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Honda CB1000R

Alessandro Codognesi il 27/03/2018 in Anteprime

La Casa giapponese ha creato una naked piena di fascino. Equilibrata, sportiva ma non troppo, ricercata ma non kitsch, con lei Honda ha (ri)trovato il perfetto punto di equilibrio

Honda CB1000R
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Correva l’anno 2008 e Honda presentava al mondo intero la prima, folgorante CB1000R. Una maxi naked figlia di un’italianissima matita, quella di Paolo Cuccagna, e di una meccanica sportiva ma non esasperata. Bingo: la maxi CB ha una carriera invidiabile, che dura una decade e che ogni anno è un successo. La concorrenza però incalza, si fa numerosa e sempre più moderna. Arriva il 2018, Honda cambia tutto e presenta la sua nuova ammiraglia, che tiene fede ai valori della sua antenata, ma che è nuova dal primo all’ultimo dado.
Faro tondo, forme sinuose, targa sul parafango. A colpo d’occhio la nuova CB1000R sembra quasi una special e nella sostanza è una moto curata, in grado di abbinare prestazioni al fulmicotone a linee classiche e filanti.

Come è fatta

Il motore è il noto quattro cilindri in linea ma rispetto al precedente è ben più in forma: eroga 145 CV a 10.500 giri e 104 Nm. Lo fa grazie ad accortezze come i nuovi pistoni forgiati, il rapporto di compressione aumentato, l’impianto di aspirazione rivisto e altre furbizie da ingegnere. I consumi dichiarati sono di 17,2 km/litro. I rapporti del cambio sono stati accorciati in media del 4% per aumentare l'accelerazione: nelle prime tre marce fa meglio persino della Fireblade. L'impianto di scarico 4-2-1 pesa 11,2 kg, cioè 4,5 in meno rispetto al precedente. La frizione è assistita e anti-saltellamento.

A tenere a bada questa esuberanza ci pensa la nuova elettronica che passa dal comando Throttle By Wire (TBW) abbinato ai tre Riding Mode (Rain, Standard e Sport) che modificano erogazione, freno motore e controllo di trazione. Manca tuttavia la piattaforma inerziale. Il quarto Riding Mode (User) è personalizzabile in tutti i parametri.
Più CV e meno chili: grazie a una dieta rigorosa pesa 12 kg in meno, ora 212 kg con il pieno. È compatta: la posizione di guida è più comoda e rilassata, con il manubrio allargato (+12 mm) e rialzato (+13 mm) e la seduta più alta di 5 mm (830 mm).

Il telaio mantiene lo schema monotrave superiore ma ora è in acciaio scatolato (prima in alluminio), con piastre laterali e monobraccio (-14,7 mm) in lega di alluminio. L'inclinazione del cannotto di sterzo è di 25°, l'interasse è cresciuto di 10 mm fino a 1.455. La forcella Showa SFF-BP (Separate Function Front Fork - Big Piston) concentra in un solo stelo le funzioni di smorzamento, a beneficio del peso. È completamente regolabile, mentre il mono non lo è nella compressione. L'impianto frenante adotta dischi da 310 mm e pinze radiali a 4 pistoncini. Cresce la misura del pneumatico posteriore, da 180/55 a 190/55, montato su un cerchio con canale da ben 6". La fanaleria è full-led.

CB1000R+ ancora di più

A chi non basta, Honda propone la CB1000R+, riconoscibile per le finiture metalliche, il guscio monoposto e altri dettagli specifici come i parafanghi e la griglia di protezione del radiatore. Sul piano tecnico offre il cambio elettronico (up&down) e le manopole riscaldabili. Tre le colorazioni: nera, bordeaux e blu scura, mentre i prezzi partono da 13.790 euro per la standard, 15.090 euro per la “+”.

Contro la dittatura delle massicce e ingombranti maxi enduro, la nuova CB si contrappone come un ciclista magro ma in forma. È tutta lì, compatta e leggera: non serve chiedere una mano ai passanti per manovrarla. La sella è bassa, il serbatoio svasato, le pedane alte e arretrate quanto serve e non di più. Non c’è nemmeno un telaio perimetrale a ingombrare la zona cosce, a differenza di qualche sua potenziale rivale.

