Moto & Scooter
Astemo 2025: Showa, Nissin e Keihin lanciano i nuovi prodotti di punta
Quando incontri grandi fornitori di tecnologia come Bosch, Conti o Astemo, il rischio è sempre quello di perdersi. Astemo, che nasce dalla fusione delle ex controllate di Honda Showa, Nissin e Keihin con la divisione automotive di Hitachi, ha portato a Eicma una carrellata di nuove tecnologie che abbracciano freni, sospensioni, elettronica di bordo e trasmissione: difficile dire cosa sia più interessante, ma difficile anche trovare un filo conduttore.
La modalità di lavoro di Astemo è quella del miglioramento continuo, tipico della mentalità giapponese. Si lavora su più fronti e con grande meticolosità: basti dire che per gli ARAS basati su telecamera, che vediamo in forma prototipale da ormai qualche anno, si parla di vedere le prime applicazioni in produzione verso il 2030: un orizzonte che poche aziende al mondo hanno nei loro progetti.
ARAS: ora la telecamera rileva i dossi
Vediamo allora le tante novità di Astemo per il 2025 partendo proprio da questa tecnologia, la più lontana nel tempo. Astemo ha deciso di non usare i radar, bensì le telecamere stereo, più efficienti nel rilevare la profondità. A differenza del radar, le telecamere vedono nel campo ottico e quindi più o meno quello che vedono gli occhi: molto efficaci nel distinguere oggetti fermi da oggetti in movimento, sono meno a loro agio in condizioni di nebbia, forte pioggia o maltempo.
Oltre ad offrire gli ormai consueti supporti alla guida come il Forward Collision Warning (FCW), l'Emergency Brake Assist (EBA) o l'Automatic Emergency Braking (AEB), Astemo sta lavorando per rilevare in tempo reale il fondo stradale, comunicando le informazioni ad altri dispositivi di bordo, come le sospensioni elettroniche, in modo da poterle predisporre ad affrontare per esempio un dosso.
L’algoritmo che identifica quello che vede la telecamera (infrastruttura, veicolo, animale, ciclista, pedone, ecc.) è particolarmente sofisticato, come lo è l’interazione tra queste informazioni e le decisioni che devono essere prese dalle centraline di bordo: il che spiega i lunghi tempi di sviluppo di questo sistema.
Showa EERA: regolazione dell’altezza aggiornata
Showa è stata la prima a offrire, già nel 2019, la regolazione dell’altezza sfruttando le sospensioni attive, inizialmente con un originale sistema “passivo” che dopo aver abbassato la moto recuperava quota sfruttando i trasferimenti di carico in accelerazione. Il sistema è stato poi evoluto alimentandolo con la pompa dell’ABS, ma anche in quel caso la velocità di reazione restava un po' troppo bassa.
Ora il nuovo sistema EERA (Electronically Equipped Ride Adjustment) Heightflex può contare su un attuatore dedicato, sia per il mono che per la forcella, nel cui fodero oltre al potenziometro che misura l’affondamento è ora installata una delle pompe a ingranaggi più piccole al mondo, ispirata alle pompe sviluppate da Astemo per il mondo dei fuoribordo. Un piccolo capolavoro di miniaturizzazione, che riporta alle meraviglie del Giappone di una volta.
Ora l’abbassamento dell’assetto è più rapido (circa 6 secondi, quasi la metà della versione basata sulla pompa ABS) e soprattutto avviene simultaneamente sui due assi. Può essere installato su forcelle SFF con steli da almeno 43 mm, insieme al sistema di controllo EERA Gen2. Lo abbiamo provato allo stand Astemo di Eicma verificando il notevole e rapido abbassamento dell’altezza che consente di mettere agevolmente i piedi a terra e un quasi altrettanto rapido ripristino dell’assetto di guida. È facile immaginare che questi sistemi si diffonderanno sulle Adventure e crossover di alta gamma che montano sospensioni Showa, a partire da Honda Africa Twin Adventure Sports e Kawasaki Versys 1100.
Freni: novità per l’off-road racing
In campo off-road il brand Nissin è una delle forze dominanti, e a Eicma è stato presentato l’ultimo sviluppo dedicato al mondo racing, in particolare motocross ed enduro. Si tratta di una pinza con pastiglia flottante pensata per smaltire meglio il calore prodotto durante le frenate più lunghe.
L’obiettivo è quello di avere soprattutto un comportamento e una risposta costanti al variare del carico, ottenuto attraverso una diversa forma delle tenute e un diverso materiale dei pistoncini: modifiche invisibili all’occhio, ma assolutamente ben percepibili alla leva, come abbiamo potuto verificare in una dimostrazione pratica.
Di visibile c’era poi la nuova pinza racing 2025, che oltre ad adottare queste tecnologie è alleggerita del 15% e con un colpo d’occhio ancora più racing. La vedremo in gara nel 2025 e in aftermarket alto di gamma.
All'estremo opposto della gamma Nissin, era esposta la nuova pinza monoblocco per moto leggere, capace di dare un tocco racing e migliori prestazioni alle piccole cilindrate sempre più diffuse anche da noi.
Mobilità elettrica: integrazione per il mondo scooter
Infine, spazio anche al mondo elettrico, dove Astemo continua a sviluppare soluzioni molto razionali per la mobilità urbana nella gamma di potenze fino a 11 kW, che equivale alle moto e scooter di 110-125 cc diffusissimi a livello globale.
In questo caso la direzione è quella dell’integrazione di componenti in precedenza separati, alla ricerca di maggiore compattezza, leggerezza, efficienza e riduzione dei costi. L’E-axle di Astemo integra il motore elettrico, uno stadio di riduzione e l’inverter di controllo. Il sistema, che era già stato semplificato e compattato a Eicma 2023, nell’edizione 2024 è diventato ancora più piccolo e meglio raffreddato.
L’inverter è stato ruotato di 90°, posizionandolo perpendicolare all’asse del motore e integrando così il sensore rotativo, riducendo il numero delle parti. È migliorato anche il suo raffreddamento. Nel frattempo Astemo continua a lavorare sul suo BMS, il sistema di gestione della batteria che è centrale per le prestazioni dei veicoli elettrici.
Parola d’ordine: armonia
Non possiamo non spendere qualche parola per un oggetto piuttosto particolare, ma che riassume in sé tutta la filosofia giapponese dell’armonizzazione tra le parti, filosofia che comincia finalmente ad essere applicata alla componentistica affluita sotto il grande ombrello di Astemo.
Parliamo dei piedini forcella co-sviluppati da Showa e Nissin sul concetto del “design funzionale armonizzato”, ovvero lavorando insieme anziché sviluppare separatamente ogni componente per poi interfacciarsi solo al momento di montarlo.
Oltre alla originale forma, sono stati raggiunti risultati interessanti in termini di riduzione del peso (-200 g sulle masse non sospese) e della dissipazione di calore (-5% medio di temperatura pastiglia), sempre assicurando una rigidità ottimale di tutte le parti. Senz’altro è una direzione di sviluppo che valorizza al massimo la scala di questo fornitore, e che dovremmo vedere applicata probabilmente a partire dal mondo racing (WSBK).
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