Anteprime
Yadea C1S Pro: quel silenzio che farà rumore
Stile e tanta sostanza per un elettrico compatto che ha tutte le caratteristiche per far breccia anche nel nostro mercato
Yadea C1S Pro
Yadea è forse un marchio ancora poco noto nel nostro Paese, ma è un brand molto importante, in particolare nella madrepatria cinese dove è leader del vasto mercato elettrico. A livello globale ha prodotto e venduto oltre 10 milioni di scooter elettrici nel solo 2021, ed è un riferimento nello sviluppo e nella produzione di due ruote elettrici in generale: motocicli, ciclomotori, biciclette e monopattini, che ha venduto a oltre 50 milioni di utenti in oltre 80 Paesi con una rete di oltre 35.000 rivenditori in tutto il mondo. Grazie all’accordo di distribuzione con Padana Sviluppo, gli scooter Yadea sono ora disponibili anche in Italia e per saggiarne le qualità abbiamo scelto di provare il C1S Pro, fra i top della gamma Yadea.
Si tratta di un modello che ha debuttato nel 2019 e la cui linea, disegnata dallo studio Kiska, è stata premiata con il Reddot Design Award nel 2020. Del resto è proprio lo stile, classico ma dal sapore moderno, ciò che colpisce al primo sguardo quando ci si avvicina a questo scooter che, come vedremo, ha molte caratteristiche per affermarsi anche da noi e rivelarsi un valido compagno per i tragitti cittadini quotidiani.
Cura cinese
Dopo il design, in cui spicca il frontale dominato dal grande faro e potente a led, osservandolo da vicino colpisce la cura costruttiva. Cura che non ha niente da invidiare agli ultimi modelli elettrici giapponesi e italiani: solide plastiche ben verniciate e ben accoppiate e finiture di livello. Per quanto riguarda la praticità, posizionando le batterie sotto la pedana Yadea, oltre ad accentrare le masse, ha lasciato libero il sottosella dove si può sistemare un casco jet di medie dimensioni (come quello della prova) o in alternativa portare il caricatore esterno, lasciando ancora posto per un’antipioggia. La pedana è ampia e spaziosa, e nel retroscudo oltre al classico gancio portaborse è ricavato un vano profondo, in cui è inserita anche la comoda presa USB per caricare un device durante il trasferimento.
Il C1S Pro è dotato di smart-key che dialoga con il commutatore a manopola retroilluminato nel retroscudo, da cui si sblocca l’apertura della sella e dello sportellino sulla pedana, che si solleva per far accedere alle due batterie al litio, assemblate sempre da Yadea, da 72 V e 20 Ah per un totale di 1,4 kWh ciascuna a fronte di un peso di 11,5 kg. Grazie alla pratica maniglia centrale è possibile estrarle e trasportarle ovunque: una volta estratte possono essere ricaricate insieme attraverso il doppio cavo in dotazione, anche se per la ricarica si può sempre lasciarle montate e collegare direttamente il caricatore allo scooter: in entrambi i casi il pieno di energia è servito in circa 6 ore.
Per quanto riguarda il motore, in un mercato che vede la maggioranza degli scooter elettrici con il motore posizionato all’interno della ruota posteriore a fronte del più sofisticato posizionamento davanti al forcellone, Yadea ha scelto una soluzione intermedia: il motore brushless da 6.0 kW, proprietario, è infatti montato lateralmente all’interno del carter, che ospita anche la trasmissione e, nella parte anteriore, la scheda elettronica.
Lo Yadea C1S pro nel traffico è agile, molto maneggevole: uno scooter facile, ben bilanciato e alla portata di tutti
In città
Nel traffico il C1S Pro è agile, svelto e molto maneggevole: uno scooter facile, ben bilanciato e alla portata di tutti. Il telaio è solido e le sospensioni lavorano bene, tanto che in città seppure abbia ruote da 12” se la cava con disinvoltura anche sulle sconnessioni rimanendo sempre stabile, rassicurante, e rivelandosi anche comodo: la seduta, seppure raccolta per via della pedana piuttosto alta, è confortevole per pilota e passeggero. Niente ABS, ma la frenata combinata si è dimostrata pronta e modulabile; inoltre chiudendo l’acceleratore e tirando i freni si attiva il sistema di recupero energia. Silenzioso più di altri elettrici, lo Yadea C1S Pro nelle svolte “suona” e l’avvisatore acustico è regolato come su molti veicoli asiatici a un volume molto alto: non ci si può certo dimenticare la freccia inserita! Particolare anche il disinnesto: il pulsante va nuovamente premuto nella stessa direzione. I comandi sul manubrio sono comunque chiari e facili da raggiungere; non si naviga nella strumentazione – chiara e ben leggibile – ma è previsto, oltre al pulsante che inserisce la retromarcia, anche quello che attiva il cruise control, peraltro difficilmente utilizzabile in città. Il motore e la trasmissione hanno una risposta pronta, sempre fluida e non strappano come su altri elettrici.Basso di sella e semplice da gestire anche nelle operazioni di parcheggio, il C1S Pro ha insomma tutte le caratteristiche per essere considerato un’alternativa al classico 125 endotermico.