Abbiamo provato i nuovi Beverly 300 e 400. Cambia lo stile, arrivano motori più potenti e performanti (omologati Euro5) ma il midi GT di Pontedera resta fedele al suo DNA e nella guida.... sorprende
Dal suo debutto nel 2001 il Beverly occupa un posto speciale nella gamma Piaggio, tanto da poter essere considerato un classico come la Vespa e il Liberty. Il suo successo è cresciuto anno dopo anno e per tenere il passo coi tempi e la concorrenza a Pontedera hanno lavorato sodo per creare il Beverly del 2021. Un Beverly che mantenesse intatto il suo DNA, la sua tradizione, le sue peculiarità ma che fin dal primo sguardo facesse capire che è tutto nuovo. E il risultato è evidente.
Lo stile
Il Beverly ha un nuovo look, un design più moderno con uno scudo più imponente e protettivo, le cui forme proseguono nella parte centrale dello scooter confluendo nel codino alto che resta quasi sospeso visto che ora il parafango è posto sulla ruota.
Nelle nuove forme del Beverly ben si integrano i gruppi ottici a led, con il faro che domina al centro del manubrio, mentre le luci di posizione e le frecce disegnano i profili dello scudo, al centro del quale c’è sempre la cravatta, che ora è una presa d'aria, una feritoia a forma di V con griglia tridimensionale a nido d’ape.
Niente strumenti analogici, la strumentazione è un bel display LCD da 5,5" chiaro e immediato. Sul Beverly arriva l'ultima evoluzione del sistemamultimediale Piaggio MIA che permette di collegare tramite Bluetooth lo smartphone al sistema elettronico dello scooter migliorando l'esperienza di guida, specie se abbinata all’uso di un casco con sistema di comunicazione Bluetooth. Dall’App fra le tante funzioni si tiene sotto controllo lo scooter, si consultano i dati dei viaggi e durante la guida si viene informati sulla strumentazione dell’arrivo di nuovi messaggi o di chiamate, si può gestire la propria musica e inoltre, sempre tramite l’App, si attiva un sistema di geolocalizzazione che permette di ricordarsi sempre dove si è parcheggiato lo scooter, rendendo quindi più facile trovarlo in un parcheggio.
Al fianco della strumentazione troviamo i nuovi e più pratici comandi sul manubrio: pulsanti a filo eleganti, tra cui quelli da si sblocca la sella e si riesce a fare sollevare lo sportellino del carburante.
Sotto le carene il telaio a doppia culla è stato confermato, ma debutta una nuova forcella con steli da 35 mm e al posteriore lavora una nuova coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico. Tutto firmato Showa.
Nella zona posteriore il codone termina con un originale profilo a estrattore che emerge al centro del gruppo ottico posteriore a LED
300 e 400 i due cuori del Piaggio Beverly
Il Beverly ha un cuore nuovo, anzi due, entrambi Euro 5. Sul midi Piaggio arriva il motore 300 hpe, quello che abbiamo già apprezzato sulla Vespa e sull'MP3. Un motore da 25,8 CVa 8.000 giri di potenza e 26 Nm a 6.250 giri di coppia che, numeri alla mano, fa segnare un incremento di 23% di potenza, rispetto al precedente 300.
Debutta poi il nuovo motore 400 hpe che prende il posto del 350 di cui rappresenta l’evoluzione. Fiore all'occhiello della produzione di Pontedera sono stati tanti gli interventi per migliorare le prestazioni, il rendimento meccanico, termodinamico, ridurre vibrazioni e rumorosità di questo propulsore. Dalla biella più lunga, a un pistone alleggerito in lega di alluminio, al nuovo sistema PCV con due lamelle integrate nel carter motore per ridurre le perdite di pompaggio favorendo l’incremento della potenza. È stata rivista anche la linea di aspirazione e l’alzata delle valvole è stata ottimizzata, infine è stato adottato un nuovo tendicatena di tipo progressivo che contribuisce a una maggiore silenziosità di funzionamento della distribuzione.
Il 400 monta anche un silenziatore differente, un doppio terminale di scarico, che lo rende immediatamente riconoscibile. Con tutti questi interventi dati tecnici alla mano il risultato effettivo sono 35,4 CV di potenza a 7.500 giri e 37,7 Nm a di coppia a 5.500.
I nuovi motori Piaggio Euro 5 sono più efficienti, potenti ma consumano meno, nel ciclo WMTC per il 300 sono 30,3 km/l mentre con il 400 si percorrono 27 km/l.
Il nuovo design è decisamente sportivo, il frontale è stato totalmente ridisegnato, mentre nella vista laterale le forme abbandonano la morbidezza dei precedenti modelli per diventare linee tese e muscolose che chiudono verso un posteriore più filante e proteso verso l’alto
Cura italiana
Sul Beverly la qualità costruttiva era già alta, ma qui ha fatto un passo avanti, basta guardare la cura nelle verniciature e negli accoppiamenti, le texture con i piccoli esagoni (fra cui nascosto c’è anche un piccolissimo logo Piaggio), le finiture della sella, con doppio rivestimento e doppie cuciture e due livelli di seduta separati per conducente e passeggero, o i nuovi cerchi a sette razze sdoppiate, per rendersi conto.
