Anteprime
Mondial Piega 452: l'hypernaked in miniatura
Mondial entra nel mercato delle medie cilindrate con una bella naked compatta, dotata di soluzioni tecniche da “grande” ma proposta a un prezzo aggressivo: meno di 6.000 euro
Alla Cina siamo ormai abituati, anche se a differenza di quanto accadde a suo tempo col Giappone, i nostri rapporti con lei sono perlomeno variegati. Si va dall’azienda cinese che acquista brand italiani (Benelli, Moto Morini, Morbidelli) a quella che sbarca col suo marchio o con un marchio costruito appositamente (CFMOTO, QJ Motor, Voge), a volte addirittura con la pretesa di essere italiano (MBP).
C’è però un altro risvolto della medaglia, quello dell’azienda italiana che produce in Cina. Lo fanno un po’ tutti, anche qui in proporzioni diverse. Fra i primi a muoversi in direzione dell’Asia c’è stato il gruppo Pelpi, che già nel 2002 nacque come “antenna” tecnica per l’Europa della taiwanese Aeon. Oltre all’attività di distributore, di cui Kove è oggi il fiore all’occhiello, Pelpi ha ben presto iniziato a muoversi anche per far produrre in Asia (prima da Piaggio Cina, poi dal colosso locale BAW) moto concepite in Italia dal punto di vista dello stile e del concetto generale.
Il caso di maggior successo è stato appunto Mondial, marchio dal glorioso passato (10 titoli mondiali fra cui il primo titolo mai assegnato, quello della 125 nel 1949 con Nello Pagani), recuperato dopo la breve e non troppo felice parentesi dei primi Anni 2000. Muovendosi a piccoli passi, Mondial ha saputo imporsi all’attenzione sul mercato delle 125 con la HPS, che ha avuto successo in tutta Europa vendendo qualche decina di migliaia di pezzi.
Mondial Piega 452: un nuovo capitolo
Oggi il brand azzurro e argento volta pagina e entra con decisione nel mercato delle medio-piccole cilindrate con la Piega 452, una bicilindrica nativamente A2 le cui linee sono uscite dalla matita di Rodolfo Frascoli e che non ha mancato di farsi notare a Eicma 2023. Oggi possiamo finalmente prendere contatto con quella che si annuncia come probabile protagonista di un segmento relativamente poco affollato, quello delle naked A2 di intonazione sportiva. Più che sportiva, la Piega appare supersportiva, in linea col nome che è quello della SBK 1000 di 20 anni fa. Per stile e impostazione è una moto senza compromessi, potremmo dire una hypernaked in miniatura. Basta guardarla: compatta di aspetto e di fatto (con 1.355 mm ha l’interasse più corto della categoria), impreziosita da tocchi come le alette aerodinamiche, il forcellone monobraccio con ruota semi-lenticolare, il doppio scarico a tromboncino che ricorda quello delle Panigale V2 da SBK, la Piega ha il pregio non da poco di essere diversa da tutte le altre, cosa sempre più difficile con la moltiplicazione delle proposte di bassa cilindrata seguita all’ingresso sul mercato delle Case asiatiche.
