Askoll NGS3: power to the people
Askoll affianca alla sua serie bestseller eS i nuovi NGS: stessa base tecnica ma stile più mainstream, per offrire più abitabilità e protettività mantenendo la stessa eccellente dinamica di guida. Abbiamo guidato in anteprima la versione più performante, siglata NGS3
L'NGS3 parte dalla base tecnica dell'eS3 EVO, sviluppandolo in direzione di una maggiore abitabilità e protettività
Forma e sostanza
Del resto Askoll ha avuto grande successo nonostante uno stile anticonformista rispetto ai gusti degli scooteristi; successo che discende proprio dall’aver rovesciato la ricetta che buona parte dei competitor in ambito elettrico avevano seguito: comprare un po’ di componentistica o addirittura l’intero progetto in Cina, assumere un bravo designer e infiocchettare il tutto il meglio possibile. Askoll ha invece puntato subito tutto sulla qualità del suo prodotto nel senso più tradizionale: meccanico, elettrico e ciclistico. Motori fatti in casa, batterie assemblate internamente con le migliori celle e una ciclistica semplice ma be studiata. Tanto è vero che se si può rimanere delusi scorrendo la scheda tecnica con la forcella a piastra singola, lo smilzo ammortizzatore laterale o la sezione ridottissima delle ruote, all’atto pratico gli Askoll sono tra i migliori scooter elettrici in termini dinamici, e fanno meglio di tanti competitor ben più dotati sulla carta.Anche la serie NGS esiste in tre incarnazioni: NGS1, NGS2 ed NGS3 con identiche dimensioni e carrozzeria ma livelli di prestazione crescenti
70 km/h - 70 km di autonomia
Prevedibilmente, non fa eccezione l’NGS3, uno dei sempre più numerosi “70-70” che con 2,7 kW di motore e 2,8 kWh di batteria è più di un ciclomotore, ma con prestazioni che possiamo definire briose più che scattanti; ma comunque adeguate a muoversi spensieratamente nei centri urbani grandi e piccoli. Pur condividendo la base tecnica dell’eS3 EVO (rispetto al quale ha un telaio modificato nella parte posteriore e una trasmissione più silenziosa grazie a una nuova cinghia del primo stadio), l’NGS3 appare subito ben più abbondante ed abitabile, specie con due persone a bordo. Lo scudo ha infatti dimensioni “normali” e non si limita a proteggere le parti inferiori del corpo; anche il gruppo manubrio-faro è abbondantemente carenato. Certo un parabrezza è consigliabile per l’inverno, ma l’NGS3 risponde a una delle poche critiche da sempre mosse agli eS1-2-3, ovvero la scarsa protettività.La capacità di carico
Lo spazio a bordo è buono, con la possibilità di inserire i piedi nella pedana piatta anche per i più alti. La capacità di carico è affidata a un vano non piccolo nel retroscudo e a due ganci portaborse (uno nello scudo e uno davanti alla sella); il sottosella è occupato per intero dalla doppia batteria e dal caricatore, ma Askoll offre in opzione un bauletto piuttosto ampio. Da segnalare la presenza di una presa USB, sempre nel retroscudo. Semplicissimi, ma anche lodevolmente pratici e intuitivi, la strumentazione (con app per monitorare i parametri dello scooter) e i comandi al manubrio con 3 regolazioni motore (che corrispondono a spunto e a velocità di punte crescenti) e 2 per la rigenerazione in rilascio e in frenata.Intuitivo e immediato
Come l’eS3 cui somiglia molto nel feeling generale, l’NGS3 è uno scooter leggero e ottimamente bilanciato, facile da manovrare anche da fermi. L’unica pecca è se vogliamo un piccolo impulso in primissima apertura del gas, che risalta proprio perché la fluidità di marcia in tutte le condizioni è davvero eccellente: silenziosissimo di motore, trasmissione e pneumatici, si muove in città con sufficiente brio in modalità 2 e soprattutto 3 (la 1, che lo riduce a prestazioni da ciclomotore, ha senso solo nei centri storici). Tra i pregi dell'NGS3 anche una buona capacità di assorbire le irregolarità stradali grazie al funzionamento omogeneo dell’intera ciclistica, che nemmeno sul pavé (bestia nera di molti elettrici) si scompone più di tanto. Solo su fondi sporchi o bagnati le sottili ruote da 16” con pneumatici a basso attrito, che lo rendono agilissimo nello slalom, richiedono più attenzione; in compenso non mostra incertezze nemmeno alla massima velocità (67 km/h indicati). L’impianto frenante a doppio disco con frenata combinata, modificato nella ripartizione dell'azione frenante, consente decelerazioni discrete; piuttosto blando anche il freno motore rigenerativo.Davvero ottima la dinamica di guida dell'NGS3, estremamente intuitivo e capace di trasmettere fiducia a qualunque andatura e su qualunque fondo stradale