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Moto & Scooter

Moto "Made in China": le 5 imitazioni più clamorose

Carlo Pettinato
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Moto "Made in China": le 5 imitazioni più clamorose
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Moto "Made in China": le 5 imitazioni più clamorose

Tutte le regine di mercato sono vittime di quest’opera di copia-incolla da parte di produttori orientali da noi per lo più sconosciuti. Dalla simil R 1250 GS alla “fake Harley 883”, ecco le copie più spudorate

Definizione di “cinesata”: un bene prodotto in oriente, non necessariamente in Cina, copia spudorata di qualità nettamente inferiore all’originale e dal prezzo d’acquisto molto più basso. Per anni, le “cinesate” sono esistite anche in campo motociclistico e, anzi, erano le uniche proposte che arrivassero dalla Cina. Tornando indietro a venti o quindici anni fa, era difficile immaginarsi una moto cinese all’altezza della concorrenza europea o giapponese: esistevano solo imitazioni di modelli diffusi sul nostro mercato.  Oggi la situazione è ben differente, le case cinesi si sono evolute enormemente e arrivano a sfornare anche prodotti di tutto rispetto, sempre a prezzi molto interessanti, ma le cinesate esistono ancora, anche se magari non arrivano qui da noi. Quasi sempre copie che delle “nostre” motociclette riprendono solo l’estetica e parte del nome, con soluzioni tecniche ben più modeste. Ne abbiamo cercate alcune, ed ecco la nostra selezione delle 5 copie cinesi di moto più assurde.
Ducasu DK 400
Anche il nome e il font con cui esso è stampato sulle carene sono un’imitazione. Vorrebbe essere la Panigale cinese, ma il suo vero nome è Ducasu DK 400. Il look è in realtà quello della Supersport 950, ma le soluzioni tecniche sono distanti anni luce da quelle sviluppate a Borgo Panigale. Si tratta di una moto da 384 cc con 25 cavalli, tuttavia equipaggiata con un sofisticato forcellone monobraccio, esattamente come la Ducati da cui ha preso spunto. Bello anche il doppio terminale basso sul lato destro, peccato per la poca fantasia. 
HJMoto HJ500-8
Bicilindrico parallelo a doppio asse a camme in testa, 4 valvole per cilindro, ruote da 21 e 18”, anche se a giudicare dalle foto sembrano esisterne anche con 19 e 17”. Potrebbe essere una Honda Africa Twin e invece è il suo clone da metà della cilindrata. La HJMoto HJ500-8 è la adventure cinese “ispirata” alla CRF 1000 L: potenza di 48 cavalli, cambio a 6 marce, telaio in acciaio e 200 mm di escursione della forcella. Poi ci sono addirittura, dichiarati per lo meno, 42 litri di capienza di serbatoio, 25 anteriori e 17 posteriori. Dovesse riuscire a tener botta, si potrebbe quasi arrivare a Dakar senza fare rifornimento.
Xiang Shuai XN650N
Non solo le europee e le giapponesi vengono prese di mira, ma anche le americane. La Xiang Shuai XN650N è una fedele imitazione della Harley-Davidson 883. Se la veste estetica è identica, le differenze tecniche, come sempre, sono consistenti: la 883 originale è spinta dal bicilindrico Evolution da, appunto 883 cc, la XN650N è, come lascia intendere il nome, un 650. La potenza dichiarata è però la medesima: 53 cavalli per entrambe. È parzialmente copiato anche il nome: la sigla completa della H-D è XL883N. 
BNK Moto, tutta la gamma
Le BNK le abbiamo scovate a EICMA 2023: un’intera gamma di moto da fuoristrada copiate spudoratamente dai modelli del gruppo KTM, cross, enduro e rally. Non solo, visitando oggi il sito scopriamo che esistono le G-Series, copia delle GASGAS, K-Series, KTM, H-Series, Husqvarna e B-Series, Honda. Insomma, un po’ per tutti i gusti. Il loro stand aveva lasciato qualche perplessità, tra marchi di componentistica palesemente contraffatti e altri elementi invece ben rifiniti. Ci era stato assicurato che sarebbero arrivate sul mercato europeo con prezzi infinitesimali rispetto ai corrispettivi originali, staremo a vedere…
Mo Xiao MX500-7D
Dulcis in fundo, la copia della regina dei grandi viaggi, la BMW R 1250 GS. Questa MX500-7D non arriva, purtroppo o per fortuna, a imitare il motore con architettura boxer, ma si limita ad un più convenzionale propulsore parallelo, probabilmente quello firmato Loncin da 471 cc e 45 cavalli. Il forcellone è monobraccio, le ruote sono da 19 e 17” a raggi tangenziali. Mo Xiao è nota anche per aver imitato le Ducati Panigale e Streetfighter V4, come a dire che al peggio non c’è mai fine.

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