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Peugeot Metropolis 400i Sport: in pista con il leone
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Arriva una nuova versione per il tre ruote francese, caratterizzata da sospensioni Öhlins, scarico Arrow e finiture aggressive. L'abbiamo provata tra i cordoli. In vendita a 11.190 euro c.i.m.
Con il "Project Metropolis", la filiale italiana della Peugeot propone differenti interpretazioni dell'omonimo tre ruote da 400 cc lanciato nel 2013, realizzate in collaborazione con alcuni specialisti di prodotti aftermarket.
Accanto alla versione base (8.440 euro c.i.m.), infatti, troviamo ora gli allestimenti RS (8.640 euro c.i.m.) e GT Connect (9.190 euro c.i.m.), nonché il nuovo Sport oggetto di questo particolare test in kartodromo, un mezzo per chi desidera un pizzico di aggressività in più.
Accanto alla versione base (8.440 euro c.i.m.), infatti, troviamo ora gli allestimenti RS (8.640 euro c.i.m.) e GT Connect (9.190 euro c.i.m.), nonché il nuovo Sport oggetto di questo particolare test in kartodromo, un mezzo per chi desidera un pizzico di aggressività in più.
La parte motoristica del Metropolis Sport rimane invariata; unica modifica riguarda l'inedito impianto di scarico Arrow con silenziatore in alluminio e fondello in carbonio, omologato per l'uso stradale (ma con db killer asportabile). Quanto alla ciclistica, invece, vanno segnalate gli ammortizzatori firmati Öhlins, messi a punto dallo specialista italiano Andreani Group.
Le altre modifiche riguardano il look: la verniciatura Tangerine Orange dello scudo riprende il colore dei dettagli di serie, mentre per i fianchi si è optato per un nero opaco in contrasto con alcuni elementi in nero lucido. La grafica è realizzata da Car Wrapping Milano, ed è ottenuta impiegando una pellicola colorata ultraresistente (eventualmente asportabile) che ricopre le superfici. Completano l'allestimento il parabrezza fumé e la finiture della pedana poggiapiedi in acciaio inox.
Il nuovo allestimento Sport non cambia di una virgola le elevate qualità di comfort e praticità del Metropolis. Tra le caratteristiche principali si segnala la pedana poggiapiedi piatta, scelta che migliora la possibilità di carico di piccoli bagagli e la funzionalità nelle frequenti soste in città. Grazie ai due vani comunicanti (raggiungibili dal sottosella oppure dallo sportello posteriore) il tre ruote francese offre tanto spazio per riporre un casco integrale e un jet, oltre a diversi altri oggetti. Promossa la sella che offre un supporto lombare per il conducente (regolabile longitudinalmente su una corsa di 40 mm) e un ampio cuscino per il passeggero che può sfruttare anche ampi poggiapiedi a scomparsa.
La strumentazione è composta da tachimetro e contagiri analogici, separati dal grande display digitale contenente le informazioni di bordo, comprese quelle relative ai consumi. Il Metropolis Sport, così come le altre versioni, dispone di un pratico freno di stazionamento elettrico; la dotazione di serie prevede inoltre un sistema di controllo della pressione di gonfiaggio dei pneumatici (i dati sono visibili nell'LCD della strumentazione) e la Smart-Key, la chiave elettronica di prossimità che viene riconosciuta dal veicolo quando il conducente si trova in un raggio di 2 metri.
Non manca il sistema elettronico di bloccaggio della sospensione anteriore nelle soste. Una soluzione estremamente pratica, ad esempio, ai semafori o quando piove; questa funziona è attivabile a velocità inferiori ai 10 km/h e con il motore a regime minimo.
Le altre modifiche riguardano il look: la verniciatura Tangerine Orange dello scudo riprende il colore dei dettagli di serie, mentre per i fianchi si è optato per un nero opaco in contrasto con alcuni elementi in nero lucido. La grafica è realizzata da Car Wrapping Milano, ed è ottenuta impiegando una pellicola colorata ultraresistente (eventualmente asportabile) che ricopre le superfici. Completano l'allestimento il parabrezza fumé e la finiture della pedana poggiapiedi in acciaio inox.
Il nuovo allestimento Sport non cambia di una virgola le elevate qualità di comfort e praticità del Metropolis. Tra le caratteristiche principali si segnala la pedana poggiapiedi piatta, scelta che migliora la possibilità di carico di piccoli bagagli e la funzionalità nelle frequenti soste in città. Grazie ai due vani comunicanti (raggiungibili dal sottosella oppure dallo sportello posteriore) il tre ruote francese offre tanto spazio per riporre un casco integrale e un jet, oltre a diversi altri oggetti. Promossa la sella che offre un supporto lombare per il conducente (regolabile longitudinalmente su una corsa di 40 mm) e un ampio cuscino per il passeggero che può sfruttare anche ampi poggiapiedi a scomparsa.
La strumentazione è composta da tachimetro e contagiri analogici, separati dal grande display digitale contenente le informazioni di bordo, comprese quelle relative ai consumi. Il Metropolis Sport, così come le altre versioni, dispone di un pratico freno di stazionamento elettrico; la dotazione di serie prevede inoltre un sistema di controllo della pressione di gonfiaggio dei pneumatici (i dati sono visibili nell'LCD della strumentazione) e la Smart-Key, la chiave elettronica di prossimità che viene riconosciuta dal veicolo quando il conducente si trova in un raggio di 2 metri.
