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Welcome to Days Of Joy

di Andrea Padovani, foto di Marcello Mannoni il 11/05/2016 in Attualità

Perché per essere felici basta poco: una pista da flat track, qualche istruttore, una trentina di Ducati, una grigliata e una giornata intera da passare tutti assieme, giocando. La vita è fatta anche di piccole cose

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Scrambler Ducati… Un mezzo che sta diventando un simbolo, intorno a cui ruota un mondo. Un universo di colori, musica, emozioni che la casa di Borgo Panigale, in collaborazione con Dueruote, ha portato all'interno dell'impianto ASC alle porte di Pavia, trasformando per un giorno la nostra struttura nella Vairano Country House.

Un luogo dove gli appassionati del genere e i possessori della bicilindrica Ducati hanno potuto intrattenersi in pieno relax, scambiando quattro chiacchiere, tirando con l'arco, giocando a fare i cuochi. O ancora arrampicando su una parete artificiale e assistendo a una lezione sulla manutenzione della moto.
Diciamolo pure a voce alta… la scommessa era importante. Nulla di tutto quello che è successo a Vairano era scontato. Parallelamente a quello che in fondo rimane "solamente" un nuovo modello, non era affatto certo che si creasse un movimento di pensiero tanto forte. Insomma, chi avrebbe mai detto con sicurezza che il corso di flat-track avrebbe riscosso tanto successo? O che ci sarebbe stata tanta gente a calpestare l'aia della cascina di Vairano?

Uscire da un ufficio dove sulla carta si confeziona non una moto solamente, ma una filosofia di vita, e affrontare faccia a faccia il tuo interlocutore... beh, non è per niente facile. E la tensione era palpabile, quella nostra per aver accettato la sfida di organizzare un evento di questa portata, quella dei ragazzi Ducati perché era il momento della verità: guardare negli occhi chi ha sposato la tua causa ed è venuto lì a vedere chi sei, a giocare con te, a fare i traversi con la tua moto. Perché, al di là dei dati di vendita, trovare la sintonia con quello che in marketing si chiama "cliente" non ha prezzo e va al di là dei bilanci.
E anche noi di Dueruote, impegnati come istruttori e organizzatori, avevamo voglia di vedere gli scrambleristi. Capire chi sono, che facce hanno, da dove vengono. E gli scrambleristi stessi, una volta capito che le persone che scrivono su un giornale hanno una faccia, non hanno perso l'occasione per tempestarci di domande. Alla fine si è creata una chimica speciale... santificata poi da sane chiacchierate "di moto", davanti alla costina appena tirata giù dalla griglia.
Il cuore pulsante del primo dei Days of Joy sono le due scuole di guida, quella destinata ai neofiti e - soprattutto - quella di flat track tenuta su una pista appositamente realizzata, sotto la supervisione del due volte Campione del Mondo di specialità Fabrizio Vesprini. Polvere, sudore, traversi… perché Scrambler è questo e molto altro ancora.
"Facevo cross a 16 anni ma poi, per i successivi trenta, non ho mai messo le ruote sullo sterrato. Della giornata mi è piaciuto il coinvolgimento e il fatto che il corso fosse alla portata di tutti. Ma non per questo è stato banale. Ho capito come girare in un ovale, ho imparato le basi del flat-track. Quand'è che fanno una Sixty2 dedicata a questa specialità?". A parlare è Dario.

Anche Simone non ha dubbi: "Uso la Scrambler tutti i giorni e ora che so andare anche in fuoristrada non mi ferma più nessuno… a parte mia moglie!". Sguardi rilassati, musica, e molta consapevolezza in più. Perché guidare sulla terra significa aumentare la soglia di sicurezza anche su asfalto. "Era la prima volta in tutto. Nel flat-track e in fuoristrada. Ed è andata benissimo, non sono mai caduto! Ho imparato a gestire la moto in sbandata e a dosare l'acceleratore. Sento di avere acquisito un maggior controllo… Cosa mi porto a casa? Tanta soddisfazione e tanta polvere nel filtro!". Davide ha un sorriso così alla fine delle sei ore di corso...

Federico e Alessia
vengono dai dintorni di Torino. Lui è il possessore di una Panigale 959 e per un giorno decide di assaggiare la polvere, lei fa il corso base. Al di là dell'esperienza di fortunata (si fa per dire…) passeggera della Panigale, Alessia non ha mai guidato la moto. Mai mai! A ora di pranzo già scorrazza da sola sulla Sixty2 della scuola… e pomeriggio prende ancora più sicurezza. "Adesso credo proprio che proverò a prendere la patente A…" confessa.
Stanchi ma felici? Sì, di solito si dice così. Ma pure insaziabili. Quando fa sera e gli proponiamo un giro stradale per provare tutti i modelli della gamma Scrambler, non passa un minuto e sono già tutti col casco in testa.

Tutto questo è stato il primo appuntamento con i Days of Joy, il prossimo sarà domenica 19 giugno, per iscrivervi, cliccate qui!

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