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Bar Sport: le enduro medie 2020 in off-road. Chi se la cava meglio?

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KTM 790 Adventure R, Triumph Tiger 900 Rally Pro, Yamaha Ténéré 700: tre enduro stradali... ma non troppo: la vocazione al fuoristrada è scritta a chiare lettere nel loro DNA. Ma chi se la cava meglio a conti fatti? Per scoprirlo le abbiamo guidate in terreni di tutti i tipi prima di ritrovarci al nostro Bar Sport per chiacchierare sul come vanno

Fino agli anni Ottanta, le gare in off-road si facevano quasi solo con le monocilindriche: comprese le campagne africane del Dakar Rally. Moto essenziali, semplici, leggere e con poca potenza, che anche nelle versioni "base" regolarmente in vendita potevano permettersi escursioni niente male anche lontano dall'asfalto. Poi è arrivata l'era delle bicilindriche, sempre più veloci, ma anche grandi e pesanti: moto che si sono rivelate poi ottime per il turismo a 360°, ma che si sono anche progressivamente allontanate - nella sostanza se non nella forma - dall'off-road. Questo, almeno, fino a un paio di anni fa.

Il compromesso definitivo

Con il successo di pubblico delle maxi enduro, il ritorno di popolarità del mondo dei Rally e delle avventure in moto, e il diffondersi delle scuole di guida off-road, anche le bicilindriche sono tornate a considerare non poi così secondarie le attitudini in fuoristrada, e gli sforzi delle Case hanno dato i loro frutti. Con tutto il meglio della componentistica moderna in fatto di sospensioni e gestione motore, ricche di elettronica di controllo, queste moto hanno ritrovato potenzialità off-road che hanno dell'incredibile, perlomeno nelle mani "giuste". Tendenzialmente più agili e leggere delle maxi oltre 1000 cc, queste "enduro stradali 2.0" si propongono come il compromesso definitivo per gli amanti dell'adventouring.

Le protagoniste della sfida: KTM 790 Adventure R, Triumph Tiger 900 Rally Pro, Ténéré 700

Abbiamo voluto mettere a confronto le più recenti e migliori interpretazioni di questo concetto. Tre moto che affrontano il tema in modo a dire il vero molto diverso. La KTM 790 Adventure R porta in sé il DNA vincente di una Casa che sui successi off-road ha costruito la sua reputazione, e vanta strette parentele con le cugine che vincono in tutto il mondo gare e campionati di Motocross, Enduro e Rally. Il suo bicilindrico dall'anima sportiva è rapidissimo e leggero, le sospensioni WP sono le stesse delle Enduro professionali della Casa e l'ergonomia e il look sono quelle delle moto che hanno dominato la Dakar negli ultimi 20 anni. E una raffinata elettronica punta ad assistere il pilota anche quando mette le ruote fuori dall'asfalto. Una ricetta che punta insomma all'eccellenza tecnologia in chiave "racing".
La Triumph Tiger 900 Rally Pro è una scommessa ancora più ardita, partendo da un tricilindrico che ha giocoforza ingombri e inerzie ancora maggiori. La Casa inglese ha però lavorato sodo sull'ergonomia in sella, sulle geometrie, sulla distribuzione dei pesi e adottato un comparto sospensioni (Showa) professionale e dalla grande escursione. A ciò si aggiunge la meravigliosa erogazione del triple 900, sorprendentemente efficace anche in off-road anche perché sposata anche qui a un'elettronica che si prende cura di tutti gli aspetti cruciali, compreso un sistema anti-stall che evita lo spegnimento indesiderato in mulattiera. Arrivando a un pacchetto veramente a punto dalle ottime potenzialità.
Completamente diversa la strada seguita da Yamaha con la sua Ténéré 700, che parte dalla naked MT-07 ma adotta una ciclistica votata al fuoristrada: alta da terra, agile e leggera. La Casa giapponese ha puntato tutto sulla semplicità per una moto che non prevede praticamente elettronica, fatta eccezione per l'ABS (comunque disinseribile) ma fa della facilità naturale di impiego la sua arma migliore, sulla scia proprio della monocilindrica Anni 80 da cui eredita il nome. Tre moto che in comune hanno insomma poco se non il fascino e la destinazione: ma all'atto pratico quale delle tre è più a suo agio nell'off-road anche più impegnativo? Scopritelo nel video con la nostra classica chiacchierata "da bar", e alla prossima sfida!
Bar Sport: le enduro medie 2020 in off-road. Chi se la cava meglio?
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