Bimota: l'enduro che non ti aspetti (e un telaio innovativo)

Il marchio riminese presenta a EICMA la enduro BX450, moto da enduro, affiancata dall’innovativo sistema di sterzo brevettato TERA

In occasione del salone della moto, Bimota presenta due innovazioni per il marchio ma non solo. TERA, infatti, è un nuovo sistema brevettato che verrà installato su nuovi diversi modelli del marchio con una particolarità interessante.
Dall’altra, il marchio sportivo vede l’introduzione di una off-road estrema; la nuova BX450 riprende lo stile della famosa Kawasaki KX450, unendola alla capacità di costruzione di Bimota.

BX450

L’esperienza di produzione di moto da fuoristrada di Kawasaki incontra il perfezionismo di Bimota. E così nasce la BX450, sulla base della KX450 con dei ritocchi per spingerla ancora più in fuoristrada.
A spingerla è un motore monocilindrico da 449 cc raffreddato a liquido con iniezione elettronica. Per l’avviamento è introdotto il motorino d’avviamento elettrico e sono introdotti una serie di componenti di qualità pensati per l’utilizzo nel campionato Enduro, a cui la BX450 prenderà parte. La ciclistica vede una sospensione upside-down da 49 mm con escursione di 305 mm, mentre il mono ammortizzatore posteriore ha una corsa di 307 mm. Bimota BX450 sarà disponibile in edizione limitata nella gamma 2023.

TERA

È la sigla di “Tesi con regolazione dell’altezza” e proprio il modello Tesi della casa lo adotterà sui prossimi modelli. TERA è il sistema di sterzo brevettato che, con la sua particolare geometria, consente un angolo di curvatura del manubrio di 32°. Ma non solo, la grande novità che otterranno le Tesi, sarà la possibilità di regolare l’altezza da terra fino a un massimo di 30 mm di guadagno. Il nuovo sistema innovativo sarà equipaggiato quindi del motore della Tesi H2, ovvero il sovralimentato EURO 5 H2. Includerà anche delle nuove sospensioni semi attive realizzate da Bimota e Marzocchi.