Anteprime
Moto Guzzi V85 TT Travel: siete pronti a partire?
Ha il merito di aver inventato un segmento, quello delle classic travel enduro: ha una linea che non insegue le mode ma traccia una strada tutta sua. Dedicata a chi viaggia, ha la base tecnica della V85 TT. Sostanza e fascino da vendere
Made in Italy, anzi Made in Mandello del Lario. Presentata nel 2018, in vendita nel 2019, la V85 TT è stata da subito un successo, costringendo così la storica fabbrica di Mandello ad aumentare turni di produzione e numero di lavoratori per soddisfare le richieste arrivate da tutto il mondo.
Bravi in Guzzi, bravi a creare un sottosegmento nell’immensa categoria delle crossover (ecco le più desiderate), quello delle “classic travel enduro”: la V 85 TT infatti è una moto che pur avendo fascino e contenuti non insegue l’esasperazione elettronica, prestazionale e stilistica di tante sue rivali, ma segue una via tutta sua.
La V 85 TT è piaciuta per le sue linee sì classiche ma capaci anche di non passare mai di moda, e per quella confidenza che è in grado di trasmettere anche a moto ferma.
Ha convinto da subito i viaggiatori più avventurosi (guarda il test durante la presentazione stampa), e proprio pensando a loro Moto Guzzi ha presentato lei, la V85 TT Travel, realizzata agghindando la versione base con una serie di accessori dedicati al turismo. Ma andiamo a scoprirli nel dettaglio e a osservarli nelle foto in questa gallery sotto.
La V 85 TT è piaciuta per le sue linee sì classiche ma capaci anche di non passare mai di moda, e per quella confidenza che è in grado di trasmettere anche a moto ferma.
Ha convinto da subito i viaggiatori più avventurosi (guarda il test durante la presentazione stampa), e proprio pensando a loro Moto Guzzi ha presentato lei, la V85 TT Travel, realizzata agghindando la versione base con una serie di accessori dedicati al turismo. Ma andiamo a scoprirli nel dettaglio e a osservarli nelle foto in questa gallery sotto.
A caratterizzare la versione Travel c’è poi anche la colorazione Sabbia Namib (un omaggio all’africa), dove il grigio del telaio si mixa con il marrone chiaro opaco della carrozzeria spezzato da una grafica rosso mattone. Davvero un bel mix.
UN CLASSICO INTRAMONTABILE
Tecnicamente la moto, rimane la stessa già guidata lo scorso anno in presentazione. Il motore è l’ultima release dello small block bicilindrico a V trasversale di 90° raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri a due valvole per cilindro, con quelle di aspirazione in titanio e iniezione elettronica con corpo farfallato da 52 mm.
Tecnicamente la moto, rimane la stessa già guidata lo scorso anno in presentazione. Il motore è l’ultima release dello small block bicilindrico a V trasversale di 90° raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri a due valvole per cilindro, con quelle di aspirazione in titanio e iniezione elettronica con corpo farfallato da 52 mm.
La cilindrata è di 853 cc, i cavalli sono 80 a 7.750 giri e la coppia è di 80 Nm a 5.000 giri. Omologato Euro 4, ha una trasmissione che accoppia una frizione monodisco a secco con comando meccanico, un cambio a sei marce e una trasmissione finale ad albero cardanico.
IL MOTORE HA QUELLO SCHEMA TIPICO MOTO GUZZI: INTRAMONTABILE, INCONFONDIBILE. UNA LEGGENDA NELLA LEGGENDA DELL'AQUILA, UN CLASSICO CHE HA SAPUTO RINNOVARSI SENZA STRAVOLGERSI. UN'ICONA
Abbandonando la parte meccanica, diamo un occhio alla ciclistica, che ha queste caratteristiche:
- telaio tubolare in acciaio, dove il motore è elemento stressato;
- forcella KYB a steli rovesciati regolabile nel precarico ed estensione;
- forcellone bibraccio in alluminio con mono KYB laterale regolabile nel precarico ed estensione;
- escursione della ruota ant e post è di 170 mm;
- cerchi a raggi con anteriore da 19 e posteriore da 17 pollici. Non sono tubeless (una scelta per fatta per favorire un contenimento di costi; in commercio ce ne sono comunque di bellissimi per questa Guzzi), hanno quindi la camera d’aria e sono montati con gomme Michelin Anakee Adventure;
- freni Brembo, con doppio disco flottante anteriore da 320 mm e pinze ad 4 pistoncini e posteriore da 260 mm.
