Suzuki GSX-S1000GT: vacanze nello spazio
Look tutto spigoli da astronave interstellare, motore infinito, prestazioni da velocissima globetrotter: il risultato è un cocktail equilibrato e molto godibile
Suzuki GSX-S1000 GT
Ad oggi l’offerta è ridotta a pochi modelli, e quelli che ci sono fanno numeri piccoli, almeno in Italia. Un grande plauso va quindi a Suzuki che decide di crederci, lanciando sul mercato una Gran Turismo davvero degna di questo nome, la GSX-S1000GT. E va ricordato che la casa di Hamamatsu ha una lunga tradizione nel settore, perché già dagli Anni 80 ha sfoderato apprezzatissime GT e sport tourer motorizzate proprio con i 4 in linea della famiglia GSX.
L’equipaggiamento
Come anticipato qualche settimana fa nel momento della presentazione la GSX-S1000GT non è una GSX-S1000 rivestita. Certo, gran parte della base tecnica (vedi box) è in comune con la naked sportiva lanciata nel corso del 2021, ma la GT propone macro-differenze non solo a livello stilistico e protettivo dettate dalla carenatura, ma anche ergonomico, nella capacità di carico, nell’equipaggiamento, nell’elettronica. Una moto che vede la luce con la chiara intenzione di solleticare la fantasia di chi sogna di viaggiare lontano, macinando chilometri sui veloci asfalti delle autostrade, delle strade a scorrimento veloce e di quelle secondarie.Forse non tutti ricordano che Suzuki ha una lunga tradizione nel settore delle “Gran Turismo” perché già dagli Anni 80 ha sfoderato apprezzatissime GT e sport tourer motorizzate proprio con i 4 in linea della famiglia GSX
Suzuki GSX-S1000GT: il primo contatto
Una volta in sella continuano le belle impressioni. Seduta comoda e alla giusta altezza, 810 mm, distanza del manubrio corretta e pedane proprio lì, dove ci saremmo aspettati di trovarle. Tutto è pensato per il comfort più assoluto, con il manubrio montato su supporti elastici e le pedane rivestite in morbida gomma.Un press test diverso dal solito
L’idea degli uomini Suzuki per farci provare la loro nuova creatura ci è piaciuta. Un press test diverso dal solito: questa volta non abbiamo un itinerario stabilito da percorrere al seguito degli immancabili apripista, ma avremo la moto a nostra completa disposizione. Ci viene dato appuntamento in un resort nei dintorni del lago di Iseo, dove dovremo arrivare in tempo per l’aperitivo. Questa l’unica condizione. Che strada fare siamo liberi di sceglierlo noi. Grazie anche all’ausilio della app Suzuki mySPIN che permette di abbinare il proprio smartphone alla strumentazione di bordo con tanto di navigatore corner by corner. App che funziona bene ma che necessita di un minimo di apprendistato per riuscire ad abbinare correttamente il proprio telefono e scoprirne le funzionalità. Abbiamo tutto il pomeriggio per goderci in autonomia la nostra GT e anche il maltempo che ci aspetta fuori dall’hotel non ci spaventa più di tanto. Abbigliamento top e una moto che non teme nulla. Si va. Impostiamo la prima parte del tragitto per provare la GT in autostrada dove ci aspettiamo sia decisamente a suo agio. E bastano davvero poche decine di chilometri per averne una indiscutibile conferma. Pam, pam, pam, dentro una marcia dopo l’altra partiti dal casello e in un battito di ciglia siamo alla velocità codice. Il motore è sempre lui e ci tiene a precisarlo, sempre. Il quattro in linea da 999 cc eroga 152 CV a 11.000 giri con una coppia di 106 Nm a 9250 giri. Coppia che viene sprigionata con una linearità impressionante e con una risposta al comando del gas perfetta, quindi un passo avanti anche rispetto alla naked GSX-S1000 che nel corso del press test a lei riservato nella scorsa primavera ci era sembrata perfettibile, a causa di un effetto on/off percepibile in alcuni frangenti.La GSX-S1000GT viaggia imperturbabile alle scie di altri mezzi e al maltempo, protegge il pilota in modo efficace, vibra zero e ha un motore che, se si decide di acquistare velocità, chiede solo che venga ruotata la manopola del gas. Sferrandoti un sonoro calcio nel sedere e proiettandoti a velocità siderali in poche centinaia di metri. Con i 152 CV che spingono sempre, senza mai perentori cambi di carattere.
Non si scompone
Le sospensioni lavorano egregiamente filtrando in modo corretto le piccole asperità e non perdendo mai di sostegno idraulico anche nei violenti giunti di raccordo autostradali affrontati a velocità sostenuta. Una goduria e un rammarico allo stesso tempo, visto che il tratto autostradale ce lo siamo già bevuto tutto d’un fiato. Imboccata la tortuosa statale che ci porta verso il lago, iniziamo ad apprezzare l’efficace resa dinamica tra le curve. La GSX-S 1000GT si muove agile e non impensierisce né per il peso, 226 kg dichiarati in ordine di marcia, né per le dimensioni che, in sella, non vengono minimamente percepite. Nella guida mette in mostra le sue origini sportive ed entra in curva perentoria e piantata sulle ruote. Percorre la linea impostata con rigore assoluto e assorbe proprio tutto senza mai scomporsi. La posizione in sella concorre ad accrescere il senso di padronanza del mezzo e anche i cambi di direzione vengono affrontati con la giusta velocità e precisione. All’altezza la frenata che si avvale di pinze Brembo radiali e dischi da 310 mm di diametro e corretto il setting del sistema ABS. Il motore, anche nel misto, è un portento di godibilità. Permette di viaggiare in sesta con un filo di gas anche sotto ai 50 km/h, da dove però riprende con veemenza al minimo richiamo. E in men che non si dica eccoci imboccare il vialetto alberato che ci conduce al nostro meeting point... Davvero esente da critiche, la nuova Suzuki GSX-S1000GT svolge a livelli di eccellenza il compito per il quale è stata pensata, viaggiare. Con il suo pilota coccolato nel comfort e divertito da una resa dinamica da riferimento di categoria.La GSX-S1000GT è nata per viaggiare e Suzuki oltre ad offrire di serie le borse laterali ha studiato una linea di accessori pensati proprio per il turismo, ma anche per chi ha pruriti sportivi