Moto & Scooter
Peugeot SPx Concept: il ritorno del tubone (ma elettrico)
È la reincarnazione del Peugeot 103, ma 50 anni dopo. Leggero e funzionale, punta a rivoluzionare la mobilità urbana
Erano i primi anni ’70 quando Peugeot lanciava il mitico 103, ciclomotore che qui da noi apparteneva alla categoria dei “tuboni”, dotato anche di pedali. Il 103 arrivò nel posto giusto e al momento giusto, passando alla storia come il mezzo che mobilitò e diede l’indipendenza ad una Francia reduce dalle proteste del ’68 e forte del diritto di voto esteso ai diciottenni nel ’74.
Economico e pratico. Queste le chiavi del successo del Peugeot 103, che cinquant’anni più tardi si reincarna in un concept elettrico, il Peugeot SPx. È la riscossa dei tuboni, ciclomotori spartani e ultra razionali ideati espressamente per i trasferimenti urbani, ma non per questo poco attenti allo stile.
Il concetto è semplice: ottimizzare gli spostamenti individuali in città, in un’epoca in cui la mobilità tradizionale (endotermica) è sempre più osteggiata. Peugeot SPx Concept, pur ad uno stato prototipale, mette in pratica la consegna con una struttura leggera, telaio in alluminio, componentistica ridotta all’osso e anche con l’impiego di materiali riciclati. Non vengono diffuse informazioni specifiche sul motore né sulla batteria, ma viene garantito un dinamismo esaltante.
Laurent Lilti, Direttore Prodotto, Marketing e Comunicazione Peugeot Motocycles ha dichiarato:"Che fosse alimentata da un motore a combustione interna nel 1971 o da un motore elettrico nel 2024, lo spirito del Peugeot 103 rimane un emblema di libertà senza tempo. Il progetto SPx incarna l'idea che il piacere della mobilità individuale possa essere allineato con una coscienza collettiva. Quando si riesce a combinare il patrimonio culturale e la tecnologia d'avanguardia con l'orgoglio e l'ingegno, le aspirazioni personali e la responsabilità collettiva non si escludono più a vicenda”.
Gli fa eco Damien Basset, Direttore Design Peugeot Motocycles: “Il 103 rappresenta il culmine dell'evoluzione del ciclomotore. Ogni aspetto, dal design all'ergonomia, era incentrato sulla funzionalità. Per molti ha rappresentato la prima moto, la prima esperienza di libertà. Oggi è diventato un oggetto di culto. Domani, il nostro obiettivo è quello di progettare nuove espressioni di libertà, preservando il piacere semplice e la modernità che contraddistinguono il nostro marchio".