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Motogp
Sepang: Stoner vince, Rossi è Campione
di Marco Masetti
il 25/10/2009 in Motogp
Sulla pista bagnata di Sepang il pilota Ducati vince una gara da protagonista. Secondo è Pedrosa; Rossi, terzo davanti a Lorenzo, conquista il nono titolo mondiale MotoGP. In 250 Aoyama vince su Barbera e Simoncelli, terzo al fotofinish. In 125 Simon, già campione, vince anche il GP di Malesia
Sepang: Stoner vince, Rossi è Campione
Sepang (MAL) - Gallina vecchia fa buon brodo. C'è scritto questo sulla maglietta celebrativa indossata da Rossi dopo l'arrivo.
Una gara incredibile, difficile, impestata, iniziata in ritardo a causa di un temporale di quelli robusti che vengono giù dal cielo da queste parti. Saltano equilibri e setting e anche la griglia viene sconvolta con Lorenzo che parte in fondo. La sua "moto 1" ha dei problemi, quindi Jorge riparte con la seconda, ma arriva in griglia tardi, quando è già chiusa. Avrebbe dovuto tornare al box, ma sono errori che nell'emozione del momento capitano. E giustamente da noi non ci sono i microfoni che "telecomandano" il pilota come in F1. E Lorenzo ha sbagliato…
Una gara incredibile, difficile, impestata, iniziata in ritardo a causa di un temporale di quelli robusti che vengono giù dal cielo da queste parti. Saltano equilibri e setting e anche la griglia viene sconvolta con Lorenzo che parte in fondo. La sua "moto 1" ha dei problemi, quindi Jorge riparte con la seconda, ma arriva in griglia tardi, quando è già chiusa. Avrebbe dovuto tornare al box, ma sono errori che nell'emozione del momento capitano. E giustamente da noi non ci sono i microfoni che "telecomandano" il pilota come in F1. E Lorenzo ha sbagliato…
Pronti via, in una nube d'acqua, tutti con le rain. Scatta Rossi, ma alla prima curva arriva largo e inizia un giro piuttosto impacciato e intanto parte un missile Rosso. E' Casey Stoner che guida come se ci fosse il fondo asciutto. Lo farà fino al podio, senza pietà, senza una sbavatura. Dicono che la Ducati sia una delle moto meglio gestibili sul bagnato e in effetti anche Hayden non se la cava male, ma Stoner è un'altra cosa.
Intanto Rossi rema in ottava piazza e ci godiamo Capirossi, Elias e soprattutto il desaparecido Lorenzo che in poche tornate risale dal fondo e supera anche Valentino. Questa fase che dura sei giri, vede Lorenzo che risale la corrente come un salmone e lo segue. Un bel tiro che funziona fino a quando Rossi capisce che si può fare di meglio e punta deciso al podio.
Intanto Rossi rema in ottava piazza e ci godiamo Capirossi, Elias e soprattutto il desaparecido Lorenzo che in poche tornate risale dal fondo e supera anche Valentino. Questa fase che dura sei giri, vede Lorenzo che risale la corrente come un salmone e lo segue. Un bel tiro che funziona fino a quando Rossi capisce che si può fare di meglio e punta deciso al podio.
Salta Lorenzo e aggancia il duo Pedrosa-Dovizioso che occupa l'area davanti a lui. Al podio ci arriva per una caduta di Dovizioso, mentre Pedrosa controlla la situazione dimostrando, con il suo primo podio sul bagnato, di saper anche guidare in condizioni umide.
Bene, vince Stoner, senza paura e incertezze, Pedrosa secondo davanti a Rossi. Lorenzo è quarto e nulla di più. Del resto lo ha sempre detto che il mondiale che lui deve vincere è il prossimo, non questo. Quinta piazza per Hayden, davanti a Vermeulen finalmente autorevole sul suo fondo preferito. Elias arriva davanti a Melandri, a Capirossi che è andato a corrente alternata, a Kallio, Espargaro, De Angelis.
Poi la coda della classifica con le due Yamaha Tech3, oggi inguardabili, e Talmacsi.
Il mondiale parla chiaro: Rossi campione del mondo a quota 286, Lorenzo a 245, Stoner a 220 e Pedrosa a 209.
