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Quadro Vehicles: Qooder

Stefano Borzacchiello, foto Massimiliano Serra il 28/08/2018 in Anteprime

Nell'epoca in cui i veicoli multiruota sono diventati la normalità, soltanto uno è capace di piegare su quattro ruote, alla ricerca della massima sicurezza in ogni condizione. Scopriamo come è fatto e come si guida il nuovo Qooder. Già in vendita a 11.190 euro chiavi in mano

Quadro Vehicles: Qooder
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Una ruota anteriore e una posteriore, una volta moto e scooter erano fatti solo così. Poi sono arrivati i veicoli multiruota capaci di inclinarsi, e tutto è cambiato. La rivoluzione è iniziata dagli scooter, con il tre ruote Piaggio MP3 che nel 2006 ha aperto una via poi seguita da altri costruttori, e si è allargata quest’anno anche alle moto con la Yamaha Niken.

 

Il primo e unico

Le ruote però possono anche arrivare a quattro, come ha dimostrato Quadro Vehicles con la presentazione a EICMA 2012 del primo scooter a quattro ruote basculanti: che oggi si presenta rinnovato, evoluto, aggiornato e ribattezzato Qooder.
Un mezzo ancora innovativo e unico sul mercato, in quanto è il solo basato su un sistema di sospensioni idropneumatiche (HTS, Hidraulic Tilting System) all’anteriore e al posteriore che consentono il basculamento, evitando che ciascun pneumatico perda contatto con l’asfalto. Un altro elemento distintivo del Qooder - che monta un motore monocilindrico da 399 cc posto al centro del telaio in tubi - è la trazione a due ruote motrici. La trasmissione finale conta su due cinghie dentate, una per ruota, e integra un differenziale come sulle automobili.

 

Come sottolinea Quadro Vehicles, il nuovo Qooder vuole rappresentare un modo di spostarsi innovativo e alternativo. Un mezzo pensato per attirare magari chi desidera lasciare la macchina, ma cerca qualcosa che gli dia più fiducia di uno scooter tradizionale con qualsiasi condizione atmosferica; e che, cosa non da poco, si possa guidare anche con la sola patente B.

Prima del test

Di fronte a una forte novità, l’approccio giusto è evitare i preconcetti. Per apprezzare al meglio il Qooder, così, prima di iniziare il test abbiamo cercato di resettare tutto il nostro bagaglio di esperienze, salendo in sella senza pensare a quante ruote avevamo sotto di noi.

Pronti via la posizione di guida è accogliente: si sta seduti sulla sella ben conformata (con tanto di schienalino di serie) con le braccia che impugnano l’ampio manubrio: è tutto naturale. Ridotto invece per via del tunnel lo spazio sulla pedane, specie su quella destra dove è presente il pedale che attiva la frenata integrale.

La prova del Qooder

Una volta partiti la sensazione di solidità trasmessa dal Qooder è tangibile. I quattro punti di appoggio offerti dalle sue ruote permettono di stare in equilibrio anche da fermi, senza quasi rendersene conto; sembra scontato, ma non lo è. Fatti i primi metri, al momento di impostare la prima curva ci rendiamo conto che il Qooder richiede una certa energia per inserirsi nella svolta. Più che di forza, come capiremo, è una questione di tecnica: occorre impostare pieghe accentuate anche a bassa velocità, per dirla in modo brutale “va tirato dentro la curva”.

È meno immediato di un tre ruote, ma una volta instaurato il feeling, tutto cambia: si prende confidenza e il limite di piega sembra non arrivare mai. Si prova sempre più gusto a guidarlo e a raggiungere inclinazioni incredibili in totale sicurezza, a prescindere dalle condizioni dell’asfalto e dal fatto che questo sia asciutto o bagnato. La solidità dell’avantreno va di pari passo con quella del posteriore: impostata la traiettoria, il Qooder la percorre preciso, senza scomporsi.

