Rosso? Nero? Macché: il vero colore trasversale è il giallo, proposto negli ultimi decenni da un po' tutte le Case - anche le più insospettabili - con risultati a volte arditi ma spesso di grande successo. Seguiteci in questa cavalcata e scoprite se ve le ricordate tutte!
È il colore della solarità, ma anche della follia. Dell'estate, ma anche del pericolo. È un colore che ti fa notare, ma richiede coraggio. Il giallo è decisamente il colore dei contrasti, un colore che è sbarcato sulle moto da moltissimo tempo ma che ancora oggi è usato con parsimonia.
Eppure con il giallo hanno sperimentato tutte, ma proprio tutte le Case moto: anche quelle da cui nessuno se lo sarebbe aspettato, come KTM e Bimota. Scommettiamo che non le ricordate tutte?
Breve storia del giallo
A lungo le moto sono state tutte nere, rosse, argento. Le Guzzi potevano essere verde oliva, le moto di derivazione militare color sabbia, ma la cosa finiva lì. Gilera, Guzzi, Morini e la valanga di costruttori nati e morti nel secolo scorso tra Lombardia ed Emilia non si sono mai sognate di fare moto gialle. Anche perché era l'Italia del conformismo e andava bene che le moto fossero più o meno solo rosse o nere.
Diverso il discorso oltreoceano, dove dopo la rivoluzione avviata da General Motors tra le auto, le verniciature inconsuete o addirittura personalizzate dilagano anche tra le moto: azzurro, panna, verde e anche giallo. E anche nell'off-road, dove nelle lotte serrate tra tantissime moto nella polvere o nel fango è importante per le aziende farsi riconoscere, i colori squillanti attecchiscono presto.
Non a caso è proprio un modello concepito per gli USA e il fuoristrada leggero il primo esempio di moto gialla che tutti ricordano: la Ducati Scrambler nata nei primi Anni 60, anche se quella gialla è la seconda serie disegnata da Leopoldo Tartarini. Nel frattempo è iniziata la cavalcata delle Case giapponesi, che si spartiscono i colori in modo praticamente definitivo: Suzuki si prende il giallo per le sue RM e da allora l'identificazione resta pressoché totale.
Eppure il giallo torna a far capolino molto spesso su moto prodotte in tutto il mondo. Vediamo le più importanti!
Aprilia
La Casa più attiva sul fronte del colore negli Anni 80 e 90 non poteva ovviamente farsi scappare il giallo, pur di attirare l'attenzione. Lo usa in più occasioni, con il blu sulla Tuareg 125 nel 1986 e sulla RS Futura nel 1990, sulla RS Extrema nel 1993 e fino a tempi molto recenti sulla Pegaso 125 e 650.
Non a caso Aprilia ha recuperato il giallo (in una versione particolare, denominata "Acid Gold") anche per la RS 660, la moto del suo rilancio tra le medie stradali che sta riscuotendo grande successo in tutto il mondo.
Bimota
La Bimota di Morri e Tartarini produce modelli verniciati di bianco, rosso e argento. Negli Anni 80 con l'arrivo dei motori Ducati si aggiunge il verde a dar vita al tricolore. Ma anche a Rimini hanno una sbandata con il giallo: è la DB3 Mantra del 1995, originalissima naked pensata come risposta premium alla Ducati Monster. Non riscuoterà grande successo proprio per le linee anticonvenzionali, ma oggi è un oggetto da collezione.
Negli stessi anni appare anche anche la sensuale sportiva YB9, col motore quattro cilindri Yamaha 600: raffinata e vistosissima, è un autentico colpo al cuore per gli appassionati nonché una delle migliori Bimota di sempre.
BMW
I tedeschi sono storicamente amanti del giallo, che hanno anche sulla bandiera. Ne sono accesi sostenitori al punto che quando in pieni Anni 80 provano a rispondere allo strapotere delle supersportive giapponesi, lo fanno su una moto la cui originalità tecnica ed estetica è completata da un azzardato abbinamento tra rosso e giallo: la K1.
In quegli stessi anni la prima R 1000 GS sfoggia un più digeribile nero/giallo, che diventa iconico per la Casa bavarese tanto da essere ripreso con grande successo per le edizioni "40 years GS" su tutta la gamma crossover. E per quella che per un decennio resterà la sua più ambiziosa Sport Tourer, la R 1200 S, il giallo c'è sia nella prima che nella seconda serie.
