Anteprime
SYM Wolf CR 300
Linea senza tempo e un monocilindrico brillante e incredibilmente parco nei consumi: SYM gioca la carta nostalgia per far breccia nel cuore degli appassionati
Con la Sym Wolf 300 CR non ci si annoia, ve lo assicuro. La sto usando da giorni per il quotidiano casa-lavoro e qualche breve gita fuoriporta, e già le voglio bene. Innanzitutto: non consuma praticamente nulla. Ho riempito il serbatoio da 12 litri il giorno del ritiro, e l’indicatore nella strumentazione è ancora pieno di tacche. Siamo molto vicini ai 50 km/l: praticamente un miracolo.
Sì perché il monocilindrico da 278 cc non è certo pigro: frulla bene ed è anche molto elastico. Si può affrontare tutto il traffico dei giorni più frenetici danzando, senza litigare con la frizione, fra la terza e la quarta marcia. E prende i giri in fretta, il vispo quattro tempi. Qualche vibrazione c’è, ma se non ci si invola verso la parte alta del contagiri (diciamo oltre i 7.000 giri), non si soffre affatto.
La sella è vicina al suolo e mettere i piedi a terra è un gioco da ragazzi. Inoltre, la parte centrale della moto è molto snella e il serbatoio ha fianchi sciancrati: l’ergonomia è ottima. Bene anche il manubrio, largo il giusto, e le pedane, che non affaticano le gambe.
La SYM Wolf 300 è perfetta in città, ma diverte anche fra le curve. Fate però attenzione ai pneumatici che sono poco comunicativi, soprattutto sullo sporco e sulle strisce.
Serbatoio da 12 litri e una incredibile resa chilometrica: oltre 50 km/l. Le dimensioni compatte la rendono perfetta in città, ma anche fuori dai confini urbani se la cava bene. Le prestazioni del monocilindrico sono brillanti e alla guida non ci si annoia. Ridotte le vibrazioni