Rossi: "Gallina vecchia fa buon brodo, ma sul retro della maglietta c'è scritto "da brodo un cavolo". Ho trent'anni e posso correre ancora. Intanto ho vinto un mondiale molto difficile e molto simile a questa gara. Una stagione dura, fatta di gare perfette e di errori e di una lotta con il mio compagno di squadra".
Bravo Vale, bella prova anche oggi. Nove mondiali, che roba!
Bene, vince Stoner, senza paura e incertezze, Pedrosa secondo davanti a Rossi. Lorenzo è quarto e nulla di più. Del resto lo ha sempre detto che il mondiale che lui deve vincere è il prossimo, non questo. Quinta piazza per Hayden, davanti a Vermeulen finalmente autorevole sul suo fondo preferito. Elias arriva davanti a Melandri, a Capirossi che è andato a corrente alternata, a Kallio, Espargaro, De Angelis.
Poi la coda della classifica con le due Yamaha Tech3, oggi inguardabili, e Talmacsi.
Il mondiale parla chiaro: Rossi campione del mondo a quota 286, Lorenzo a 245, Stoner a 220 e Pedrosa a 209.
Rossi: "Gallina vecchia fa buon brodo, ma sul retro della maglietta c'è scritto "da brodo un cavolo". Ho trent'anni e posso correre ancora. Intanto ho vinto un mondiale molto difficile e molto simile a questa gara. Una stagione dura, fatta di gare perfette e di errori e di una lotta con il mio compagno di squadra".
Bravo Vale, bella prova anche oggi. Nove mondiali, che roba!
1. Casey STONER AUS DUCATI 47'24.834
2. Dani PEDROSA SPA HONDA 47'39.500
3. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 47'44.219
4. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 47'50.684
5. Nicky HAYDEN USA DUCATI 48'03.539
6. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 48'05.895
7. Toni ELIAS SPA HONDA 48'13.389
8. Marco MELANDRI ITA KAWASAKI 48'20.391
9. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 48'25.137
10. Mika KALLIO FIN DUCATI 48'25.274
11. Aleix ESPARGARO SPA DUCATI 48'26.489
12. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 48'26.681
13. Colin EDWARDS USA YAMAHA 48'35.612
14. Gabor TALMACSI HUN HONDA 48'40.685
15. James TOSELAND GBR YAMAHA 49'15.506 16.
Non Classificati
Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 31'59.321
Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP HONDA 2'28.718
2. Dani PEDROSA SPA HONDA 47'39.500
3. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 47'44.219
4. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 47'50.684
5. Nicky HAYDEN USA DUCATI 48'03.539
6. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 48'05.895
7. Toni ELIAS SPA HONDA 48'13.389
8. Marco MELANDRI ITA KAWASAKI 48'20.391
9. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 48'25.137
10. Mika KALLIO FIN DUCATI 48'25.274
11. Aleix ESPARGARO SPA DUCATI 48'26.489
12. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 48'26.681
13. Colin EDWARDS USA YAMAHA 48'35.612
14. Gabor TALMACSI HUN HONDA 48'40.685
15. James TOSELAND GBR YAMAHA 49'15.506 16.
Non Classificati
Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 31'59.321
Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP HONDA 2'28.718
Sepang (MAL) - Gara capolavoro di Hiroshi Aoyama che, nel giorno del suo 28esimo compleanno, conquista una vittoria nettissima.
Sepang è la sua pista amica, lo sapevamo alla vigilia, il team Scot è magico nel trovare la messa a punto perfetta della Honda, ma Hiroshi ha fatto davvero la gara da rivedere, con tanto di pole e giro veloce in gara.
Tra lui e il mondiale adesso c'è solo la gara di Valencia da affrontare con un vantaggio di 21 punti su Simoncelli.
Gara splendida, all'inizio grazie alla grande vena di uno strepitoso Jules Cluzel che ha lottato alla pari con Aoyama e Simoncelli. Marco, nel dubbio, è partito a razzo da una posizione piuttosto arretrata in griglia e ha iniziato a lottare senza mai tirarsi indietro. Nel gruppo di testa poca musica classica e parecchio metal, qualche contatto maschio ma non cattivo, insomma il motociclismo che piace a tutti. A metà gara, mentre Marco e Hiroshi se le danno di santa ragione, spariscono in rapida successione tre protagonisti: Cluzel, Di Meglio e Bautista, tutti scivolati, tutti arrabbiati, specie uno, lo spagnolo che butta via sogni di successo mondiale e terzo posto nel mondiale.
