WMC300FR, il buco con lo scooter (ibrido) intorno

Il tre ruote di White Motorcycle Concepts punta su un'aerodinamica brevettata e su una motorizzazione ibrida. Il primo concept è studiato per le forze di polizia

Ai più il nome di White Motorcycle Concepts non dirà molto. Vi rinfreschiamo la memoria: vi ricordate la WMC250EV, l’incredibile moto elettrica progettata per battere il record di velocità su terra che è stata presentata all'inizio di quest'anno? Ebbene, il tre ruote WMC300FR è il secondo progetto dello stesso gruppo di tecnici inglesi. Ma, mentre la WMC250EV è una moto completamente elettrica, con due ruote motrici e un telaio in carbonio studiata appositamente per raggiungere il record di velocità massima di 400 chilometri orari, il WMC300FR è uno scooter ibrido a tre ruote che si basa sulla piattaforma del Yamaha Tricity 300.  Il WMC300FR utilizza infatti le sospensioni e il sistema di sterzo , gran parte della carrozzeria e il motore monocilindrico originale Yamaha 292cc del Tricity, che produce circa 28 CV. Il progetto del 300FR parte dallo stesso concetto aerodinamico che è alla base della WMC250EV: un condotto centrale che incanala l'aria attraverso il mezzo, tra le gambe del pilota, e la fa fuoriuscire attraverso la coda. L’obiettivo è quello di ridurre il coefficiente di resistenza del mezzo e per questo sulla WMC250EV da record questo condotto è molto ampio, mentre nel WMC300FR è più piccolo, ma i suoi benefici sono gli stessi.

Il layout di uno scooter a tre ruote è perfetto per l’utilizzo del sistema, con la presa d’aria del condotto posta al centro, tra le ruote anteriori. Da lì, il flusso d'aria viene diviso: il flusso maggiore viene incanalato verso l'alto, sopra il motore e fuoriesce attraverso il codone, mentre una parte più piccola viene deviata verso il radiatore, per raffreddare il motore. Grazie all’esperienza accumulata con la WMC250EV, i tecnici hanno voluto aggiungere un motore elettrico da 5kW, alimentato da una coppia di batterie da 56V, che lavora assieme al motore monocilindrico Yamaha per aumentare l'accelerazione e l'efficienza a bassa velocità. Grazie a questa soluzione, in combinazione con il condotto centrale, il costruttore dichiara un miglioramento del 50% nelle emissioni di CO2 rispetto a moto con prestazioni simili. Per ospitare il condotto centrale, il serbatoio del Tricity è stato spostato dietro il pilota, con le batterie sopra di esso. Questo è stato possibile grazie al grosso codone posteriore utilizzato nella versione dedicata ai 'First Responders' (da cui la sigla FR del nome) come polizia o paramedici. White Motorcycle Concepts intende infatti produrre il WMC300FR inizialmente in una piccola serie dedicata alla polizia.