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SBK Thailandia: Davies spezza l'egemonia di Rea

Stefano Borzacchiello il 26/03/2018 in Sbk

Ducati vince ancora. Il pilota gallese interrompe la serie di successi della Kawasaki a Buriram. Jonathan Rea, dopo l’affermazione in Gara 1, resta giù dal podio nella successiva, ma vola in testa al Mondiale. Yamaha in crescita. Weekend da dimenticare per Melandri

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Dopo due round il mondiale SBK vede in cima alla classifica due piloti separati da appena due punti, Jonathan Rea e Marco Melandri. In SBK rispetto a un anno fa qualcosa è cambiato e il campione del mondo, che su questo circuito da quando è stato inserito nel calendario del Mondiale ha sempre vinto, dopo il successo di sabato in Gara 1, domenica è rimasto addirittura giù dal podio concludendo la corsa al quarto posto dietro alle Yamaha di Van der Mark e di Lowes e alla Ducati del vincitore Chaz Davies che con questa affermazione ha regalato la terza vittoria alla Casa di Borgo Panigale e si è messo alle spalle la delusione per lo zero rimediato in Gara2 in Australia e ora è in piena lotta per il titolo.

Davies vola, Forés sempre più costante

Ducati in questo avvio di Mondiale sorride con tre successi su quattro gare disputate e ha grandi soddisfazioni anche dai team “indipendenti”: Xavi Forés, pilota del team Barni Racing ha fatto secondo nella prima manche ed è stato sempre fra i protagonisti anche nella successiva chiusa al quinto posto. Ora nel Mondiale è terzo.

Qualcosa è cambiato

Per Rea dopo la gioia di sabato è arrivato il rammarico di sentire che la sua Kawasaki non è più la moto imbattibile dello scorso anno. Il nuovo regolamento e in questa occasione qualche problema ai freni, unito al grande lavoro della Ducati e di Yamaha (con Honda in crescita), hanno accorciato le distanze dalle un tempo imprendibili Ninja. Conquistare il quarto titolo con questa situazione sarà più difficile di quanto preventivato e per il nordirlandese quest’anno si aggiunge anche un’altra sfida: il ritorno alla 8 Ore di Suzuka che ha già vinto in passato con la Honda. Delusione doppia per il compagno Tom Sykes che nella seconda manche è stato costretto al ritiro.

Melandri, una Ducati difficile da domare

Per Marco Melandri, dominatore a Phillip Island, i rettilinei del circuito di Chang e una Panigale difficile da domare che scodinzolava vistosamente, non gli hanno consentito di attaccare e così il ravennate lascia Buriram deluso dopo aver chiuso rispettivamente ottavo e settimo. Risultati sotto le aspettative dopo l'ottimo avvio di stagione. Si torna a sorridere in Yamaha, la Casa giapponese ha piazzato entrambi i piloti, Michael Van der Mark e Alex Lowes, sul podio e ha mostrato di riuscire a tenere il passo della Ducati di Davies. Passo in avanti anche per la Honda che ha in Leon Camier un pilota capace di farla crescere che in Gara1 ha sfiorato il podio.

Prossima fermata Aragon

Ancora un weekend difficile per il team Aprilia, Lorenzo Savadori, dopo aver rimediato una frattura alla clavicola nella Superpole di Phillip Island, ha stretto i denti e ha portato sempre la sua RSV4 RF al traguardo mentre il compagno Eugene Laverty non ha dato la svolta che sperava e dopo aver portato a casa un nono posto ha concluso Gara 2 in clinica mobile, rimediando in un brutto incidente una microfrattura al bacino. Delusione anche per Jordi Torres che dopo aver portato la MV Agusta in seconda fila nella Superpole, quarto tempo, è rimasto sempre fuori dalla top ten.
Non ha fatto passi avanti nemmeno la BMW di Loris Baz. Da segnalare fra i rookie, i costanti progressi del funambolico Toprak Razgatioglu sulla Kawasaki del team Puccetti.
Ora una breve pausa, i piloti del Mondiale SBK torneranno in gara il prossimo 14 aprile sul circuito spagnolo di Aragon per la terza prova della stagione.
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