La vera grande delusione di questa stagione è lui, Bautista il Brad Pitt del paddock. Bello ma poco combattivo.
E a questo punto ci sono due giri che resteranno nella storia: la lotta tra Aoyama e Simoncelli, con tre, quattro sorpassi a giro ha esaltato lo spettacolo ma ha anche permesso a Barbera di attaccarsi ai due. Sul finale di gara Aoyama estrae dal cappello il coniglio, il colpo del ko decisivo. Giro record, allungo determinante e via a vincere gara e forse titolo e a dire chiaro e tondo che il re di Sepang è lui. Nel frattempo Simoncelli si impegna alla morte in un duello all'arma bianca con Barbera che perde sul traguardo al fotofinish.
Peccato davvero ma Sic non ha nulla da rimproverarsi: "Sono soddisfatto perché ho dato il massimo, più di così non ne avevo. Aoyama è stato bravissimo e ha meritato di vincere, bravi anche quelli del suo team. Il mondiale credo sia andato ma adesso mi pesa di più aver perso la volata finale con Barbera".
Giù dal podio arrivano con calma: Luthi a 14 secondi, poi Faubel, Wilairot, Debon, Pesek, il bravissimo Baldolini che arriva nella top ten, persino il russo Leonov porta a casa un punto. Non vede il traguardo Pasini, caduto senza danno mentre era in rimonta; De Rosa, schierato al via con un problema alle valvole dello scarico, sperando che la situazione si riprendesse, si è dovuto ritirare. Stagione finita in anticipo per Locatelli che, caduto dopo un urto con Karel Abrahm, ha riportato la frattura dello scafoide della mano destra. Ne avrà per sei settimane. . Bravi perché con il caldo che c'era, oltre 32 gradi, non era facile andare più forte. E poi in pista c'era un missile chiamato Aoyama, un leone di nome Marco e una volpe chiamata Barbera.
Bella gara, forse la migliore dell'anno che Aoyama commenta così: "Una gara tremenda, per i piloti, le gomme, le moto. Ho capito che bisognava restare davanti, anche rischiando, poi ho provato ad andarmene ma con Marco e Cluzel non era facile. A metà gara ho capito che ne avevo di più, forse a livello di gomme, e ho sfruttato questo margine".
Ma il GP di Malesia della 250 è stato anche il regalo d'addio di una classe che non vedremo più. Una vera decisione folle.
Adesso la classifica parla chiaro: Aoyama 252 punti, Simoncelli 231. A Valencia sarà dura per Marco, durissima…
Sepang è la sua pista amica, lo sapevamo alla vigilia, il team Scot è magico nel trovare la messa a punto perfetta della Honda, ma Hiroshi ha fatto davvero la gara da rivedere, con tanto di pole e giro veloce in gara.
Tra lui e il mondiale adesso c'è solo la gara di Valencia da affrontare con un vantaggio di 21 punti su Simoncelli.
Gara splendida, all'inizio grazie alla grande vena di uno strepitoso Jules Cluzel che ha lottato alla pari con Aoyama e Simoncelli. Marco, nel dubbio, è partito a razzo da una posizione piuttosto arretrata in griglia e ha iniziato a lottare senza mai tirarsi indietro. Nel gruppo di testa poca musica classica e parecchio metal, qualche contatto maschio ma non cattivo, insomma il motociclismo che piace a tutti. A metà gara, mentre Marco e Hiroshi se le danno di santa ragione, spariscono in rapida successione tre protagonisti: Cluzel, Di Meglio e Bautista, tutti scivolati, tutti arrabbiati, specie uno, lo spagnolo che butta via sogni di successo mondiale e terzo posto nel mondiale.
La vera grande delusione di questa stagione è lui, Bautista il Brad Pitt del paddock. Bello ma poco combattivo.