Niente chiavi. Ora c'è la smart-key che dialoga con il commutatore a manopola nel retroscudo. Quindi si tiene il telecomando in tasca e il gioco è fatto.
Parlando di capacità di carico sotto la sella il vano è più ospitale di prima e c'è spazio per un integrale di medie dimensioni o per due caschi jet, comoda la luce di cortesia. Nel retroscudo c'è un altro cassettino, qui c'è la presa USB che possiamo usare per caricare il nostro smartphone nei trasferimenti. Sul Beverly di serie c’è il portapacchi che integra le maniglie del passeggero. Sopra il tunnel si può sistemare uno zainetto fissandolo al gancio portaborse.
Il serbatoio da 12 litri, per accentrare le masse e abbassare il baricentro, è come sempre al centro della pedana e cosa molto comoda per i rifornimenti non serve scendere dalla sella.
Nuovo look, due cilindrate, 300 e 400, facilmente distinguibili perché oltre al differente silenziatore, il 400 monta di serie il parabrezza basso, ha pneumatici leggermente più larghi 120 invece che 110 all’anteriore dove il cerchio è da 16, e 150/70 anziché 140/70 al posteriore il cui cerchio è da 14” e inoltre offre di serie il sistema di connettività. Non si vede, ma come vedremo si sente, il peso che sul 300 è di 185 kg in ordine di marcia, mentre sul 400 la bilancia si ferma a 195 kg.
Seppure sia un "midi" il Beverly è molto compatto e ha una grande maneggevolezza
Come va
È sempre un Piaggio Beverly. Cambiato, evoluto e migliorato ma è ancora lui. La posizione in sella è naturale, comoda ben sostenuta. La seduta ha un rivestimento che non consente di scivolare in avanti e il supporto lombare aiuta a sentirsi parte dello scooter, mentre il tunnel centrale basso, se da una parte toglie un po' di spazio, si rivela un aiuto nella guida per sentire di più il mezzo nell'impostare le svolte. Le pedane sono più spaziose rispetto a prima e consentono di muovere bene i piedi avanti e indietro trovando sempre una posizione comoda.
Ben bilanciato, molto prevedibile, più protettivo grazie allo scudo più ampio e sempre comodo, il 300 ha sì un animo cittadino più marcato, ma è una bella sorpresa anche nell'extra urbano
Beverly 300, la città in tasca e non solo
Iniziamo il test con il Beverly 300. Le strade di Livorno nel primo mattino ci attendono. Appena partiti il pensiero è uno solo: in tutti questi anni, di scooter ne abbiamo guidati tanti, pochi però possono vantare unavantreno preciso e comunicativo come quello del Piaggio Beverly. E il nuovo è ancora così: anzi è ancora più comunicativo, grazie alle sospensioni Showa il feeling è aumentato. Gli ingressi in curva sono rapidi e nel traffico il Beverly 300 ha una maneggevolezza degna di uno scooter di minor cilindrata. Svelto e agile, grazie alla trasmissione a punto e scattante e più fluida di quella del precedente 300, il Beverly in città se la cava benissimo e si rivela anche molto comodo. Appena fuori, imboccata una strada tortuosa come quella che sale nell’entroterra toscano dietro Livorno il Piaggio, tira fuori il suo DNA motociclistico. Quello che lo ha sempre caratterizzato e dà il suo meglio. La ciclistica stabile consente di guidare divertendosi un sacco con il minimo impegno. Il motore 300 hpe abbinato alla trasmissione fluida si rivela un buon compromesso, con una spinta briosa a tutti i regimi e vibrazioni impercettibili. Altro punto a favore del Beverly sono i freni, la potenza c'è, ma è sempre facile modulare la decelerazione. L'ABS non può mancare, ma entra solo quando serve, come il controllo di trazione che ora è ancora più intelligente e capace di togliere la potenza solo nei momenti in cui si esagera con l'acceleratore e il fondo non è regolare. Ben bilanciato, molto prevedibile, più protettivo grazie allo scudo più ampio e sempre comodo il 300 ha sì un animo cittadino più marcato, ma è una bella sorpresa anche nell'extra urbano. La proverbiale versatilità è confermata.
Sul 400 complici le maggiori prestazioni del nuovo motore e la protezione del cupolino (di serie) il lato GT del Beverly emerge di più
Beverly 400, vocazione GT
Salendo sul Piaggio Beverly 400 si sente il cambiamento, al di là delle piccole differenze estetiche: ovvero il doppio scarico, molto grintoso e azzeccato nel design, e la presenza del parabrezza montato di serie, la prima cosa che si percepisce è il peso, superiore di 10 kg che dà subito la sensazione di essere su uno scooter più massiccio. Guidandolo i pneumatici più ampi e il maggior interasse confermano la sensazione, il 400 pur avendo la stessa posizione di guida, in cui varia solo l'altezza della sella di un centimetro, è po’ meno reattivo e pur essendo un mezzo maneggevole, nel traffico non guizza come il 300. Fa le stesse cose ma è più impostato, viene da dire massiccio, insomma il classico comportamento da fratello maggiore che spesso ritroviamo nelle famiglie. Nel tratto tortuoso che percorriamo per tornare nel centro di Livorno si apprezza il maggior rigore del Beverly 400 così come quando è lanciato nei lunghi rettilinei. Sul 400 complici anche le maggiori prestazioni il lato GT del Beverly è più marcato. Il comfort (di serie) è superiore. Il nuovo scudo ripara bene e il plexi ha l'altezza giusta per non infastidire la visuale e offrire una buona protezione. I freni, come sul trecento, si apprezzano per modulabilità. Anche qui sono a punto ABS e ASR tanto che viene da chiedersi perché mai si dovrebbe disinserire il controllo di trazione?