Nei cambi di direzione non è fulmineo, ma metabolizzati i suoi tempi di reazione, anche qui ci si diverte. Il blocco del basculamento non è elettrico come su molti tre ruote, ma basta abbassare la leva nel retroscudo per far si che resti verticale perfettamente in equilibrio.

Se da fermo il Qooder sembra più grande degli altri midi e maxi, nella realtà non è più ingombrante di un maxi a due o tre ruote; e seppure la maneggevolezza non sia il suo punto di forza, non si resta mai bloccati nel traffico; ancora una volta, prese le misure lo slalom diventa naturale. Il peso elevato si fa sentire, ma grazie al buon bilanciamento generale imparare a gestirlo non è un problema. Anche parcheggiare nel box è semplice: si può anche spingerlo a motore spento, visto che rimane in equilibrio sulle quattro ruote.

Il Qooder avendo quattro ruote ha quattro dischi freno. La frenata è efficace: basta usare la leva sinistra e come sulle auto si frena con tutti i dischi, la leva destra invece lavora sulla coppia di dischi anteriori. Frenando quindi con entrambe le leve come si è abituati capita di sentire delle interferenze fra le due leve. Difficile modulare la frenata con il pedale, che se premuto con decisione porta al bloccaggio delle ruote: l’ABS non è disponibile, e in generale i controlli elettronici sono assenti.

In viaggio

Lasciata la città per imboccare l’autostrada, si apprezza il riparo aerodinamico, specie sul modello in prova con plex regolabile (manualmente). Nei lunghi trasferimenti la posizione di guida del Qooder è comoda e rilassante; anche al passeggero è dedicata un’ampia porzione di sella, ma essendo sistemato molto più alto del pilota è maggiormente esposto alle turbolenze. Se in città il motore, accordato a una trasmissione a punto e solo un po’ rumorosa, muove il Qooder con disinvoltura, per viaggiare in autostrada ci vorrebbe forse un’unità un po’ più performante, specie nei sorpassi.

La capacità di carico del Qooder

Per una volta abbiamo voluto raccontarvi prima di tutto come va il mezzo in prova, ma come per ogni commuter la qualità e la praticità restano centrali. Il Qooder è ben fatto e ha quel che serve: un sottosella ampio, due vani nel retroscudo di cui uno dotato di presa USB dove ricaricare lo smartphone, e spazio sopra l’ampio tunnel per appoggiare lo zaino. Per aumentare la capacità di carico si può sempre montare, come sul modello in prova, il bauletto.

Il prezzo del nuovo Qooder

Il Qooder costa 11.190 euro c.i.m. Al momento non ha un rivale diretto con cui confrontarsi e rappresenta una proposta unica ed esclusiva; se paragonato a un pari cilindrata a due ruote risulta più caro, e anche rispetto a un tre ruote 400 o 500 il suo prezzo è superiore.

 

Dati tecnici dichiarati

Motore
1 cilindro orizzontale, 399,0 cc,
23,8 kW (32,5 CV) a 7.000 giri,
38,5 Nm (3,92 kgm) a 5.000 giri;
serbatoio 14 litri
 

Trasmissione
automatica con frizione centrifuga
 

Ciclistica
Telaio in tubi di acciaio,
sosp. anteriore e posteriore
HTS (Hydraulic Tilting System)
 

Pneumatici (Freni)
Ant 2x 110/80-14”(2 dischi da 240 mm)
Post. 2x 110/80-14” (2 dischi da 240 mm)
 

Dimensioni (mm)
altezza sella 780 - interasse 1.580 - lunghezza 2.200 - larghezza nd - peso in ordine di marcia 281 kg

Dotazioni
freno stazionamento presente, pedane passeggero estraibili, 1 presa USB + 1 presa 12 Volt, vano sottosella 1 casco integrale, vani retroscudo 2, senza serratura

Colori disponibili
Bianco, blu, rosso, nero, grigio

Su Dueruote di ottobre, presto in edicola, i rilevamenti del nostro centro prove e le sue valutazioni.

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