E a questo punto ci sono due giri che resteranno nella storia: la lotta tra Aoyama e Simoncelli, con tre, quattro sorpassi a giro ha esaltato lo spettacolo ma ha anche permesso a Barbera di attaccarsi ai due. Sul finale di gara Aoyama estrae dal cappello il coniglio, il colpo del ko decisivo. Giro record, allungo determinante e via a vincere gara e forse titolo e a dire chiaro e tondo che il re di Sepang è lui. Nel frattempo Simoncelli si impegna alla morte in un duello all'arma bianca con Barbera che perde sul traguardo al fotofinish.
Peccato davvero ma Sic non ha nulla da rimproverarsi: "Sono soddisfatto perché ho dato il massimo, più di così non ne avevo. Aoyama è stato bravissimo e ha meritato di vincere, bravi anche quelli del suo team. Il mondiale credo sia andato ma adesso mi pesa di più aver perso la volata finale con Barbera".
Giù dal podio arrivano con calma: Luthi a 14 secondi, poi Faubel, Wilairot, Debon, Pesek, il bravissimo Baldolini che arriva nella top ten, persino il russo Leonov porta a casa un punto. Non vede il traguardo Pasini, caduto senza danno mentre era in rimonta; De Rosa, schierato al via con un problema alle valvole dello scarico, sperando che la situazione si riprendesse, si è dovuto ritirare. Stagione finita in anticipo per Locatelli che, caduto dopo un urto con Karel Abrahm, ha riportato la frattura dello scafoide della mano destra. Ne avrà per sei settimane. . Bravi perché con il caldo che c'era, oltre 32 gradi, non era facile andare più forte. E poi in pista c'era un missile chiamato Aoyama, un leone di nome Marco e una volpe chiamata Barbera.
Bella gara, forse la migliore dell'anno che Aoyama commenta così: "Una gara tremenda, per i piloti, le gomme, le moto. Ho capito che bisognava restare davanti, anche rischiando, poi ho provato ad andarmene ma con Marco e Cluzel non era facile. A metà gara ho capito che ne avevo di più, forse a livello di gomme, e ho sfruttato questo margine".
Ma il GP di Malesia della 250 è stato anche il regalo d'addio di una classe che non vedremo più. Una vera decisione folle.
Adesso la classifica parla chiaro: Aoyama 252 punti, Simoncelli 231. A Valencia sarà dura per Marco, durissima…
1. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 42'55.689
2. Hector BARBERA SPA APRILIA 43'02.086
3. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'02.086
4. Thomas LUTHI SWI APRILIA 43'10.560
5. Hector FAUBEL SPA HONDA 43'14.866
6. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'15.256
7. Alex DEBON SPA APRILIA 43'15.944
8. Lukas PESEK CZE APRILIA 43'30.250
9. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 43'46.626
10. Shuhei AOYAMA JPN HONDA 43'59.875
11. Balazs NEMETH HUN APRILIA 44'04.606
12. Karel ABRAHAM CZE APRILIA 44'06.305
13. Valentin DEBISE FRA HONDA 44'13.634
14. Bastien CHESAUX SWI APRILIA 44'25.358
15. Vladimir LEONOV RUS APRILIA 44'39.225
16. Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 42'59.560
17. Raffaele DE ROSA ITA HONDA 37'10.405
18. Jules CLUZEL FRA APRILIA 24'35.585
19. Mattia PASINI ITA APRILIA 25'40.460
20. Mike DI MEGLIO FRA APRILIA 18'07.508
21. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 14'09.377
22. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 10'57.990
23. Axel PONS SPA APRILIA 4'30.975
2. Hector BARBERA SPA APRILIA 43'02.086
3. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'02.086
4. Thomas LUTHI SWI APRILIA 43'10.560
5. Hector FAUBEL SPA HONDA 43'14.866
6. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'15.256
7. Alex DEBON SPA APRILIA 43'15.944
8. Lukas PESEK CZE APRILIA 43'30.250
9. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 43'46.626
10. Shuhei AOYAMA JPN HONDA 43'59.875
11. Balazs NEMETH HUN APRILIA 44'04.606
12. Karel ABRAHAM CZE APRILIA 44'06.305
13. Valentin DEBISE FRA HONDA 44'13.634
14. Bastien CHESAUX SWI APRILIA 44'25.358
15. Vladimir LEONOV RUS APRILIA 44'39.225
16. Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 42'59.560
17. Raffaele DE ROSA ITA HONDA 37'10.405
18. Jules CLUZEL FRA APRILIA 24'35.585
19. Mattia PASINI ITA APRILIA 25'40.460
20. Mike DI MEGLIO FRA APRILIA 18'07.508
21. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 14'09.377
22. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 10'57.990
23. Axel PONS SPA APRILIA 4'30.975
Sepang (MAL) - Dimostrazione di classe e di forza da parte di Julian Simon, fresco campione del mondo che conquista un'altra vittoria, segno che il migliore è lui. Tre giri per le speranze di Marquez e Vazquez e poi, con una zampata di classe, lo spagnolo saluta tutti e se ne va. Dietro succede di tutto, compreso un high side di Webb che coinvolge anche Bradl che non riesce ad evitare la moto del britannico.