E la qualità delle finiture è sorprendente, in un’epoca di plastiche economiche: il serbatoio non ha saldature a vista, il motore è lavorato con meticolosità e dedizione, la strumentazione non è a colori ma è ben leggibile. Honda sa di avere gioco in questo campo, quello della precisione, e la CB ne è una magnifica dimostrazione.

Una Honda per amica

Il motore 4 in linea gira a un minimo perfetto, la voce allo scarico è piena ma educata. La frizione è a cavo e non è regolabile: peccato. Il quickshifter è preciso (ma non così rapido), lo sterzo leggero e ampio a sufficienza per lo zig zag nel traffico, il poco peso è ben centrato, la frenata non è aggressiva. Anche le sospensioni hanno una prima parte di escursione piuttosto morbida e l’acceleratore, nei primi gradi di rotazione (e regime), fornisce risposte melliflue. Ci si sente a casa, ci si sente su una Honda. Ma non fatevi ingannare: il suo animo è tutt’altro che temperato, e basta un’uscita di curva un po’ allegra per ricordarlo.

La spinta del 4 cilindri è pacata fino ai 4.000 giri, costante, ma oltre questo regime suona l’heavy metal, quello duro, e fino agli alti regimi. Gustoso, prorompente ma mai incontrollabile, fa godere senza spaventare. Meno male che l’elettronica (silente) e l’impianto frenante (potente e dal comando progressivo) vigilano come saggi lungimiranti, mettendovi in salvo quando avete esagerato.

La ciclistica è una rivelazione: è accordata al carattere del motore in maniera squisita ed è equilibrata, sempre adatta allo spirito del pilota. Si può aggredire una serie di tornanti sicuri di un assetto rigoroso e di un avantreno comunicativo, oppure farsi lo struscio sul lungomare senza che il motore scalci o le sospensioni sobbalzino sui tombini. Tutto merito del peso contenuto.

Difficile coglierla in fallo: alla sua ciclistica precisa e al possente motore la CB abbina un raro equilibrio. C’è giusto qualche vibrazione al manubrio agli alti regimi e la protezione aerodinamica è nulla. Ma è pur sempre una maxi naked, cosa vi aspettavate?

Dati tecnici dichiarati

Motore 
4 cilindri in linea,998 cc
alesaggio x corsa 75x56,5 mm
raffreddamento a liquido
rapporto di compressione 11,6:1
distribuzione doppio albero 
a camme in testa 
4 valvole per cilindro
iniezione elettronica Honda PGM-FI
lubrificazione forzata a bagno d’olio

Trasmissione
finale a catena
frizione multidisco in bagno d'olio 
cambio a 6 rapporti con comando meccanico
frizione assistita e antisaltellamento

Controlli elettronici 
gestibili dal pilota
Controllo di trazione
Erogazione potenza
Freno motore

Ciclistica
Monotrave superiore in acciaio 
inclinazione cannotto di sterzo 25°
avancorsa 100 mm
forcella Showa SFF-BP
monobraccio in alluminio ammortizzatore
Showa regolabile 
escursione 120/131 mm

Freni
ant. 2 dischi da 310 mm 
pinze radiali a 4 pistoncini
post. disco da 256 mm
pinza a doppio pistoncino, ABS

Pneumatici
ant. 120/70-R17 - post. 190/55-R17

Dimensioni (mm)
lunghezza 2.120 - larghezza 789
interasse 1.455 - altezza sella 830
serbatoio da 16,2 litri
peso in ordine di marcia 212 kg

Prestazioni dichiarate
107 kW (145 CV) a 10.500 giri,
104,0 Nm (10,60 kgm) a 8.250 giri
Colori disponibili
grigio, nero, rosso

Pregi e difetti

Pregi
Motore
Ciclistica
Difetti
Vibrazioni

Honda CB1000R
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