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Moto & Scooter

MBP acquisisce Morbidelli

Redazione
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Gilberto Parlotti
Da sinistra, Sergio Grassini, Franco Ringhini, Eugenio Lazzarini
Graziano Rossi, classe 500, Imatra 1979
Mario Lega, classe 250, Abbazia
Pier Paolo Bianchi
Giancarlo Morbidelli e la sua V8 850

Il marchio di proprietà del gruppo Keeway rileva (e si fonde con) lo storico marchio pesarese, diventato celebre grazie alle corse negli Anni 70

MBP Moto annuncia l’acquisizione del leggendario marchio Morbidelli. L’iniziativa segna un nuovo capitolo nella storia di MBP Moto che, dopo un inizio timido sul mercato italiano nel gennaio 2023, cambia nome e si rilancia. La fusione tra i due brand, che porta alla creazione del marchio Morbidelli, punta a ridefinire i contorni dell’eccellenza motociclistica e affascinare i motociclisti di tutto il mondo. Dante Bustos, CMO di Keeway Group: “Questa acquisizione è una testimonianza dell’aspirazione di MBP Moto all’eccellenza nel settore motociclistico. Siamo entusiasti di dare il benvenuto a uno storico marchio premium come Morbidelli nella nostra famiglia. Ci permetterà di fondere l’eredità delle corse e dell’artigianato Made in Italy con la nostra visione del futuro del motociclismo. La nostra passione per l’innovazione, abbinata alla ricca eredità di Morbidelli, porterà alla creazione di motociclette con una miscela ineguagliabile di prestazioni, design e storia”. Lo slogan di Morbidelli “Beyond the Ride” evidenzia la filosofia del marchio di regalare ai motociclisti un’esperienza: di guida, ma soprattutto di viaggio, in cui la strada e la moto siano i ponti che uniscono persone e orizzonti all’insegna della passione, dell’avventura e della libertà. La gamma Morbidelli sarà composta da moto stradali e crossover da 125 a 1000 cc e da scooter tra i 125 e i 500 cc. Il lancio inizialmente riguarderà Europa, Stati Uniti e Cina, per proseguire in tutti i Paesi nei quali è presente il Gruppo Keeway. Il portfolio prodotti includerà anche una gamma di moto e scooter elettrici, sul mercato nella prima metà del 2025. Gli investimenti e la strategia sono di lungo periodo. A Bologna nasceranno il “Centro Stile Morbidelli” e un nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo, per esplorare nuove tecnologie e materiali, migliorando il design e le prestazioni delle Morbidelli e portando l’eccellenza motociclistica italiana nel mondo, in nome dell’eredità e della passione di Giancarlo Morbidelli.  

MORBIDELLI: LA STORIA

Giancarlo Morbidelli (1934) è stato un genio della meccanica, un brillante imprenditore e una leggenda delle due ruote. Nato a Pesaro, crea dal niente un’azienda per la produzione industriale di macchine utensili per il legno, che nell’arco di soli 15 anni ha un tale successo da esportare i suoi prodotti in tutto il mondo. La sua vera passione sono però le motociclette, in particolare quelle da corsa, ed essendo un visionario arriva a costruire, in pochi anni e partendo da una piccola officina ricavata nello stabilimento aziendale, delle moto da Gran Premio. È il 1968 quando nasce il marchio Morbidelli. La prima moto è una GP di 50 cc. La prima vittoria risale al 1971, con Gilberto Parlotti nel Gran Premio di Cecoslovacchia, su una 125. Nel 1975 vince il Campionato del mondo Costruttori e Piloti classe 125, con Paolo Pileri in sella. Tra il 1975 e il 77 vincerà un totale di 7 titoli iridati, tra Piloti e Costruttori, compreso quello della classe 250 nel 1977 con Mario Lega. Nel 1979 debutta nella classe regina, con una 500 a quattro cilindri, ma senza particolare successo, e nel 1982 l’attività del reparto corse cessa. Nel 1999 Giancarlo Morbidelli crea, a Pesaro, un museo dedicato alle motociclette che diviene uno dei più importanti del mondo, ma chiuderò i battenti lo stesso anno della scomparsa di Morbidelli, nel 2020 a 85 anni.  
Gilberto Parlotti
Da sinistra, Sergio Grassini, Franco Ringhini, Eugenio Lazzarini
Graziano Rossi, classe 500, Imatra 1979
Mario Lega, classe 250, Abbazia
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Giancarlo Morbidelli e la sua V8 850

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