In pratica per tutta la gara c'è stato un gruppo che ha visto anche dieci piloti in lotta per il terzo posto. In questo magma brillano gli aggressivi Marquez (costretto al ritiro per una caduta) e Folger, il tedesco guida sopra le righe. E' spettacolare e aggressivo ma esagera e, inevitabilmente, va per terra. Simon controlla tutto, anche l'arrivo di Smith, suo compagno di squadra e unico rivale in Australia per il mondiale. Si capisce che i due rifaranno l'arrivo di Phillip Island, magari con la rivincita del britannico. Simon lo sa e controlla il rivale.
Intanto dietro si vedono numeri di grande spessore, ma si esagera anche, come capita a Vazquez che va fuori e a Simone Corsi che chiude in anticipo nella via di fuga. Peccato, ma il romano ha fatto vedere di essere combattente di razza e ha cercato di puntare al terzo posto.
Il finale ha il suo perché: Simon, da vecchia volpe della 125, sa che il ritmo basso (lo conferma il record sul giro di Dovizioso che resiste dal 2004) gli permette di tenere tutto sotto controllo. Dl resto lui è il miglior frenatore del gruppo e ha una moto perfetta… Quindi ci sono poche speranze. Infatti chiude la strada a Smith che dimostra di essere bravo, ma non come lo spagnolo…
E così con i due boys di Martinez, sul podio va Espargaro, giovane in grande crescita e più dotato rispetto al resto del gruppo. Quarto Gadea che ha fatto una grande rimonta, poi Terol, Cortese, Rabat e Iannone, primo degli italiani, in ottava piazza. Uno come lui, pesante e "fisicato" non poteva sperare di più in una pista così.
Decima piazza per Zanetti, il pilota che qualche mese fa ha selezionato da un gruppo di piloti asiatici le due wild card malesi presenti in gara. Di questi Ilias ha chiuso sedicesimo, a un passo dalla zona punti. Grande!
In pratica per tutta la gara c'è stato un gruppo che ha visto anche dieci piloti in lotta per il terzo posto. In questo magma brillano gli aggressivi Marquez (costretto al ritiro per una caduta) e Folger, il tedesco guida sopra le righe. E' spettacolare e aggressivo ma esagera e, inevitabilmente, va per terra. Simon controlla tutto, anche l'arrivo di Smith, suo compagno di squadra e unico rivale in Australia per il mondiale. Si capisce che i due rifaranno l'arrivo di Phillip Island, magari con la rivincita del britannico. Simon lo sa e controlla il rivale.
Intanto dietro si vedono numeri di grande spessore, ma si esagera anche, come capita a Vazquez che va fuori e a Simone Corsi che chiude in anticipo nella via di fuga. Peccato, ma il romano ha fatto vedere di essere combattente di razza e ha cercato di puntare al terzo posto.
Il finale ha il suo perché: Simon, da vecchia volpe della 125, sa che il ritmo basso (lo conferma il record sul giro di Dovizioso che resiste dal 2004) gli permette di tenere tutto sotto controllo. Dl resto lui è il miglior frenatore del gruppo e ha una moto perfetta… Quindi ci sono poche speranze. Infatti chiude la strada a Smith che dimostra di essere bravo, ma non come lo spagnolo…
E così con i due boys di Martinez, sul podio va Espargaro, giovane in grande crescita e più dotato rispetto al resto del gruppo. Quarto Gadea che ha fatto una grande rimonta, poi Terol, Cortese, Rabat e Iannone, primo degli italiani, in ottava piazza. Uno come lui, pesante e "fisicato" non poteva sperare di più in una pista così.
