduta da ampie polemiche per le sue linee e le sue dimensioni, la BMW R 1300 Adventure è una delle protagoniste di questo 2024 ancora prima di aver fatto un solo metro sulle nostre strade. Oggi che sono riuscito finalmente a guidarla, posso dirvi com’è: che è enorme lo vedete da soli, che è ben fatta ve lo potete immaginare, che da guidare è bella quasi come la R 1300 GS base ve lo dico io adesso.
Come spesso accade, dal vivo la moto è più proporzionata. Resta decisamente larga, ma il serbatoio è un bell’oggetto, che rimanda davvero alla R 80G/S Paris-Dakar di Gaston Rahier. A spiazzare sono più le cover che si protendono in avanti verso l’immancabile “becco”, sormontato dal nuovo faro a X delle GS 1300. È completamente nuova rispetto alla R 1250 GS Adventure: motore, telaio, sospensioni e sovrastrutture. Anche l’elettronica è stata arricchita e aggiornata. Un salto quantico, eppure sali in sella e dici: è lei.