Ducati
La Casa di Borgo Panigale è fra le più affezionate al giallo dopo l'esperienza della Scrambler. E anche se per tutti gli Anni Ottanta le Ducati sono rosse o grigie, al massimo con un tocco di verde, nel decennio successivo che è quello del grande rilancio la Monster recupera con grande successo il giallo Scrambler, e il giallo finisce anche sulle carene della 748/996 diventando un colore icona anche per le Superbike bolognesi.
Con il ritorno della Scrambler nel 2015 il giallo torna ad identificare la gamma di accesso al mondo i Borgo Panigale, segnalando l'impronta più scanzonata rispetto alla sportività Ducati voluta dal marketing e che sostiene il grandissimo successo di questa gamma, appena rinnovata con la seconda generazione che fa ancora una volta del giallo la sua bandiera.
Fantic Motor
Anche Fantic è storicamente molto legata al rosso, con il giallo a fare capolino sulle tabelle portanumero come per molti anni è stato usuale nel mondo del fuoristrada. Il Caballero 2T 50, 80 e 125 degli Anni 70 era rosso oppure azzurro, le Trial e le 125 stradali degli Anni 80 invariabilmente rosse, e in tempi più recenti le nuove Caballero 50 e 125 (ormai ribattezzate XE) in varie combinazioni di bianco, rosso, azzurro.
Eppure per la Caballero 500 Scrambler la Casa veneta non ha esitato a tirar fuori un giallo integrale che fa tanto "offroad" e che su questa monocilindrica non sta per niente male...
Harley-Davidson
Se c'è qualcuno che ne ha fatte di tutti i colori, quello è Harley. Certo il giallo non è il primo colore che venga in mente a Milwaukee, ma negli anni lo si è visto spesso, dalle 883 alle Electra. E persino Carlo Talamo scelse una 1200S gialla per segnalare la "alterità" di H-D rispetto a tutte le altre moto, in una delle sue celebri pagine pubblicitarie.
Honda
Le Honda sono rosse, giusto? Ma ce n'è almeno una che è gialla per definizione: la Hornet. Nel calabrone il giallo non può mancare, e la rivalità con la Ducati Monster che si prolunga per tutta la seconda metà degli Anni 90 e oltre si gioca anche su chi delle due è "più gialla". Sulla distanza ha vinto la Hornet: l'ultima serie ha recuperato il giallo, mentre l'ultima Monster è soltanto rossa o nera.
A Tokyo hanno però usato il giallo piuttosto spesso: per i loro modelli più sbarazzini o che più strizzavano l'occhio all'off-road, come la incompresa SLR 650 su base Dominator o la Monkey, e senza remore anche sulle vistose tourer come la Pan European o la Goldwing, fin dalle prime serie.
Husqvarna
Qui sfondiamo una porta aperta, perché Husqvarna i colori nazionali svedesi - giallo e blu - li ha praticamente sempre sfoggiati, salvo i tempi remotissimi delle moto nere e argento (del resto la Casa sta per compiere 120 anni di attività) e la parentesi italiana della proprietà Cagiva in cui le Husky erano prevalentemente rosse e bianche.
Da quando è entrata nel Gruppo KTM, Husqvarna sta rispolverando le proprie origini e non c'è praticamente modello, perlomeno in campo off-road, che non abbia da qualche parte una punta di giallo. E non parliamo soltanto delle racing TE, FE, TC ed FC, ma anche delle 701 Superenduro e Supermoto e della recentissima adventure Norden 901.
Kawasaki
Certo, le Kawasaki sono verdi. O arancio. O tuttalpiù nere; ma prima che le cose prendessero questa piega la Casa di Akashi non s'era fatta mancare una colorazione a base gialla, entrata anzi nella storia: la 900 Super 4 "Yellow ball" del 1974, ripresa pochi mesi fa sulla bellissima Z900 RS SE.
Senza contare le numerose livree giallo-verdi, che in Italia a volte confondiamo con quelle delle Minarelli da corsa...
KTM
E con questa vincerete un bel po' di scommesse. Perché anche KTM, prima di sposare la causa dell'arancione, sperimentò col giallo: e su una moto fondamentale come la Duke 620, la sua prima stradale e il primo progetto del "nuovo corso" Pierer dopo il fallimento del 1991.
In quegli anni Gerald Kiska stava decidendo la linea grafica. Alla fine decise per l'arancione proprio perché il giallo era "inflazionato", e fece sposare a KTM la linea orange con tale convinzione da espropriare di fatto il quasi monopolio dell'arancione a Kawasaki, che fino ad allora lo aveva adottato di frequente per le sue moto stradali (fino alle popolarissime Z 750 e Z 1000 dei primi Anni 2000).
