Anteprime
Moto Guzzi V100 S Mandello: la rivoluzionaria
Primo contatto con la nuova ammiraglia di Mandello, una Guzzi come non si era mai vista. Motore strepitoso, ciclistica adeguata, elettronica allo stato dell’arte. Con lei Moto Guzzi entra nel futuro
Come ti vesti per il primo appuntamento con una ragazza? Soprattutto se la ragazza in questione di cognome fa Guzzi, è l’ultima rampolla di un nobile casato con un secolo di storia e non assomiglia a nessuna che hai già visto.
Già, la nuova Moto Guzzi V100 Mandello non assomiglia a niente che si sia già visto. È ovviamente una stradale come da tradizione del marchio, ma non è una custom, non è una classic e non è una GT. Ha un cupolino compatto, un corpo possente e una coda leggera e sospesa, raccordati tra loro in modo originale. Ci sono richiami al passato – il serbatoio sagomato sopra le testate del motore, i fianchetti piatti e con tre feritoie in stile Le Mans 850 1976 o il cupolino che omaggia la Le Mans 850 III del 1981 – ma sono ridotti al minimo, tenuti sottotraccia. Il dialogo tra passato e futuro, aquila e astronave, c’è ma non è mai strillato. Il risultato è una moto diversa dal solito, che non vuole piacere a tutti e subito ma durare nel tempo; una moto voluta e permessa da una meccanica inedita per Moto Guzzi. La V100 è infatti costruita attorno al nuovo “compact block”, un bicilindrico sempre a V trasversale di 90°, ma raffreddato a liquido e piccolo come non mai per Mandello.