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HONDA SH300i

il 18/12/2006 in Moto & Scooter

Lo scooter più venduto d’Europa saluta l’arrivo di una nuova versione, di cilindrata e prestazioni maggiori: con questo inedito “ruote alte” Honda sfida la concorrenza nel segmento dei 300 cc

di Daniele Massari

Taormina (ME) - Trecentocinquantamila unità vendute non bastavano: la famiglia Honda SH, quella insomma dello scooter a ruote alte che costituisce un fenomeno commerciale assoluto, bestseller indiscusso dal 2001, cresce.



Arriva, rispondendo a precise indagini di mercato, una versione di maggior cilindrata, ma che conserva intatto il “family feeling”. Inedito il motore, progettato ex novo per soddisfare l’esigenza di prestazioni superiori e di omologazione Euro 3.
Il risultato è un “ruote alte” che è inequivocabilmente un SH: pedana piatta, ingombri ridotti e prestazioni eccellenti nell’uso cittadino e non solo. Rispettate le caratteristiche salienti della famiglia: sicurezza, agilità, scatto al semaforo e velocità. Ma questo mezzo si propone in modo più efficace agli abitanti delle grandi metropoli, costretti a percorrere ogni giorno tratti di strada sia fuori che dentro il centro cittadino, magari anche in autostrada.

L’SH300i affianca in gamma il 125 e il 150: costruito per tutta l’Europa nello stabilimento di Atessa (CH) sarà disponibile in prova presso le concessionarie da lunedì 22 dicembre, e dal 15 gennaio sarà oggetto di una campagna pubblicitaria con in palio un viaggio a Hollywood.

Prodotto in cinque varianti cromatiche (grigio, blu, rosso, nero e verde) l’SH300i costerà 4.350 euro: 100 euro un più per la versione con bauletto, mentre per avere l’allestimento ABS (che nel prezzo comprende anche il bauletto) bisognerà sborsare 4.950 euro.

Colpisce per il family feeling che lo lega agli altri SH e per un elevato senso di qualità percepita e solidità. Si sta seduti a soli 785 mm (il piano di seduta più basso della categoria), dunque il senso di controllo nelle manovre è molto elevato.
La sella sdoppiata ospita comodamente guidatore e passeggero, la pedana piatta consente di star comodi ma anche di trasportare oggetti ingombranti, e per chi ne ha bisogno c’è anche un piccolo vano impermeabile dietro lo scudo e una presa 12V. Il manubrio ospita il gruppo ottico principale e la ricca strumentazione, che si avvale di tachimetro e indicatori del livello carburante e della temperatura del liquido di raffreddamento, ma vanta anche un display LCD con una serie di informazioni aggiuntive.

Poco spazioso il vano sottosella: vi troverà posto uno dei caschi jet appositamente realizzati da Honda, ma pochi altri modelli.
Il brillante monocilindrico quattro valvole a iniezione da 279 cc, capace di erogare ben 27 CV a 8.250 giri, è stato sviluppato da zero sfruttando tecnologie insolite derivate da quelle usate sul motore CRF 450 da cross: come il carter sigillato e separato, finalizzato alla riduzione degli ingombri e al contenimento degli attriti, a tutto vantaggio di prestazioni e contenimento dei consumi.

Alle ruote da 16” sono abbinate una forcella telescopica da 35mm e una coppia di ammortizzatori che seguono l’oscillazione del forcellone; quest’ultimo è ancorato al telaio attraverso un inedito “leveraggio flottante” del perno che isola il telaio dalle vibrazioni del motore e dai contraccolpi derivanti dalla ruota motrice.
L’impianto frenante, composto di un disco anteriore e uno posteriore, è dotabile di sistema Combined ABS, che abbina il dispositivo antibloccaggio al sistema di frenata integrale, applicato solo al comando del freno posteriore.

Scattante e veloce, questo SH, tanto che alla Honda non temono di paragonarlo ai rivali da 400 cc. Quel che è certo è che il nuovo ruote alte nipponico non si limita ad andare “forte”, ma va “bene”.
Il motore, pastoso e sempre presente all’apertura del gas, spinge il veicolo ben oltre i 140 km/h effettivi ed è in grado di trarre d’impaccio il guidatore anche nel bel mezzo di un sorpasso autostradale. L’SH, che colpisce per stabilità alle alte velocità e in frenata, non rinuncia alle doti di maneggevolezza nel traffico, che gli derivano dall’interasse minore della categoria (solo 1.420 mm).
La stabilità alle alte andature si paga leggermente in termini di assorbimento delle asperità sul fondo sconnesso: soprattutto la forcella risponde in modo piuttosto secco sul pavè e sulle buche, senza però che ciò arrivi mai a costituire un problema.

La posizione di guida è confortevole, e grande la sensazione di sicurezza derivante dalla ridotta altezza da sella e dall’impianto frenante, potente e modulabile: l’SH300i provato, dotato di ABS, si è rivelato impeccabile anche su fondo viscido, dove risulta davvero elevata la soglia di intervento del dispositivo.





Motore:
monocilindrico a 4 tempi e 4 valvole, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 72 x 68,5 mm; cilindrata 279,1 cc; rapporto di compressione 10,5:1. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 34 mm. Capacità serbatoio carburante 9 litri.

Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a cnghia a "V". Cambio a variatore automatico centrifugo.

Ciclistica: telaio tubolare in acciaio; sospensione anteriore, forcella telescopica da 35 mm; sospensione posteriore a forcellone oscillante con doppio ammortizzatore.
Cerchi: anteriore 2,75x16”, posteriore 3,50x16”. Pneumatici: anteriore 110/70-16, posteriore 130/70-16. Freni: anteriore a disco idraulico in acciaio da 256 mm e pinza a 3 pistoncini, posteriore a disco idraulico in acciaio da da 256 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.100, larghezza 730, altezza sella 785, interasse 1.420. Peso a secco 158 kg.

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