Le moto più belle dal 1985 a oggi
Quali sono le dieci moto più belle apparse negli ultimi decenni? Abbiamo scelto i modelli che più si sono fissati nella memoria di tutti: moto rivoluzionarie, bellissime, meccanicamente favolose. Tante supersportive, ma anche dakariane e naked. Scorrete con noi questo elenco da sogno
1 - Ducati 916 (1994)
Per molti è la più bella di sempre. Rivoluziona il modo di intendere una sportiva (mai così compatta: una quasi 1000 cc piccola come una 250), rilancia il marchio Ducati e riafferma la validità della scuola italiana: telaio a traliccio, motore bicilindrico a iniezione, superfici fluide e dettagli ricercati. La 916 di Massimo Tamburini è bella fuori e dentro, un vero capolavoro che va oltre il semplice livello del prodotto industriale.
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2 - Honda VFR750R RC30 (1987)
Forse il capolavoro assoluto tra le sportive giapponesi, che quando usci era dieci anni avanti a tutti: motore V4 con distribuzione a cascata di ingranaggi, forcellone monobraccio e una linea che esprime il meglio del design giapponese: semplice, funzionale ma tremendamente sexy. Una racer fatta e finita che univa il fascino meccanico al fascino estetico.
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3 - Gilera SP-01 (1989)
Non poteva mancare una 125 italiana tra le moto più belle degli ultimi decenni. La scelta era difficile, ma nel periodo d'oro a cavallo tra gli Anni 80 e gli Anni 90 spicca la Gilera SP-01 per l'equilibrio delle forme e il sapore spiccatamente racing, che la rese desideratissima dai sedicenni e non solo, perché questa piccola cilindrata era all'altezza, per raffinatezza e appeal, delle maxi di allora.
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4 - Triumph Speed Triple T509 (1997)
Quando l'Inghilterra era praticamente scomparsa dai radar del motociclismo e il motore a tre cilindri restava una stranezza da laboratorio, il fragoroso tuono della Speed Triple fece girare tutte le teste e rilanciò nell'olimpo in un colpo solo Triumph e il suo triple. La prima serie, più anonima, non c'era riuscita: lei inaugurò quella combinazione unica tra ruvidità e raffinatezza che ancora oggi la rende unica.
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5 - Honda XRV750 Africa Twin RD07 (1992)
La più armoniosa e iconica delle "navi del deserto" dell'epoca più gloriosa della Parigi-Dakar. Equilibratissima, a suo agio tanto su strada che in fuoristrada, ebbe un successo strepitoso diventando la compagna di avventure di tantissimi motociclisti in tutto il mondo. Originale nella meccanica e nella linea, è una delle Adventure più belle di sempre.
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6 - MV Agusta F4 750 (1999)
Un altro modello capace, praticamente da solo, di rilanciare un marchio a lungo dimenticato: la MV 750 ebbe una gestazione lunghissima, nata in Cagiva con il contributo della Ferrari e completata sotto la supervisione di Massimo Tamburini. Dettagli impeccabili, soluzioni tecniche originali e raffinatissime e una bellezza che ne fa l'eponimo della moto sportiva italiana.
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7 - Yamaha YZF-R1 (1997)
Fondamentale per il mondo delle moto sportive, fu la risposta più convincente alla Ducati 916. Al classico, meraviglioso telaio Deltabox univa un motore col cambio ruotato verso l'alto, una scelta meccanica inedita nata per arrivare a una ciclistica ancora più efficace: forcellone lunghissimo, quote radicali. Una moto che cambiò per sempre le regole del gioco e che con la sua linea affilata fece innamorare proprio tutti.
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8 - Aprilia RS 250 (1995)
Un'altra piccola cilindrata capace di sfidare le maxi. E in questo caso non solo sul piano della raffinatezza tecnica e del fascino, perché la RS 250 portava su strada la stessa sfida che Aprilia stava muovendo ai giapponesi nel Mondiale Velocità: vincere non con la potenza bruta, ma col rapporto peso/potenza permesso dal motore 2T. Il tutto confezionato in un pacchetto estetico come Aprilia sapeva fare: linee mozzafiato e grafiche originali. Un piccolo capolavoro.
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9 - Cagiva Elefant 900 i.e. (1990)
Un'altra icona dell'epoca d'oro dei Rally africani. La prima moto non giapponese capace di arrivare per prima a Dakar, una stupenda dimostrazione dell'inventiva e della capacità di adattamento italiane che partì da un vecchio motore stradale per costruirci attorno una grande Adventure. Grande anche in senso dimensionale, perché la Elefant offriva già allora un pacchetto di abitabilità simile a quello delle Adventure odierne, senza contare il fascino della livrea Lucky Explorer.
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10 - MV Agusta Brutale 750 (2001)
Il primo millennio si chiude con la MV Agusta F4 e il secondo si apre con la MV Agusta Brutale: ancora la Casa di Schiranna, ancora Massimo Tamburini che riesce a realizzare la naked più raffinata e sexy che si fosse mai vista. Potente, agile ma anche stabile in velocità, e soprattutto piena di dettagli incredibili lasciati in bella vista dalla mancanza di carenatura. Un altro caso di bellezza che supera la barriera del tempo.