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Bar Sport: le hypernaked del 2020 a confronto

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Ducati Streetfighter V4S, Kawasaki Z H2, KTM 1290 SuperDuke R: ecco le tre bombe sganciate sul pianeta Terra nel 2020 prima che un altro tipo di attacco mandasse tutti in trincea. Ecco come i nostri commenti da "Bar Sport" in versione... all'aperto e a distanza di sicurezza

A Eicma se ne sono viste delle belle nella gara a chi la sparava più grossa. Lasciamo perdere le race replica come la Honda CBR1000RR-R e la nuova Ducati Panigale V4, perché in pista niente è mai troppo. Ma l'artiglieria pesante dispiegata nell'ambito delle sportive stradali, ormai rappresentate dalle maxi naked, ha sicuramente lasciato il segno nell'immaginario collettivo.

Tre mostri per strada

Andando in ordine di potenza, KTM ha rilanciato la sua 1290 SUPERDUKE R, la nuda che al suo apparire è subito sembrata la più terrificante in assoluto, al punto di meritarsi l'appellativo di "la bestia". Ma anche una bestia non può dormire sonni tranquilli quando la concorrenza è così serrata, e così l'ammiraglia arancio si è dovuta rifare il trucco, perdere una manciata di kg, infilarsi in un telaio più rigido con sospensioni WP aggiornate e adottare un'elettronica sopraffina e per guadagnare un po' di efficacia in pista senza diventare intrattabile nonostante i suoi 180 CV e 144 Nm di coppia.
Saliamo a 200 CV tondi (con 137 Nm di coppia) per la Kawasaki Z H2, la naked giapponese che porta in dote la tecnologia di sovralimentazione tramite compressore rotativo. Un'esclusiva Kawasaki che regala a questa moto una spinta e una progressione senza paragoni, unite a una sonorità di scarico altrettanto unica. Ma le qualità della verdona non si esauriscono qui, perché ci sono il telaio ripreso dalla Ninja H2, sospensioni Showa al top e una raffinata elettronica con molte soluzioni originali, il tutto tarato per assicurare il massimo godimento su strada rendendo sorprendentemente docili i tantissimi purosangue in stalla. Dopotutto, una giapponese non può essere maleducata. 
Con un colpo di reni, Ducati si porta in testa alla gara dei numeri con i 208 CV e 123 Nm del motore V4 trapiantato dalla Panigale V4 alla Streetfighter V4S. E non c'è solo quello, perché la hypernaked bolognese porta al battesimo in questo segmento anche le ali biplano per aumentare il carico sull'anteriore, oltre che le sospensioni elettroniche Öhlins che impreziosiscono questa versione S. Una moto straripante di fascino, tecnologia e prestazioni ma che si è rivelata anche inaspettatamente affabile su strada, stabilendo nuovi riferimenti per la capacità di conciliare le due anime racing e stradale grazie a un'elettronica dall'efficacia davvero esagerata.
Tre moto su cui staremmo a parlare (e a guidare) per ore e ore, e vi lasciamo insomma al video con la nostra chiacchierata riassuntiva. Se poi volete approfondire ulteriormente il tema, qui sotto trovate le nostre impressioni di guida per ciascuna delle tre bollenti novità di questo 2020 nel sempre più affollato segmento delle hypernaked. Alla prossima!
Bar Sport: le hypernaked del 2020 a confronto
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