E l'elettronica? C’è, ma non è certo il capitolo più lungo di questa affascinante Moto Guzzi V85TT, ed è in linea con la filosofia della moto. I riding mode sono tre, cioè: Strada, Pioggia, Off-road a cui corrispondono differenti:
- mappe del motore;
- taratura del controllo di trazione MGCT (che è anche escludibile);
- ABS disinseribile in modalità off-road;
- risposta del comando dell’acceleratore Ride-by-Wire.
A livello dinamico la moto è quella che abbiamo già avuto modo di provare e che ci aveva sorpreso. E così l’abbiamo ritrovata, comoda sincera e tutta da godere: piace perché c’è una bella accordatura tra ciclistica e motore. Rigorosa alle alte velocità sui curvoni in appoggio, è svelta anche nel misto dove c’è da guidare, cosi come nello stretto dove l’ampio raggio di sterzo permette di girare ovunque. È una moto che invita a viaggiare, a mettersi in sella la mattina per scendere al sera.
Il meglio di sé lo dà dove c’è da raccordare una curva dopo l’altra, pennellando le traiettorie in maniera dolce, senza spigolare, qui è davvero gustosa. Grazie al cupolino extra large, davvero più protettivo su spalle e casco, si possono tenere medie autostradali di assoluto rispetto: c’è qualche vibrazione dai 5.000 giri, ma niente di fastidioso. Bene anche nel fuoristrada leggero, grazie a un bilanciamento azzeccato che permette anche alle basse velocità di non mettere mai il piede a terra: ovviamente non bisogna farsi prendere la mano, perché le sospensioni hanno comunque di 170 mm.
Il meglio di sé lo dà dove c’è da raccordare una curva dopo l’altra, pennellando le traiettorie in maniera dolce, senza spigolare, qui è davvero gustosa. Grazie al cupolino extra large, davvero più protettivo su spalle e casco, si possono tenere medie autostradali di assoluto rispetto: c’è qualche vibrazione dai 5.000 giri, ma niente di fastidioso. Bene anche nel fuoristrada leggero, grazie a un bilanciamento azzeccato che permette anche alle basse velocità di non mettere mai il piede a terra: ovviamente non bisogna farsi prendere la mano, perché le sospensioni hanno comunque di 170 mm.
Pollice su anche per il motore. Non è un mostro di potenza, però ha tutto quel che serve: è elastico (si può riprendere dalla sesta sotto i 2.000 giri senza un problema), ma si apprezza di più dai 4.000 in su, dove continua a spingere in maniera costante e regolare fino al limitatore. Bene anche il cambio, non è veloce, ha la corsa un po’ lunga ma è molto preciso, ma soprattutto lavora bene con il cardano, che è dolce nel funzionamento.
Il cardano da sempre è apprezzato da chi non vuole avere problemi di manutenzione, da chi non vuole preoccuparsi di tirare e lubrificare la catena ma, soprattutto, da chi macina tanti chilometri di filato e su questa V 85 TT, anche grazie serbatoio da 23 litri, potrete farne fino ad annoiarvi.
La V 85 TT Travel costa 12.970 f.c., circa 1.300 euro in più rispetto alla versione base, una differenza di prezzo più che giustificata se volete andare lontano. Siete pronti?
La Guzzi V85 TT Travel sarà protagonista di una delle prossime puntate di DueruoteTG: GUARDA TUTTE QUELLE PUBBLICATE FINO A OGGI!