Decima piazza per Zanetti, il pilota che qualche mese fa ha selezionato da un gruppo di piloti asiatici le due wild card malesi presenti in gara. Di questi Ilias ha chiuso sedicesimo, a un passo dalla zona punti. Grande!
1. Julian SIMON SPA APRILIA 42'50.916
2. Bradley SMITH GBR APRILIA 42'52.030
3. Pol ESPARGARO SPA DERBI 42'57.209
4. Sergio GADEA SPA APRILIA 42'58.919
5. Nicolas TEROL SPA APRILIA 42'59.401
6. Sandro CORTESE GER DERBI 43'01.104
7. Esteve RABAT SPA APRILIA 43'06.030
8. Andrea IANNONE ITA APRILIA 43'13.067
9. Joan OLIVE SPA DERBI 43'17.304
10. Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 43'18.029
11. Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 43'18.775
12. Michael RANSEDER AUT APRILIA 43'25.754
13. Randy KRUMMENACHE SWI APRILIA 43'32.745
14. Dominique AEGERTER SWI DERBI 43'33.349
15. Luis SALOM SPA APRILIA 43'42.551
16. Elly ILIAS MAL APRILIA 43'50.770
17. Cameron BEAUBIER USA KTM 43'58.047
18. Jasper IWEMA NED HONDA 44'05.087
19. Jakub KORNFEIL CZE LONCIN 44'18.567
20. Muhammad ZULFAHMI MAL YAMAHA 44'49.695
21. Blake LEIGH-SMITH AUS HONDA 44'56.978
22. Quentin JACQUET FRA APRILIA 43'12.661 23.
Non Classificati
Simone CORSI ITA APRILIA 38'26.023
Johann ZARCO FRA APRILIA 38'49.900
Efren VAZQUEZ SPA DERBI 39'23.675
Luca MARCONI ITA APRILIA 33'36.360
Luca VITALI ITA APRILIA 33'15.366
Marc MARQUEZ SPA KTM 27'09.145
Scott REDDING GBR APRILIA 23'23.681
Jonas FOLGER GER APRILIA 25'05.503
Tomoyoshi KOYAMA JPN LONCIN 5'57.649
Primo giro non ultimato
Stefan BRADL GER APRILIA
Danny WEBB GBR APRILIA
2. Bradley SMITH GBR APRILIA 42'52.030
3. Pol ESPARGARO SPA DERBI 42'57.209
4. Sergio GADEA SPA APRILIA 42'58.919
5. Nicolas TEROL SPA APRILIA 42'59.401
6. Sandro CORTESE GER DERBI 43'01.104
7. Esteve RABAT SPA APRILIA 43'06.030
8. Andrea IANNONE ITA APRILIA 43'13.067
9. Joan OLIVE SPA DERBI 43'17.304
10. Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 43'18.029
11. Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 43'18.775
12. Michael RANSEDER AUT APRILIA 43'25.754
13. Randy KRUMMENACHE SWI APRILIA 43'32.745
14. Dominique AEGERTER SWI DERBI 43'33.349
15. Luis SALOM SPA APRILIA 43'42.551
16. Elly ILIAS MAL APRILIA 43'50.770
17. Cameron BEAUBIER USA KTM 43'58.047
18. Jasper IWEMA NED HONDA 44'05.087
19. Jakub KORNFEIL CZE LONCIN 44'18.567
20. Muhammad ZULFAHMI MAL YAMAHA 44'49.695
21. Blake LEIGH-SMITH AUS HONDA 44'56.978
22. Quentin JACQUET FRA APRILIA 43'12.661 23.
Non Classificati
Simone CORSI ITA APRILIA 38'26.023
Johann ZARCO FRA APRILIA 38'49.900
Efren VAZQUEZ SPA DERBI 39'23.675
Luca MARCONI ITA APRILIA 33'36.360
Luca VITALI ITA APRILIA 33'15.366
Marc MARQUEZ SPA KTM 27'09.145
Scott REDDING GBR APRILIA 23'23.681
Jonas FOLGER GER APRILIA 25'05.503
Tomoyoshi KOYAMA JPN LONCIN 5'57.649
Primo giro non ultimato
Stefan BRADL GER APRILIA
Danny WEBB GBR APRILIA
Sepang: Stoner vince, Rossi è Campione
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