Anteprime
Super Soco F01: dal foglio alla flotta
Disegnato dalle nostre parti, il Super Soco F01 vuole dare una svolta di design al mondo dei veicoli elettrici per lo sharing e il delivery
l’ergonomia e le ruote da GT (16”-14”) trasmettono immediatamente una sensazione di fiducia e sicurezza
Nella maggior parte dei casi, finora i veicoli destinati allo sharing e al delivery sono stati caratterizzati da ruote piccole, dimensioni compatte e design non particolarmente innovativo. Con l’F01, Super Soco si propone di cambiare le cose offrendo più comodità e sicurezza e un’attenzione maggiore al design, pur mantenendo l’agilità e la praticità richieste in questo mercato.
il robusto portapacchi è l’unico indizio che rimanda al mondo delivery e sharing (che usa i bauletti portacaschi), anche se le dimensioni abbondanti della zona posteriore e la pedana piatta e ampia rispondono alle esigenze di quel mondo
Abbondante ma slanciato
Col nuovo F01 Super Soco ha insomma unito i punti di forza di due sue bestseller: la sicurezza e le dimensioni del CPX e il look futuristico e minimale del CuX, ottenendo un prodotto efficace e versatile nell’utilizzo quotidiano, anche intenso come nel caso del delivery dove ormai i modelli ‘green’ sono un must. Disegnato a San Marino dalle matite di C-Creative, l’F01 sfoggia un look futuristico e pulito e una bella cura per il dettaglio di questo due ruote made in Cina ma con origini australiane.
In sella rispetto a molti rivali si nota subito l’ergonomia abbondante: seduta ampia e scudo ben strutturato permettono di star comodi anche se si supera il metro e settantacinque. Anche il manubrio, più alto e largo della media, non crea problemi nelle manovre da fermo e non stanca anche dopo diverso tempo in sella. Sostanziale la differenza rispetto ai concorrenti nelle dimensioni ruota, con un anteriore da 90/80-16” e un posteriore 90/90-14” che mantenendo agilità nei classici zig-zag che può capitare di affrontare durante il traffico intenso trasmettono immediatamente più fiducia e sicurezza alla guida.
Le batterie sono posizionate nel sottosella, dove l’assenza di spazio è compensata dal robusto portapacchi di serie. Il motore-ruota ha tre mappe cui corrisponde anche una diversa autonomia. Una cosa è certa però: quale sia la “mappa” selezionata, la fase di accelerazione è molto dolce, conducendo in mappa 2 e 3 a 45 km/h effettivi in totale affidabilità, con uno spunto controllato e una progressione lineare. Equilibrata la frenata, con dischi su entrambi gli assi mentre la forcella è morbida pensando ai fondi cittadini.