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Bimota DB1: l’unica sfida persa da Massimo Tamburini
Dopo che Ducati e Bimota si erano scambiati i progettisti mettendoli al lavoro su moto simili, il risultato arrivò al Salone di Milano del 1985, dove la Bimota DB1 di Federico Martini risultò più riuscita della Ducati Paso 750 del genio di Rimini
Sanguigno, competitivo, perfezionista, e indubbiamente geniale, Massimo Tamburini di sfide nella sua vita può dire di averne perse poche: dalla fondazione di Bimota, imposta all'attenzione mondiale a suon di sportive leggendarie, al rilancio prima di Ducati con la 916 e poi di MV Agusta con la F4 e la Brutale, il tecnico riminese ha lasciato nella storia della moto un segno indelebile.
C'è però una occasione nella quale il fuoriclasse romagnolo non brillò in un confronto diretto. Si tratta di una sfida “in casa” con la sua vecchia azienda, in uno di quegli strani incroci di destini che a volte succedono. Siamo a metà degli anni 80, la Cagiva dei fratelli Castiglioni ha appena rilevato la Ducati dalla VM Motori, di fatto una proprietà statale.