Moto Guzzi
Rosso, argento, verde: i colori storici per la Casa dell'Aquila. Ma il giallo è stato tutt'altro che infrequente a Mandello, sulle Le Mans e persino sulla TT prototipo che corse la Dakar. E anche in tempi più recenti lo si è visto sulla 1100 Sport, sulla Griso, sulla V7 e sulla recente V85 TT, di nuovo a richiamare il mondo del fuoristrada.
MV Agusta
Vistosa, esuberante sfacciata, MV Agusta non poteva lasciarsi scappare il giallo. Le prime moto varesine sfoggiano il rosso e l'argento dei tempi più gloriosi dell'azienda, poi è la prima a sperimentare un elegantissimo bianco integrale sulla F4, a giocare col blu, l'oro e i richiami alle Lambo. Ma con l'arrivo della Dragster 800 RR l'occasione era troppo ghiotta. E MV si ripete più tardi con l'elegantissima Superveloce 800.
Royal Enfield
La Casa indiana che ha come cavallo di battaglia il classico stile inglese si è negli ultimi anni fatta notare per la grande attenzione al tema "CTG" (Color, Trim & Graphics). La Meteor 350 col serbatoio giallo integrale è una delle sue moto più apprezzate, e anche nella recente gamma SCRAM 411 non manca una versione con vistosi accenti gialli.
Suzuki
Qui siamo nel regno del giallo. Nell'era moderna (dagli Anni 80 in avanti) Suzuki ha consolidato come codici cromatici il bianco-azzurro per le moto stradali e il giallo per le sue off-road, compresa la memorabile DR Big che ben figurò alla Dakar 1988. Inoltre questa tonalità ha più volte sconfinato sulle GSX-R.Ma è sulle "off" che il giallo continua a dominare ad Hamamatsu: dalle RM-Z che hanno spopolato soprattutto in America, con Ricky Carmichael, James Stewart e ora Ken Roczen, alle ultime V-Strom che riprendono la mitica DR Big di Gaston Rahier.
Triumph
Anche in Triumph, dopo aver trovato un po' per caso il filone "look folle"con la Speed Triple T509, lo hanno cavalcato con una serie di colori forti, tra cui un "Roulette Green" e un "Ligthening Yellow" che troviamo sulla Speed di vari anni e serie ma anche sull'elegantissima Daytona 955i del 1999 (e sulla meno riuscita erede del 2002).
Da allora il giallo è sempre restato di casa a Hinkley, specialmente sulle naked arrivando fino alla recentissima Street Triple 765 RS, destinata a far girare ancora un bel po' di teste come fece la sua antenata del 1997.
Vespa
E beh: come per Harley, anche per Vespa si è visto veramente di tutto. Il giallo, anche se magari ammansito e non troppo squillante, è inevitabilmente associato alla vespa come insetto, ed è entrato presto nella gamma colori di Pontedera: giallo chiaro, giallo cromo, giallo zafferano... E così dalla mitica Rally 200 alla PK HP, passando per la Special e la PX, di Vespe gialle che hanno allietato le nostre strade se ne sono viste davvero tante, fino ad arrivare alle recenti GTS.
Yamaha
Da sempre molto attenta alla sua identità, Yamaha ha sperimentato piuttosto poco coi colori, derogando di rado dal suo bianco-rosso-blu per le sportive e da sobrie tinte monocolore per gli altri modelli. Non è comunque mancato il giallo, dalle TDM 850 e 900 alla recente XSR125.Non si può però dimenticare lo "speed block", il tema grafico bianco e rosso o giallo e nero che contraddistingue i modelli racing e le versioni anniversario, sia in strada che off-road. Poco diffuse e per questo ancora più esclusive e affascinanti, le Yamaha speed block sono uno degli esempi più spettacolari di utilizzo del giallo in campo moto.
Il colore del buonumore
Qui sotto trovate ordinate tutte le protagoniste del nostro servizio. Ci siamo limitati al periodo che parte dagli Anni 80 che tutti bene o male ricordano, ma le origini del giallo risalgono come potete ben immaginare a molto più indietro nel tempo.
Avete avuto una di queste moto? O magari qualcuna che abbiamo dimenticato? Fatecelo sapere, ma di sicuro sarete d'accordo che alla fine dl questa carrellata è impossibile non sentir risalire il buonumore. Quando la terapia del colore ancora non esisteva, le moto gialle erano già in giro a regalare sorrisi e spensieratezza.
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