I prezzi (quale scegliere?)
Il nuovo Piaggio Beverly disponibile come sempre nella versione standard e in quella con finiture dal look più sportivo S è in vendita nelle concessionarie a 5.690 euro c.i.m. il 300, mentre il 400 costa è in vendita a 6.590 euro c.i.m.. Quale scegliere? Dipende dalle vostre esigenze ovviamente, ma se vi spostate principalmente in città, con puntate in tangenziale e autostrada il 300 è quello da prediligere, mentre se avete in programma anche viaggi lunghi allora investire di più nel 400, per di più già predisposto con parabrezza e sistema multimediale di serie, ha il suo senso. Per entrambi il catalogo di accessori è ricco ma a quello dedichiamo il prossimo paragrafo.
Piaggio Beverly: gli accessori
Per tutta la nuova gamma Piaggio Beverly è disponibile una serie di accessori in grado di elevare il comfort e la versatilità nell’uso quotidiano.
Il bauletto 36 litri, verniciato in tinta con il veicolo e dotato di schienalino comfort incorporato realizzato nello stesso colore e materiale della sella, può contenere un casco integrale o un casco full jet con visiera.
Il bauletto 52 litri estende al massimo la capacità di carico consentendo di ospitare un casco integrale/modulare o due caschi full jet. Acquistabili separatamente la cover verniciata in tinta con il veicolo e lo schienale realizzato nello stesso colore e materiale della sella.
Sul nuovo Piaggio Beverly debutta il pratico bauletto keyless, la cui apertura e chiusura è gestibile tenendo comodamente in tasca il telecomando. Disponibile nella versione 52 litri, capace di ospitare un casco modulare o due caschi demi-jet.
Parabrezza Top e Urban: realizzato in metacrilato antiurto e antischeggia, garantisce la migliore protezione dagli agenti atmosferici. Grande cura è riservata anche all’estetica, con design e finiture che si integrano perfettamente con il veicolo.
Cupolino: il più ridotto cupolino (di serie su versione 400 hpe) offre un riparo dall’aria sottolineando nel contempo la grinta e il carattere sportivo del nuovo Beverly. Disponibile anche in versione fumè.
Per garantire il massimo comfort anche durante la stagione fredda, sono stati studiati appositi accessori riscaldabili.
Sella riscaldata Comfort+: sella con modulo riscaldabile integrato nella seduta del guidatore, regolabile su tre livelli di intensità.
Telo coprigambe Comfort+: telo «hi-end» per massimizzare il comfort di guida in tutte le stagioni. Disegnato sulle forme del veicolo, water resistant, modulare e facilmente scomponibile, è rivestito in TPU e presenta l’innovativo sistema antisventolio a piastre di irrigidimento.
Manopole riscaldate: aumentano il comfort di guida durante la stagione fredda. Impostabili su quattro differenti livelli di temperatura.
Modulo gestione accessori riscaldabili: il modulo consente il collegamento simultaneo di tutti e tre gli accessori riscaldabili (sella, telo coprigambe e manopole), potendone così gestire il funzionamento, inclusa la regolazione dell’intensità del calore, direttamente dai comandi sul manubrio grazie al sistema Piaggio MIA (opzionale, di serie su versione 400 hpe).
Altri accessori sono stati pensati espressamente per esaltare il lato sportivo del nuovo Piaggio Beverly:
Scarico Beverly 300 hpe: terminale di scarico dal design sportivo in acciaio e carbonio, pensato espressamente per la versione equipaggiata con il motore 300 hpe.
Scarico Sport Beverly 400 hpe: realizzato da Akrapovic per Piaggio, questo terminale di scarico in acciaio e carbonio dal design ispirato alle competizioni dona un ulteriore tocco di grinta alla versione più potente della nuova gamma Beverly.
Paramani Sport: i paramani sportivi garantiscono una maggiore sicurezza aggiungendo un tocco di sportività al manubrio.
Tappetino Sport: tappetino poggiapiedi con funzione antiscivolo aggiuntiva caratterizzato da un nuovo design sportivo.
Antifurto meccanico sella-manubrio: pratico e sicuro, blocca la rotazione del manubrio con un sistema di ancoraggio alla scocca del veicolo in prossimità della sella.
Completano la gamma di accessori le protezioni termiche e impermeabili per le mani, il sistema di antifurto elettronico, il sistema Piaggio MIA (di serie su versione 400 hpe) e il telo copriveicolo da esterno.
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