Non manca il sistema elettronico di bloccaggio della sospensione anteriore nelle soste. Una soluzione estremamente pratica, ad esempio, ai semafori o quando piove; questa funziona è attivabile a velocità inferiori ai 10 km/h e con il motore a regime minimo.
Per testare la predisposizione alle curve del nuovo Metropolis Sport abbiamo varcato i cancelli del kartodromo di Aprilia (Latina). Un test particolare, su di un tracciato molto tortuoso, rivelatosi però un ottimo banco di prova.
L'accelerazione e l'allungo di questo scooter si dimostrano estremamente interessanti: il merito è del propulsore che con 37,2 CV e 38,1 Nm di coppia massima si conferma il più prestante della categoria, assicurando (stando ai dati dichiarati) una velocità massima di ben 150 km/h. Anche la trasmissione si rivela particolarmente a punto: chi non si accontentasse può ricorrere al kit Polini HI Speed a 12 rulli creato ad hoc (206 euro).
Nella guida, l'avantreno a due ruote Dual Tilting Wheels, con sospensione a parallelogramma deformabile e sistema di assorbimento Mass Dumper, trae un notevole vantaggio dai nuovi ammortizzatori Öhlins evidenziando una grande solidità in appoggio durante le curve ed una conseguente sensazione di sicurezza. Per contro, la ciclistica Peugeot è tutt'altro che rapida, soprattutto a causa di una certa pesantezza che si avverte nei cambi di inclinazione.
I 256 kg si sentono, ed è chiaro che la pista in questo senso non aiuta: è infatti necessario lavorare molto con braccia e gambe per affrontare le svolte con piglio sportivo e cambiare traiettoria con rapidità. A questo si unisce una marcata tendenza al sottosterzo quando si cerca l'inserimento in curva con i freni azionati. Insomma, anche per effetto della frenata combinata, il Metropolis tende a puntare l'esterno della svolta. È una caratteristica che bisogna metabolizzare pian piano: scelte così atipiche per la ciclistica non possono, infatti, riprodurre la dinamica di uno scooter tradizionale, ed è ovvio che occorra mettere in conto un certo adattamento.
Acquisita la necessaria confidenza, infatti, tutto diventa più semplice. Anche perché, a centro curva, il Metropolis Sport mette in mostra un'aderenza impagabile, questo nonostante il grip offerto dall'asfalto umido incontrato durante il test. Forse è azzardato definirlo uno scooter sportivo; di sicuro il Metropolis è un mezzo eccezionalmente stabile e rassicurante. Purtroppo, l'esclusività dell'allestimento si paga cara: lo Sport non è regalato, anche se l'evocativo giallo degli ammortizzatori Öhlins aiuta a firmare l'assegno. Guarda la gallery, clicca qui!
L'accelerazione e l'allungo di questo scooter si dimostrano estremamente interessanti: il merito è del propulsore che con 37,2 CV e 38,1 Nm di coppia massima si conferma il più prestante della categoria, assicurando (stando ai dati dichiarati) una velocità massima di ben 150 km/h. Anche la trasmissione si rivela particolarmente a punto: chi non si accontentasse può ricorrere al kit Polini HI Speed a 12 rulli creato ad hoc (206 euro).
Nella guida, l'avantreno a due ruote Dual Tilting Wheels, con sospensione a parallelogramma deformabile e sistema di assorbimento Mass Dumper, trae un notevole vantaggio dai nuovi ammortizzatori Öhlins evidenziando una grande solidità in appoggio durante le curve ed una conseguente sensazione di sicurezza. Per contro, la ciclistica Peugeot è tutt'altro che rapida, soprattutto a causa di una certa pesantezza che si avverte nei cambi di inclinazione.
I 256 kg si sentono, ed è chiaro che la pista in questo senso non aiuta: è infatti necessario lavorare molto con braccia e gambe per affrontare le svolte con piglio sportivo e cambiare traiettoria con rapidità. A questo si unisce una marcata tendenza al sottosterzo quando si cerca l'inserimento in curva con i freni azionati. Insomma, anche per effetto della frenata combinata, il Metropolis tende a puntare l'esterno della svolta. È una caratteristica che bisogna metabolizzare pian piano: scelte così atipiche per la ciclistica non possono, infatti, riprodurre la dinamica di uno scooter tradizionale, ed è ovvio che occorra mettere in conto un certo adattamento.
Acquisita la necessaria confidenza, infatti, tutto diventa più semplice. Anche perché, a centro curva, il Metropolis Sport mette in mostra un'aderenza impagabile, questo nonostante il grip offerto dall'asfalto umido incontrato durante il test. Forse è azzardato definirlo uno scooter sportivo; di sicuro il Metropolis è un mezzo eccezionalmente stabile e rassicurante. Purtroppo, l'esclusività dell'allestimento si paga cara: lo Sport non è regalato, anche se l'evocativo giallo degli ammortizzatori Öhlins aiuta a firmare l'assegno. Guarda la gallery, clicca qui!
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